metti una leghista a presiedere la commissione sui diritti umani

Terza media, casalinga – e non ci sarebbe niente di male, ma il tutto denota esperienza zero – leghista (e questo invece ce l’ha, il male), simpatizzante con gli sgomberi forzati dei campi, con chi spara contro «gli zingari», amante «dei forni», sostenitrice della teoria gender, squilibrata la teoria e di conseguenza lei, e quindi ovviamente contro ogni diritto gay, contro i centri sociali, e avanti così.
Potrebbe andare anche bene – cioè no, va malissimo e fa schifo – ma va ancor peggio.

Questa persona, orrenda, è da ieri presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani al Senato. Tutela dei diritti umani. Che vorrebbe dire tutti, non (prima dichiarazione): «Basta persecuzioni contro i cristiani». Con i voti di Lega e M5s ha sconfitto Emma Bonino. Che voglio dire, potrà pure non piacere ma siamo davvero su un altro pianeta.
Ah, e non è finita: la vice? Binetti (nel frattempo volata dal PD a Forza Italia, brava bravissima anche lei). Enplein, game-set-match, complimenti.
Attila all’agricoltura, Erode all’infanzia e Hitler ai beni culturali. Così.

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