Hertz, Vignelli e ovviamente Beck: le mappe delle metropolitane

È morto pochi giorni fa Michael Hertz, noto ai più per la sua mappa della metropolitana di New York. Quella, per intenderci, che ancora oggi viene utilizzata da chiunque in città e che, attraverso diverse revisioni, ha nel 1978 attualizzato i lavori precedenti.

I commenti sui giornali in questi giorni semplificano un po’ troppo la storia di Hertz e della sua mappa e – per chi come me apprezza questo tipo di cose – forse è il caso di puntualizzare qualche elemento della vicenda.

La costruzione della metropolitana di New York procedette in maniera abbastanza casuale e disordinata, poiché non vi fu un gestore unico per molto tempo e le concessioni venivano rilasciate a imprese diverse, al punto che – per fare un esempio – alcune tratte avevano addirittura una larghezza diversa e i convogli non potevano transitare ovunque.
La rappresentazione della rete metropolitana, dunque, risentì dei medesimi problemi fino agli anni Sessanta, quando la MTA (Metropolitan Transportation Authority) incaricò la Unimark International di lavorare al sistema di segnaletica della metropolitana di New York nel suo complesso. Il che contemplava ovviamente anche le mappe. Direttore della sede di New York della Unimark International era, per sua e nostra fortuna, Massimo Vignelli, eccellente designer, e direttore della sede milanese della stessa azienda era l’altrettanto eccellente Bob Noorda, che si era occupato dello stesso incarico per la metropolitana milanese.

Ispirandosi, appunto, al lavoro di Noorda a Milano – lavoro che è visibile, nonostante gli strazi contemporanei, e valido ancora oggi – Vignelli fece un lavoro strepitoso di ridisegno di ogni aspetto del sistema metropolitano, declinando le mappe in quattro tipologie: sistema ferroviario, mappa geografica, mappa del quartiere e mappa verbale.
La prima mappa, ovvero quella delle tratte, introdusse molte novità rispetto alle mappe tradizionali a favore di una netta geometria schematica, come per esempio le stazioni segnate con un punto, le curve a 45 e 90 gradi, i colori per le linee, l’eliminazione di molti elementi non utili alla comprensione dei percorsi, la rappresentazione iperschematica degli elementi geografici e così via. Eccola:

E nella sua prima versione, intera, in stile modernista:

Strepitosa, a partire dal font. Naturalmente, il lavoro di Vignelli si rifaceva a un altro precedente lavoro, oltre a quello di Noorda, ossia alla mappa di Harry Beck per la metropolitana di Londra, del 1931.

Accostata a Mondrian per ritmo ed eleganza, o agli schemi elettrici nelle intenzioni dell’autore, la mappa di Beck fu davvero una rivoluzione che determina ancora oggi la stesura di qualunque mappa del trasporto pubblico e non.

Vignelli, dicevo, fece un ottimo lavoro di semplificazione e rappresentazione – le sue mappe sono visibili al MoMa – ma, probabilmente, eccedette nella schematizzazione, non tanto della rete quanto della realtà circostante: infatti, la netta geometria della mappa andava a creare distorsioni geografiche che non venivano ben comprese dal pubblico. Per esempio, le stazioni – a causa delle curvature rigide delle linee – risultavano discostate rispetto alla posizione esatta, le dimensioni di Central Park non erano proporzionate ma, anzi, di molto diminuite, l’oceano e i fiumi erano rappresentanti in beige invece che in azzurro e così via. Tutti questi fattori fecero sì che il successo di tutta l’operazione fosse solo parziale.
A merito di Vignelli, a dirla tutta, bisogna sottolineare che la MTA, per questioni di costi, risparmiò sulle altre tre tipologie di mappe, complementari e necessarie nel progetto complessivo di comunicazione e informazione, ed eliminò arbitrariamente alcuni elementi da quella ferroviaria, non fece gli opportuni test con i viaggiatori prima della pubblicazione eccetera eccetera.

