
Inutile, certa gente ha poco rispetto dell’autorità.
Inutile, certa gente ha poco rispetto dell’autorità.
✘ Torniamo alle mascherine all’aperto, si sperava di no e, invece, è meglio cercare di mettere un freno alle cose ora. Se possibile. Il cortocircuito è che manca il numero legale al consiglio dei ministri per approvare il decreto causa quarantene e la domanda diviene: come si governa un paese se cominciano a mancare i numeri legali nei luoghi in cui si prendono le decisioni? Si passa ai videovoti? Ma come si approva la norma che consente il video? Come si certificano? Il gatto comincia a vedere la coda.
☀ Finalmente i decreti sicurezza sono stati cambiati, un anno e mezzo ci è voluto. Reintroducendo di fatto la “protezione umanitaria” per i richiedenti asilo e riducendo le multe per le ONG. Si poteva fare di più, come sempre tocca accontentarsi del minimo, se va bene.
✘ L’Oms stima che il 10% della popolazione mondiale possa già essere stato infettato dal coronavirus, oltre venti volte le cifre ufficiali. In Italia si fa largo l’ipotesi che la pandemia sia un’invenzione per far scaricare Immuni.
✘ Muore Carla Nespolo, presidente nazionale dell’Anpi dal novembre 2017, prima donna e prima non-partigiana a ricoprire l’incarico, e un commento dispiaciuto arriva da chi meno me lo sarei aspettato.
L’antifascista Lapo vive e lotta insieme a noi, se non sono già passati, non passeranno.
✦ Se decideste di fare binge watching, cioè di guardarlo tutto di fila, di Beautiful vi servirebbero 103 giorni. Ovviamente senza nemmeno una pausa per la pipì. L’associazione medici italiani sconsiglia.
☀ ✘ Comincia il processo a Salvini e dal tribunale di Catania si stacca una lastra di marmo che colpisce il suo avvocato difensore di grido, Giulia Bongiorno, peraltro già parlamentare leghista, proveniente da Alleanza nazionale. Ecco, io in queste cose – e ora faccio volutamente il bisticcio – non credo al caso e mi complimento per il tempismo. Sempre sul processo, non avevo immaginato, poi, che anche lì avrebbe tentato di portarsi la claque e così è stato: 40 euro e il sostegno è assicurato.
Insomma, tre bacucchi rinciuliti e mica tanto altro, ricorda certi sostegni al Berlusconi al tramonto.
☀ Nel dibattito tra i due vicepresidenti americani, una mosca si poggia sui capelli – peraltro bianchissimi, quindi risalta parecchio – di Mike Pence. Naturalmente nessuno ha idea di cosa stesse dicendo in quel momento e per tutto il tempo in cui la mosca è stata lì. Puoi dire la cosa più intelligente del mondo ma se hai della verdura tra i denti chiunque, tranne le cinque persone più sagge del mondo, guarderà la verdura senza ascoltare. Le cinque persone più sagge del mondo, tra l’altro, la cosa più intelligente del mondo la sanno già.
Nel corso della giornata, registrati migliaia di account sui maggiori social a nome della mosca.
Forte, la ragazza.
Non ancora, almeno.
Pensatori vs. calcolatori
Nota dolentissima, accidenti agli architetti senz’anima.
Sono stati selezionati i finalisti dei Comedy Wildlife Photography Awards 2020. L’idea che sta alla base del concorso, detta male, è di fotografare la fauna animale in posizioni e atteggiamenti comici.
Eccone un po’.
Qui i vincenti dell’anno scorso.
Ahi ahi, sporcaccioni.
Mai stato un vanhalenista ma la bravura non è mai stata in discussione, se n’è andato Eddie Van Halen.
Perché sì, nella scena del duello con i coltelli, l’assolo è suo, con i caratteristici tapping. Mica paglia.
(Il riff, invece, era suonato da Steve Lukather, quello dei Toto, e qui c’è un altro rimando tra i due che gli appassionati di vicende tra chitarristi conoscono).
