«io proposi la parola radioattività»

Già la storia è di per sé eccezionale, si tratta di trovare il modo giusto per raccontarla. Così ha fatto prima Lauren Redniss con il suo fumetto e, poi, Marjane Satrapi, che il linguaggio per immagini lo mastica, con il suo nuovo film, Radioactive.

La vicenda è quella di Maria Skłodowska, nota come Curie, chimica e fisica polacca celebre per aver individuato due nuovi elementi chimici, il radio e il polonio, e per i suoi studi sulle radiazioni che porteranno, poi, alle cure che facciamo attualmente, la radioterapia. Che, in francese, è ancor oggi chiamata Curieterapie. Il film è molto bello, superati i primissimi minuti incerti, e lo consiglio senza alcun dubbio, sia perché Satrapi – da ricordare per l’ottimo Persepolis, fumetto e film – rende i personaggi con buona profondità sia perché inserisce flashbacks e, soprattutto, flashforwards sul futuro delle radiazioni, con tipico linguaggio fumettistico, che danno al film una visione molto più ampia. È anche una vicenda d’amore, di storia, di emancipazione femminile in un contesto complesso, di fatica, generosità e morte. Rosamund Pike è, come al solito, notevole, anche Riley, decisamente uno dei film degli ultimi anni. Non perdetelo, davvero.

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