Un altro elemento che può aver contribuito alla mancata riuscita del lavoro di Vignelli, ma è una considerazione a posteriori, è che la semplificazione geometrica che ebbe così grande successo a Londra con Beck non funzionò in una città che è già schematica per sua natura come New York (o, meglio, Manhattan). Ma si fa per dire.
Per ovviare alla difficoltà e alle lamentele manifestate dagli utenti, nel 1978 la MTA decise di rimettere mano alla mappa della rete ed è a questo punto che entrò in gioco Hertz, adattando le intuizioni di Beck, Noorda e Vignelli alle esigenze degli utenti, di fatto rinunciando agli aspetti di design più spinti in favore di una maggiore aderenza al tessuto geografico delle zone rappresentate. Ecco il prototipo della mappa di Hertz:

Le 38 linee e le quattrocento stazioni e più trovarono quindi una collocazione più realistica e meno schematica su un territorio familiare agli utenti, incontrando le loro esigenze di utilizzo. Furono aggiunti moltissimi elementi esterni alla rete ma appartenenti ai quartieri, alle strade e alla città in generale, in modo da dettagliare il contesto. Narra la leggenda che lo studio di Hertz diede incarico al pittore e designer Nobuyuki Siraisi di percorrere tutte le linee della metropolitana a occhi chiusi per percepire meglio le curvature lungo il viaggio e poi rappresentarle correttamente. Furono naturalmente compiute delle distorsioni in favore delle zone più frequentate, Lower Manhattan e Brooklyn, ma in modo da non venire percepite dagli utenti. E fu così che nacque la mappa ancora oggi in uso:

Meno bella ed elegante di quella di Vignelli, ciò è innegabile, ma più duttile e confacente allo scopo per la quale esiste: non solo rendere agevole agli utenti l’utilizzo della metropolitana ma, anzi, incoraggiarli a prenderla mostrandone la facilità d’uso e comprensione. In particolare, ciò capitava – e ne posso ben dare testimonianza diretta – ai turisti e tutti coloro che non conoscono bene né la metropolitana né la città.
Chiaramente, Hertz non sarebbe esistito senza i suoi predecessori, come è ovvio, ma ben comprese il lavoro che andava fatto, conservando ciò che di buono già esisteva. «Mi fa sempre piacere guardare alla stazione della metro qualcuno che consulta la mia mappa. Sento di dargli una mano a orientarsi», diceva Hertz e aveva, per nostra fortuna, ragione.

il timore della carestia

Oggi la situazione nei supermercati – io ho visto l’esselunga – pare tornata quasi alla normalità, dopo il saccheggio di fine settimana. Gli isterici si sono riempiti la casa di disinfettanti, acqua e pasta e ora sono quieti.
È tornata un po’ d’acqua, disinfettanti niente.

Domenica gli scaffali della pasta erano stati del tutto svuotati, tranne spaghettini e penne lisce. A tutto c’è un limite.

almanacco dei sette giorni, per auscultare (20.08)

Il giovane Duplantis dopo aver fatto 6,17 metri ha fatto 6,18. Parlo del salto con l’asta ed è un record mondialissimo. Sempre più Bubka, di centimetro in centimetro. E i margini di miglioramento sono davvero ampi, sia perché ha vent’anni sia perché è passato ben sopra.
A Olimpia, nel tempo, hanno trovato un gran numero di elmi corinzi. Emozionante vederli insieme.

