non è ‘loro’

Cheppalle. Sempre troppo pochi che si prendano la briga di capire prima di parlare. Non importa chi sia, importa il concetto: Demi Lovato dice di sentirsi una persona non binaria e chiede di riferirsi a lei, d’ora in poi, con il pronome ‘they/them’ (“Demi Lovato identifies as non-binary and changes pronouns to they/them“). A questo punto, Demi Lovato la si può chiamare o no, who cares?, ma la richiesta resta valida.
Meno validi (euf.) i titoli giornalistici da noi (Demi Lovato: “Sono una persona non binaria, datemi del ‘loro’”, Deejay.it, Repubblica e un milione di altre testate) e i commenti conseguenti, tutti giù a ridere per quel ‘loro’ plurale. Peccato che non sia così, la traduzione è del tutto impropria, è un singolare neutro, il ‘singular they’, non potendosi utilizzare l”it’, riferito a cose o animali. Tutto qui ma in rete (giornali prima e social poi), intanto, infuriano le cretinate.

Cattivo giornalismo, cattivi lettori.
E questi sono i democratici e progressisti, vero Mentana?, che le cose le capiscono (avrei potuto citare decine di testate). Non che a destra sia meglio, ma guarda te il Giornale che combina:

Hanno provato a capire. Loro.

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