Dopo che persino io a maggio avevo capito che quest’anno sarebbe stato necessario avere molti, moltissimi vaccini antinfluenzali, ci ritroviamo nella situazione in cui, indovina?, non ci sono per tutti. Ma non in assoluto, solo in Lombardia, perché in Veneto, Emilia e tutte le altre ci sono.
Perché? Ancora una volta la Regione Lombardia, nove gare una dopo l’altra, la maggior parte sbagliate, e un miscuglio di inefficienza, incompetenza e, sicuramente, malafede che fa sì che anche stavolta le cose non vadano come dovrebbero. Il perseverare, in questo caso, è criminale. Ancora.
Riporto una parte dell’articolo del Fatto che ben riassume la vicenda.
Il filotto di errori – La ricerca inizia il 26 febbraio, pochi giorni dopo la scoperta dei primi contagi da Coronavirus nel lodigiano. Aria, diretta allora da Filippo Bongiovanni poi rimasto coinvolto nel caso camici di famiglia Fontana, pubblica un primo bando per l’acquisto di 1,35 milioni di dosi per adulti e 20mila per bambini, entrambi a un prezzo di 4,50 euro l’una. Ma come riportato a fine luglio da ilfattoquotidiano.it e denunciato dai consiglieri regionali del Pd Carmela Rozza e Fabio Pizzul, il bando contiene due errori evidenti: il numero di dosi è di poco superiore alle vaccinazioni fatte dalla Regione un anno fa (1,29 milioni), quando non c’era alcuna pandemia, e la base d’asta è di 4,50 euro a dose, meno dei 5,50 pagati nel 2019. Arriva un’unica offerta, ma a un prezzo di 5,90 euro a dose che supera la base d’asta. La gara così non viene aggiudicata.
Aria ci riprova a cavallo tra marzo e aprile, alzando il prezzo a 5,90 euro a dose, ma senza variare le quantità richieste. A maggio la direzione generale Welfare, in quel momento ancora guidata dall’ex dirigente della Squadra Mobile di Lecco Luigi Cajazzo, finalmente si accorge che le dosi non sono sufficienti. Ma anziché portare a termine la procedura in corso e parallelamente indirne una nuova, la gara viene revocata e così si riparte da capo. A fine maggio arriva il terzo bando. Le dosi per adulti richieste questa volta sono 2 milioni (lotto 1): ormai è difficile reperirle in giro, considerata la grande richiesta, e il bando non prevede la possibilità di fornire una quantità inferiore di dosi. Così per gli adulti non arriva alcuna offerta e viene aggiudicato solo il lotto 2, cioè 20mila dosi per bambini.
La Regione azzecca i bandi, ma ormai è tardi – Col quarto bando di metà giugno la Regione cerca 2,5 milioni di dosi per adulti, più altre 200mila destinate specificamente a operatori sanitari e 70mila ad anziani ospitati nelle Rsa. Ma ne riesce a rastrellare solo 200mila per adulti e 200mila per operatori sanitari. Arriva la quinta gara, uguale alla precedente: questa volta la Regione riesce ad accaparrarsi 1,3 milioni di dosi per adulti e 70mila per gli anziani delle Rsa, ma ormai i termini di consegna sono slittati a ottobre, con la possibilità ritardare la fornitura fino al 15 novembre.
Con la sesta gara di fine luglio, la Regione si garantisce 410mila dosi spray per bambini. La settima gara del 7 agosto va alla ricerca di 700mila dosi per adulti, ma a vuoto. Così come l’ottava, quella per cui non è bastata la promessa del pagamento anticipato. Una formula riproposta nella gara lampo pubblicata il 30 settembre, la nona, con offerte che devono arrivare entro oggi. In attesa di conoscerne il risultato, le dosi totali di cui la Regione si è garantita la fornitura sono al momento 2,2 milioni, che salgono a 2,3 considerando che alcuni dei lotti possono essere incrementati del 20%. Un numero insufficiente per gli oltre 3 milioni di lombardi che ne avrebbero bisogno. E con tempi ancora incertissimi.