Il decreto Salvini ha favorito il “business dell’accoglienza”, ovvero riducendo il margine ha tagliato fuori le piccole associazioni ed enti che si occupavano di migranti in favore di grosse organizzazioni private che si possono permettere di tagliare i servizi per fare prezzi più bassi. Un bell’articolo di Annalisa Camilli per Internazionale.
Per chi segue Stranger things, comincia a essere nell’aria la quarta stagione.
Confluiscono in Italia Viva il senatore Tommaso Cerno dal Pd e la deputata Michela Rostan, da Leu. Italia Viva ha quindi al venti febbraio 30 deputati e 18 senatori. Chissà poi da Forza Italia cosa arriva.
Secondo Audipress il 30% degli italiani legge un quotidiano ogni giorno, di carta o digitale. Cartaceo non so, ma per quanto riguarda il digitale forse il verbo è un filino fuorviante.
Riporta Repubblica che secondo i dati aggiornati dell’Osservatorio Inps finora per Reddito e pensione di cittadinanza sono stati spesi 4 miliardi e 358 milioni di euro.
Tutte ma non la braidense.
Per chi, come me, consuma musica in grande quantità e si è posto la domanda dell’impronta ecologica, la risposta non è bellissima. Non bene anche la ripresa del vinile, che inquina parecchio.
Un bell’articolo di Francesco Erbani che racconta il ritrovamento di un archivio dei documenti che testimoniano la lotta all’analfabetismo in Italia.
E poi c’è il coronavirus, ma quello lo si legge ovunque. In fondo, l’himportante è l’hamore.

e adesso?

Adesso i cinesi siamo noi.

E quindi?
Come ha insegnato Walking dead e ogni altro film sugli zombie, non bisogna avere paura dei mostri e dei morti viventi, bisogna avere paura delle persone. Come dimostra l’esselunga, ieri:

Citazione necessaria: «Una persona è matura: la gente è un animale ottuso, pauroso e pericoloso». Grazie alla signora M. per la foto.

ombrello tuo, ombrello mio

Un po’ di tempo fa, si era tenuto in Abruzzo un incontro per discutere «di idee e nuove visioni per il futuro della regione Abruzzo in Europa», alla presenza del presidente della Regione e una bella fila di maggiorenti. Ne parlai qui, al tempo, perché alcune fotografie dell’incontro colpirono l’immaginario di molti e, ovviamente, anche il mio.

Si vede subito cosa non funzioni: parlare del futuro agendo nel passato.
Ieri, però, un’altra immagine ha colpito l’immaginario di chi ricordava le foto qui sopra, suscitando sentimenti di contentezza.

Nella foto (Sean Gallup/Getty Images), si vedono la cancelliera tedesca Angela Merkel e la prima ministra finlandese Sanna Marin a Berlino, ieri. Chiaro: la situazione è rovesciata, del tutto speculare. Bella rivincita?
Sì, forse sì, per carità, gioiamo. Ma anche no, però: perché si sta riproducendo la stessa medesima stortura, si sta giocando allo stesso gioco, sbagliato, di due anni e mezzo fa, ci sono due donne di potere che fanno ciò che gli uomini fanno, sbagliando essi e sbagliando elle.

La cosa davvero brutta della foto abruzzese era certo la posizione delle donne rispetto agli uomini, fuor di dubbio, ma soprattutto il fatto che non vi fosse nemmeno una donna tra gli interlocutori sul palco: quello era ciò che colpiva e doveva suscitare la prima reazione. Non è replicando comportamenti – maschili, va detto – che riusciremo a migliorare e risolvere la situazione.
Non fate anche voi, vi chiedo, gli uomini retrogradi. Quelli li abbiamo già.

gli anni Novanta in 223 canzoni

Aggiornamento alla pleilista delle canzoni degli anni Novanta iniziata ieri: ora siamo a 223, finalmente c’è anche la macarena e gli autori in ordine alfabetico sono quelli in piccolo qui sotto.
Nel frattempo, la playlist eccola qua. E cresce a vista d’occhio, grazie anche ai contributi del Signor A. e del Signor L., oltre al già citato Signor M.

