Fino a un certo giorno di giugno del 1969, in buona parte delle gare automobilistiche di alto livello si adottava la partenza “stile Le Mans”: i piloti in piedi fuori dalle auto dalla parte opposta, al via correvano, saltavano nell’abitacolo e partivano. Ovvio che le cinture – peraltro non semplici da allacciare senza l’aiuto di un meccanico e per di più guidando – non venivano allacciate, se non dopo le prime curve a posizioni stabilite. I più temerari aspettavano addirittura la prima sosta ai box per farlo.
Chiaro che fosse pericoloso. Prima della partenza, Jacky Ickx aveva dichiarato ai giornalisti le sue perplessità sulla manovra, che disapprovava. E fu così che a Le Mans nel 1969, alla partenza Ickx invece che correre camminò.
Una gran foto. Arrivato con calma all’auto, si allacciò bene le cinture e partì da buon ultimo.
Fu una di quelle volte in cui un uomo solo compie un’azione e modifica lo stato delle cose: a pochi riesce, quella volta fu così. Come se non avesse abbastanza ragione – qualcuno lo chiama destino, qualcuno sorte – alla prima curva della gara John Woolfe si schiantò con la sua Porsche 917 e morì, poiché non aveva, vedi il caso, le cinture allacciate. La gara proseguì e – come per rendere più forte la posizione di Ickx – il pilota britannico da ultimo vinse la gara, con una rimontona leggendaria. Aveva proprio ragione, non c’era niente da fare: i fatti lo dimostravano.
Da quel giorno le partenze avvengono con i piloti dentro le vetture, già assicurati.
A margine, Ickx aveva anche un problema di carie. Ma i suoi meccanici provvedevano anche a quello.