ha cenato elegante, proprio bravo

Se negli anni vi siete raffreddati sulla questione, un breve ripasso audio di alcuni episodi di questi ultimi trent’anni lo offre ‘Muoviti muoviti’, trasmissione spassosa di Radio Popolare che consiglio a prescindere, nella puntata di ieri. Così si affronta il lutto con la giusta carica.

Di mio, ieri sera in compagnia – per fortuna – di due amici coraggiosi, ho bevuto tutto il vino che tenevo via da molti anni per l’occasione. Già dallo splendido colore, tipico di un amarone invecchiato bene, si percepiscono la qualità e il gusto.

Un bel brindisi, dunque, e via. Tutta la bottiglia tranne quelle due dita di fondo nero nero e solido che si sarebbero allegramente trasformate in calcoli renali.

Una specie di malvasia torbida e ingannevole, una certa acidità stanotte ma poteva andare peggio. Comunque, è riuscito a dare fastidio fino alla fine, lui, perché di certo non si è fatto alcunché in allegria, né la bottiglia né il brindisi. Perché l’incazzatura per tutti questi anni è lì e ci resterà.
Un altro fastidio finale? La Chiesa che a Welby e persone così nega funerale e sepoltura in terra consacrata e per puttanieri corruttori evasori divorziati miscredenti non fa una piega una. Anzi, il Duomo per apparire bene nella diretta. Bravi, molto, anche voi. Ma è da sempre così, quindi non c’è stupore.

E qui, finalmente, si chiude con il tizio. Da domani io sarò in poltrona per assistere al meraviglioso spettacolo dell’assalto a Forza Italia, elettorato e posti, e spero anche all’eredità personale e aziendale. Perché non sarò mica solo io ad avere problemi coi parenti acquisiti, no? Fuoco alle polveri, allora. Mi metto molto comodo.

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