2 Unlimited, 4 Non Blondes, Ace of Base, Aimee Mann, Air, Alanis Morissette, Alice In Chains, All Saints, Anggun, Ani DiFranco, Anouk, Apollo 440, Aqua, Ash, Barenaked Ladies, Basement Jaxx, Beastie Boys, Beck, Ben Folds Five, Beth Orton, Better Than Ezra, Bikini Kill, Billie Myers, Björk, Blind Melon, blink-182, Bloodhound Gang, Blur, Bran Van 3000, Britney Spears, Bryan Adams, Melanie C, Bush, Cake, Chumbawamba, Coolio, L.V., Cornershop, Corona, Counting Crows, Cowboy Junkies, Cracker, Crash Test Dummies, Crystal Waters, Daft Punk, Dave Matthews Band, Deee-Lite, Deep Blue Something, Des’ree, Destiny’s Child, Diddy, Faith Evans, 112, Dido, Double You, Eagle-Eye Cherry, Echobelly, Elastica, Embrace, Enya, Espen Lind, Everclear, Faith No More, Faithless, Fastball, Fatboy Slim, Fiona Apple, Foo Fighters, Fools Garden, Fugees, Gala, Garbage, Green Day, Guano Apes, Haddaway, Hanson, Happy Mondays, Hole, Hootie & The Blowfish, Hooverphonic, Hum, Incubus, Inspiral Carpets, Jamiroquai, Jamiroquai, Jeff Buckley, Jennifer Paige, Jewel, Joan Osborne, Joey DeLuxe, Juliana Hatfield, k.d. lang, Ké, Brian Malouf, Kula Shaker, L7, Le Tigre, Lenny Kravitz, Letters To Cleo, Lighthouse Family, Liquido, Liz Phair, Londonbeat, Los Del Mar, Lou Bega, Luscious Jackson, Lush, Macy Gray, Mark Lanegan, Massive Attack, Matchbox Twenty, Matthew Sweet, Mazzy Star, MC Hammer, Melissa Etheridge, Meredith Brooks, Midge Ure, Moby, Morcheeba, Mousse T., Hot ‘N’ Juicy, Mr. Oizo, Ms. Lauryn Hill, Mudhoney, Natalie Imbruglia, Natalie Merchant, Ned’s Atomic Dustbin, New Radicals, Nirvana, No Doubt, Noa, Oasis, Orbital, Pearl Jam, PJ Harvey, Poe, Portishead, Pras Michel, Ol’ DB, Primal Scream, Propellerheads, Shirley Bassey, Pulp, Queens of the Stone Age, Radiohead, Rage Against The Machine, Red Hot Chili Peppers, Republica, Right Said Fred, Robbie Williams, Robert Miles, Roxette, Scatman John, School Of Fish, Screaming Trees, Seal, Shaggy, Shania Twain, Shawn Colvin, Shed Seven, Sheryl Crow, Sinéad O’Connor, Sixpence None The Richer, Ska-P, Skunk Anansie, Sleater-Kinney, Sleeper, Rapino Brothers, Smash Mouth, Smoking Popes, SNAP!, Sneaker Pimps, Snow, Soul Asylum, Soundgarden, Spacehog, Spice Girls, Spin Doctors, Sponge, Stereolab, Stone Temple Pilots, Suede, Sugar Ray, Super Furry Animals, Supergrass, Suzanne Vega, Tasmin Archer, Texas, The Beautiful South, The Beloved, The Beta Band, The Black Crowes, The Bluetones, The Breeders, The Cardigans, The Charlatans, The Chemical Brothers, The Connells, The Cranberries, The Dandy Warhols, The Divine Comedy, The Goo Goo Dolls, The Lemonheads, The Notorious B.I.G., Mase, Diddy, The Offspring, The Presidents Of The United States Of America, The Prodigy, The Rembrandts, The Rentals, The Smashing Pumpkins, The Soup Dragons, The Sugarcubes, The Sundays, The Supernaturals, The Tamperer, Maya, The Verve, The Wallflowers, They Might Be Giants, Third Eye Blind, Tindersticks, TLC, Tori Amos, Tracy Bonham, Tricky, Underworld, Vanilla Ice, Veruca Salt, Weezer, Whirlpool Productions, White Town, Will Smith, Youssou N’Dour e Neneh Cherry

Aggiornamento del 20/02: siamo a 251 brani. Ecco l’elenco autori aggiornato:

