era il 1892 e si assenziava

Tra le persone che non avevo mai visto in faccia, una è certamente Paul Verlaine. Mi è però capitata oggi in mano una fotografia del poeta al Café Procope a Parigi, nel 1892, mentre beve dell’assenzio, allora di gran moda.

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Famosissimo, il Café offriva da più di duecento anni in esclusiva con patente reale: acque gelate (sono le granite), gelati di frutta, fiori d’anice, fiori di cannella, frangipane, gelato al succo di limone, gelato al succo d’arancio e sorbetto (di loro invenzione) di fragola.
Ci sono passati tutti, se mancate all’appello siete ancora in tempo: 13 rue de l’Ancienne Comédie, Paris ovviamente. Anche se oggi ha un aspetto un poco diverso e quell’abitudine tremenda dei parigini di appiccicare i tavoli l’uno all’altro, vivaddio: non si passa.

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Adesso è di fianco a un locale che si nomina: «In pizza we trust». Senz’altro.
(La fotografia di Verlaine si trova al museo Carnavalet, sulla storia di Parigi).

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