una pioggia di memorie

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L’operazione prosegue e l’ingresso in Corea del nord di memorie USB pare diventi più imponente ogni giorno. Le memorie contengono video, film, audio, libri, pagine web, insomma tutto quello che sta fuori dalla Corea del nord, e sono leggibili dai piccoli lettori portatili da 10 pollici, noti come Notels, forniti di presa USB e lettore SD prodotti in Cina che il regime ancora permette.
Avanti, allora, anche se avete da donare.

eroe contemporaneo (poverelli noi e la famiglia in senso tradizionale)

Leggo oggi con piacere che al termine del processo di primo grado durato sette anni e trenta udienze, per l’ex parlamentare dell’Udc Cosimo Mele è scattata la prescrizione. Ma chi era costui? Costui era il più celebre battutista del mondo politico contemporaneo e io lo ricordo nel mio cuore con un posto speciale: beccato il 31 luglio 2007 in un hotel di via Veneto a Roma con un paio di prostitute e una camionata di cocaina, dichiarò prontamente:

“Io non ho fatto altro che andare a cena con un amico che mi ha presentato una ragazza che, siccome era tardi, è venuta a letto con me” (La Stampa).

Forse che i parlamentari dell’Udc non fanno l’amore? (Anche questa è sua, non potrei mai prendermi il merito). Certo che sì, oltre a tutto:

“Certo che mi riconosco con i valori cristiani, ma che c’entrano con l’andare con una prostituta? E’ una faccenda personale” (La Stampa).

Nel 2009 avevamo già apprezzato il grande Mele, avevamo gioito alla sua elezione a sindaco di Carovigno nel 2013, e gioiamo ora che è stato prescritto per quell’episodio spiacevole. Che poi era una faccenda personale, che c’entravano la politica, il buongusto, l’antidroga, la legge, il buoncostume, i valori cristiani, la decenza, il rispetto per gli elettori, il rispetto per la moglie e i figli?

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Meno memorabile ma da ricordare fu il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, pregiudicato, che propose in occasione dell’arresto di Mele di istituire un compenso ulteriore per i parlamentari fuori sede, così da poter avvicinare la famiglia e mettersi al sicuro dalle pericolose tentazioni.
Fortunatamente fu mandato cordialmente affanculo da un coro unanime.

invenzioni europee parte 1

Poniamo un americano che nel 1972 venisse per la prima volta in Europa.
Tra le sorprese che avrebbe, cose mai viste, ci sarebbero – e chi l’avrebbe detto? – le strisce pedonali. Ebbene sì, sarà che la civilità dell’auto non contempla l’attraversamento umano, oppure che sono più liberisti di noi anche nell’attraversamento, è comunque un fatto che fino ad allora non li avevano. Pìtorésco.

Mi sono chiesto, allora, chi abbia inventato le strisce pedonali o, per dirla corretta, gli attraversamenti pedonali. Gli inglesi, mi sono risposto, figurati se non furono loro. E invece no, inventarono solo il primo semaforo pedonale, nel 1868.
Gli attraversamenti, signori miei, sono romani. Ebbene sì, ecco Pompei:

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Perfino più intelligenti di quelli odierni. M’alzo in segno di rispetto, inorgoglito.