2 Unlimited, 4 Non Blondes, Ace of Base, Aimee Mann, Air, Alanis Morissette, Alice In Chains, All Saints, Amparanoia, Anastacia, Anggun, Ani DiFranco, Anouk, Apollo 440, Aqua, Ash, Barenaked Ladies, Basement Jaxx, Beastie Boys, Beck, Ben Folds Five, Beth Orton, Better Than Ezra, Bikini Kill, Billie Myers, Björk, Blind Melon, blink-182, Bloodhound Gang, Blur, Bran Van 3000, Britney Spears, Bryan Adams, Melanie C, Bush, Cake, Cast, Chumbawamba, Collective Soul, Coolio, L.V., Cornershop, Corona, Counting Crows, Cowboy Junkies, Cracker, Crash Test Dummies, Crystal Waters, Daft Punk, Dave Matthews Band, Deee-Lite, Deep Blue Something, Des’ree, Destiny’s Child, Diddy, Faith Evans, 112, Dido, DJ Jazzy Jeff & The Fresh Prince, Double You, Eagle-Eye Cherry, Echobelly, Elastica, Embrace, Eminem, Enigma, Enya, Espen Lind, Everclear, Faithless, Fastball, Fatboy Slim, Fiona Apple, Foo Fighters, Fools Garden, Fugees, Gala, Garbage, Grant Lee Buffalo, Green Day, Guano Apes, Haddaway, Hanson, Happy Mondays, Heather Nova, Hole, Hootie & The Blowfish, Hooverphonic, Hum, Incubus, Inspiral Carpets, Jamiroquai, Jarabe De Palo, Jeff Buckley, Jennifer Lopez, Jennifer Paige, Jewel, Joan Osborne, Joey DeLuxe, Juliana Hatfield, k.d. lang, Ké, Brian Malouf, Kula Shaker, L7, Le Tigre, Lenny Kravitz, Letters To Cleo, Lighthouse Family, Liquido, Liz Phair, Londonbeat, Los Del Mar, Los Locos, Lou Bega, Luscious Jackson, Lush, M People, Macy Gray, Manic Street Preachers, Mansun, Manu Chao, Mark Lanegan, Massive Attack, Matchbox Twenty, Matthew Sweet, Mazzy Star, MC Hammer, Meredith Brooks, Midge Ure, Moby, Morcheeba, Mousse T., Hot ‘N’ Juicy, Mr. Oizo, Mr. President, Ms. Lauryn Hill, Mudhoney, Natalie Imbruglia, Natalie Merchant, Ned’s Atomic Dustbin, New Radicals, Nirvana, No Doubt, Noa, Oasis, Ocean Colour Scene, Orbital, Orishas, Paul Weller, Pearl Jam, PJ Harvey, Poe, Popa Chubby, Porno for Pyros, Portishead, Pras Michel, Ol’ DB, Primal Scream, Propellerheads, Shirley Bassey, Pulp, Queens of the Stone Age, Radiohead, Rage Against The Machine, Red Hot Chili Peppers, Republica, Ricky Martin, Right Said Fred, Robbie Williams, Robert Miles, Scatman John, School Of Fish, Screaming Trees, Seal, Shaggy, Shane MacGowan, The Popes, Shania Twain, Shannon Curfman, Shawn Colvin, Shed Seven, Sheryl Crow, Sinéad O’Connor, Sixpence None The Richer, Ska-P, Skunk Anansie, Sleater-Kinney, Sleeper, Rapino Brothers, Smash Mouth, Smoking Popes, SNAP!, Sneaker Pimps, Snow, Soul Asylum, Soundgarden, Spacehog, Spice Girls, Spin Doctors, Sponge, Stereolab, Stone Temple Pilots, Suede, Sugar Ray, Super Furry Animals, Superdrag, Supergrass, Suzanne Vega, Tasmin Archer, Teenage Fanclub, Texas, The Beautiful South, The Beloved, The Beta Band, The Black Crowes, The Bluetones, The Breeders, The Cardigans, The Charlatans, The Chemical Brothers, The Connells, The Cranberries, The Dandy Warhols, The Divine Comedy, The Goo Goo Dolls, The Lemonheads, The Notorious B.I.G., Mase, Diddy, The Offspring, The Presidents Of The United States Of America, The Prodigy, The Rembrandts, The Rentals, The Seahorses, The Smashing Pumpkins, The Soup Dragons, The Sundays, The Supernaturals, The Tamperer, Maya, The Verve, The Wallflowers, Third Eye Blind, Tindersticks, TLC, Tori Amos, Tracy Bonham, Tricky, Underworld, Vanilla Ice, Vengaboys, Veruca Salt, Weezer, Whirlpool Productions, White Town, Wilco, Will Smith, Youssou N’Dour, Neneh Cherry, Zebda.

