una cultura musicale (1001)

Prendetevi tre anni di tempo. Ovvero, 1001 giorni, fine settimana esclusi.
Un album al giorno tra i 1001 che Robert Dimery ritiene che noi si debbano sentire prima di morire.

Si può naturalmente fare in autonomia, e io modestamente lo feci, oppure usare questo comodo servizio. Una volta al giorno, una volta creato il progetto, verrà indicato un album da sentire. Oh, giovani: per intero. So che non usate ma una volta era così e i dischi erano concepiti per essere ascoltati per intero. È possibile anche selezionare i generi ma questo contraddice, a parer mio, l’idea iniziale: farsi una cultura in campo musicale. Intendo: quasi tutti i generi, tranne classica, all’incirca.
Il progetto può essere messo in pausa, lo farà automaticamente se non vi farete vedere per quattro giorni consecutivi, terrà traccia della cronologia per non ripetersi, complimenti allo sviluppatore, Alexander Nilsson. E, magari, offrirgli una birretta, almeno. Su.
Io mentre scrivo queste righine sono a Let’s Stay Together di Al Green, 1972, genere che apprezzo. Miglior canzone che non conoscevo del disco: It ain’t no fun to me.
Ci risentiamo qui tra tre anni, all’una e quaranta.

3 commenti su “una cultura musicale (1001)

  1. Ma questa è una cosa bellissima!
    Sto sbavando e mi ci sono messo poco fa.
    Mentre scrivo, sta girando Low di Bowie, come primo dei milleuno.
    Grazie davvero per la tua segnalazione. Offro volentieri una birra al Signor Nilsson (doctooor) e appena possibile anche a te.

  2. E in effetti, al signor Nilsson va il grande merito (oltre alla birrona) di non essersi limitato a una comoda playlist su un qualsivoglia servizio in streaming.
    E c’è pure una comoda app. Insomma, è un’operazione che trasporta passione. Grazie Nilsson. E Grazie per la segnalazione
    PS. Io ho iniziato con Iggy e ora sono ai Pogues.
    PPS la cosa più difficile? L’ascolto per intero. E non perché io sia giovine.

  3. A dire il vero, l’app è un link, ma va bene così, non serve altro.
    Nilsson è simpatico e disponibile e non c’entra nulla con la scelta dei dischi, sulla quale qualcosa da dire ci sarebbe, come per ogni scelta complessa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *