le pesche del sud

Qualche giorno fa è morto Gregg Allman e a me dispiace.

Perché, alla fine, a me i ragazzi del sud piacciono, quelli un po’ sbraconi e onesti, che non tradiscono e che ti difendono se ce n’è bisogno. Ti difendono da Neil Young quando scrive una canzone piena di luoghi comuni visti dal Canada e cantano con orgoglio le proprie radici anche se piantate in un paese un po’ scemo (Sweet home Alabama); scrivono una canzone quando uno di loro se ne va (Free bird per Duane Allman); si stringono tutti insieme quando succede una disgrazia (la morte in moto di Duane Allman e Berry Oakley, il disastro aereo dei Lynyrd Skynyrd). E così via.
Mi spiace per Gregg Allman, perché mi piacciono Ramblin’ man e Jessica, anche se spesso giuro che non siano l’Allman Brothers Band ma i Grateful, anche se poi non riesco a sentirli a lungo, come i Lynyrd Skynyrd, mentre i Creedence sì, quelli sì (vabbè, mica del sud, loro). Gli Allman Brothers al Fillmore hanno girato parecchio sul mio personale piatto mentale, quante serate avranno fatto? Mille? Diecimila? Sono usciti cofanetti che superano le serate di apertura del locale, così è.
Mi spiace per Gregg Allman perché era bravo, e quando si attaccavano a una versione da sette otto minuti poi lo sapevano fare davvero, Jessica o Whipping Post, e mi spiace non averlo mai sentito dal vivo, che so?, a Nashville o a Montgomery nella sagra del maiale tennessino, bevendo birra tutti insieme a una festa di contea, magari nel ’70/’71, poco prima di Eat a Peach. Viene un po’ da ridere, poi, a pensare al production manager del gruppo, Twiggs Lyndon: uno che era stato rilasciato da un ospedale psichiatrico dove risiedeva per l’omicidio di un organizzatore di concerti. Chi meglio?
Che, poi, tutti questi signori bisognava vederli dal vivo, se no non aveva mica tanto senso. O meglio: non si riusciva mica a capirli. E invece devi capirli, devi capire come stiano insieme l’eroina e un disco intitolato «Mangia una pesca», bellissimo ma chi mai lo farebbe qui?, la morte e un pezzo improvvisato di 33 minuti, Mountain Jam, che nemmeno stava in un LP (dal vivo, vedi?), il successo e la disperazione insieme, bisogna ascoltare Melissa e Blue sky.
Oppure, per capire ora, bisogna guardare una puntata di Roadies, di cui ho detto, la otto della prima e unica stagione, in cui durante un’intera notte di viaggio un racconto appassionante prende piede e fa innamorare per sempre dei Lynyrd Skynyrd, della musica in generale e di quei ragazzacci del sud, tanto rissosi e burberi quanto di gran cuore e onestoni. «Non si può aiutare la rivoluzione, perché esiste solo l’evoluzione;… Ogni volta che sono in Georgia, mangio una pesca per la pace». Pace a te.

«beh, a noi due!»

Non che io sia esattamente un suo ammiratore, questa però è buffa e l’apprezzo.

Roger Moore e Richard Kiel, ormai entrambi deceduti. Il titolo di questo post è l’unica frase mai detta da Squalo nei due film di Bond che ha interpretato, quindi non era muto come pensavamo tutti. Pare, infine, che metà della dentiera di Squalo sia conservata all’Admiral Hotel di Milano (si dice).

cambi della guardia a nord e a sud

Finalmente ho assistito al cerimoniosello cambio della guardia al Quirinale, tra un corpo e l’altro, con un conduttore che cammina solo ad angolo retto.

Nonostante la luce ingannevole, era una giornata dello scorso gennaio. Qualche settimana prima, ho beccato il cambio della guardia a Rosenborg Slot, a Copenhagen: più militaresco, almeno in apparenza, e più freddo veramente.

Lì ci sono i gioielli della Corona danese e la superspada di Stato, serve una guardia incorruttibile e vigilissima.

coglioni che parlano

Roberto Mura, vicesegretario provinciale di Pavia della Lega Nord e già senatore, ha postato questa foto (non sua), commentando: «La differenza tra due regioni … una a statuto ordinario (la Lombardia) e una a statuto speciale (il Trentino Alto Adige)». E riscuotendo, ovviamente, grande successo in rete, te pareva.

Naturalmente Mura vuole portare acqua al mulino del referendum per l’autonomia della Lombardia di ottobre. Si vede bene, infatti, che venendo da Baitoni e a Storo (Trento) la strada è splendida e a Ponte Caffaro (Brescia) diventa un disastro.
Ora io ho una domanda: o coglioncello leghista, chi governa la Regione Lombardia? Chi ha una bella fetta di responsabilità per quella linea invisibile tra una regione e l’altra che si vede nella foto? Vaffanculo, Mura.

promemoria di marmo

Dal «Respice post te. Hominem te memento» in vita, i promemoria sulla condizione umana si sprecano, specie in zona Controriforma, anche se noi facciamo finta di non vederli. In una chiesa qualsiasi, una sola, alcuni promemoria mica male, in marmi diversi.

O graziosi arredi di contorno, dipende. Comunque la chiesa qualsiasi è una basilica, innanzitutto, ed è quel gioiellissimo di Santa Maria sopra Minerva, arroma ovviamente (l’adesivo non-toccare è improponibile, dai).