gli anni Novanta in 197 canzoni

Sarà che la musica dei propri vent’anni la si ascolta sempre con godimento e nostalgia ma nel mio caso, come nel caso di tutti quelli che nei Novanta avevano vent’anni, la musica era davvero eccezionale. Nel senso: uscivano dischi ogni mese perlopiù strepitosi, per dire un fatto noto il 14 agosto 1995 uscirono insieme Roll With It degli Oasis e Country House dei Blur. E quell’anno, sempre per fare un esempio, uscirono Jagged Little Pill di Alanis Morissette, Tragic Kingdom dei No Doubt, Post di Bjork, Mellon Collie And The Infinite Sadness degli Smashing Pumpkins, i Foo Fighters e gli Alice in Chains con gli album omonimi, Different class dei Pulp, To bring you my love di PJ Harvey e potrei andare avanti per molto.
Per fortuna.

Allora mi sono detto: perché non farne una pleilista e condividere il piacere con gli sconosciuti? Perché non far commuovere anche loro all’ascolto di canzoni dimenticate per vent’anni? Pronti (avevo già fatto qualcosina in questo senso). Grazie al prezioso aiuto del Signor M. abbiamo messo insieme centonovantasette canzoni degne (finora, perché si va avanti) seguendo alcune semplici regole che ci siamo dati:

  • una sola canzone per autore/gruppo (una eccezione), di solito quella che ebbe più successo (due o tre eccezioni perché qualcuna ha davvero rotto);
  • gli anni Novanta vanno dal 1990 al 1999 (non derogabile);
  • si include chi ha cominciato a pubblicare musica nei Novanta e fa parte del periodo, non chi ha cominciato prima e ha suonato anche in quegli anni (secondo regola, Tracy Chapman e Guns ‘n’ roses non ci sono, per dirne due evidenti);
  • poche boyband, questa non è un’enciclopedia della musica, è già molto aver messo Robbie Williams da solista;
  • nessun genere è precluso (in teoria);
  • è la mia (nostra) pleilista e facciamo un po’ come ci pare.

Bene, facciamola breve, eccola qua. La incorporo anche qua sotto ma spozzifai, per scelta aziendale mah, permette la modesta riproduzione di soli cento brani, come si può vedere. Consiglio di cliccare sul link e di ascoltarsela comodamente dal sito o via app o che ne so io.

Poi, per dare un po’ di dettaglio, ecco in ordine alfabetico chi, al momento, c’è (vorrei far notare la finezza per cui la pleilista si apre con Drive e si chiude uguale).

4 Non Blondes, Ace of Base, Aimee Mann, Air, Alanis Morissette, Alice In Chains, All Saints, Ani DiFranco, Anouk, Apollo 440, Aqua, Ash, Barenaked Ladies, Beastie Boys, Beck, Ben Folds Five, Beth Orton, Better Than Ezra, Bikini Kill, Billie Myers, Björk, Blind Melon, Bloodhound Gang, Blur, Britney Spears, Bryan Adams, Melanie C, Bush, Cake, Chumbawamba, Coolio, L.V., Cornershop, Corona, Counting Crows, Cowboy Junkies, Cracker, Crash Test Dummies, Daft Punk, Dave Matthews Band, Deep Blue Something, Des’ree, Dido, Eagle-Eye Cherry, Echobelly, Elastica, Embrace, Enya, Everclear, Faith No More, Faithless, Fastball, Fatboy Slim, Fiona Apple, Foo Fighters, Fools Garden, Fugees, Gala, Garbage, Green Day, Guano Apes, Hanson, Happy Mondays, Hole, Hootie & The Blowfish, Hooverphonic, Incubus, Inspiral Carpets, Jamiroquai, Jamiroquai, Jeff Buckley, Jewel, Joan Osborne, Joey DeLuxe, Juliana Hatfield, k.d. lang, Ké, Brian Malouf, Kula Shaker, L7, Le Tigre, Lenny Kravitz, Letters To Cleo, Lighthouse Family, Liquido, Liz Phair, Luscious Jackson, Macy Gray, Mark Lanegan, Massive Attack, Matchbox Twenty, Matthew Sweet, Mazzy Star, MC Hammer, Melissa Etheridge, Meredith Brooks, Metallica, Midge Ure, Moby, Morcheeba, Ms. Lauryn Hill, Mudhoney, Natalie Imbruglia, Natalie Merchant, Ned’s Atomic Dustbin, New Radicals, Nirvana, No Doubt, Oasis, Orbital, Pearl Jam, PJ Harvey, Poe, Portishead, Primal Scream, Primus, Propellerheads, Shirley Bassey, Pulp, Queens of the Stone Age, R.E.M., Radiohead, Rage Against The Machine, Red Hot Chili Peppers, Republica, Robbie Williams, Robert Miles, Roxette, Scatman John, School Of Fish, Screaming Trees, Seal, Shaggy, Shania Twain, Shawn Colvin, Shed Seven, Sheryl Crow, Sinéad O’Connor, Sixpence None The Richer, Ska-P, Skunk Anansie, Sleater-Kinney, Sleeper, Rapino Brothers, Smash Mouth, Smoking Popes, Sneaker Pimps, Soul Asylum, Soundgarden, Spacehog, Spice Girls, Spin Doctors, Sponge, Stereolab, Suede, Sugar Ray, Super Furry Animals, Supergrass, Suzanne Vega, Texas, The Beautiful South, The Beloved, The Beta Band, The Black Crowes, The Bluetones, The Breeders, The Cardigans, The Charlatans, The Chemical Brothers, The Connells, The Cranberries, The Dandy Warhols, The Divine Comedy, The Goo Goo Dolls, The Lemonheads, The Notorious B.I.G., Mase, Diddy, The Offspring, The Presidents Of The United States Of America, The Prodigy, The Rembrandts, The Rentals, The Smashing Pumpkins, The Soup Dragons, The Sugarcubes, The Sundays, The Supernaturals, The Verve, The Wallflowers, They Might Be Giants, Third Eye Blind, Tindersticks, TLC, Tori Amos, Tracy Bonham, Tricky, Underworld, Vanilla Ice, Veruca Salt, Weezer, White Town, Will Smith, Youssou N’Dour e Neneh Cherry

Ne mancano ancora (l’inno di Forza Italia, per esempio), lo sappiamo, li aggiungeremo, ci sarà anche qualche errore, ogni suggerimento è gradito. Se questa bella compila vende almeno un milione di copie, poi facciamo anche quella italiana (Vivo in vacanza da una vita / (Perché no) Tra una discesa e una salita) ma solo se arrivano molti soldi.
Gli apprezzamenti sono ancor più graditi, gli inseguimenti su spozzifai pure, perché – non è superbia è realtà – non si tratta di un lavoro dilettantesco: menti, conoscenza, esperienza e tempo sono sul tavolo. Provare per credere.
Sono quasi quattordici ore, al momento. Buon divertimento, se vi piace ditelo, per favore.