Inserire un lungo inseguimento tra due o più di questi cosi.

Sparando, pure, che vien comodo. Ma lungo.
Inserire un lungo inseguimento tra due o più di questi cosi.
Sparando, pure, che vien comodo. Ma lungo.
Ottima idea gli scacchi.
L’ultimo viaggio prima del covid l’ho fatto ad Amsterdam, a sentire i Supergrass al Paradiso, una chiesa sconsacrata e luogo storico per la musica.
Era fine febbraio e vidi le prime mascherine, esagerati!, pensai. Bravo. Ne approfittai, come si conviene, per andare a visitare il Rijksmuseum e vedere quei tre o quattro quadri bellini che tengono lì. Tra essi, ovviamente Vermeer e l’enorme Ronda di notte di Rembrandt. Che non vidi perché, come avevo scritto, la stavano scansionando ad altissima risoluzione, cioè vidi delle schiene in camice bianco davanti alla Ronda.
Comunque. La Ronda la vidi in piazza Rembrandt, davanti alla statua di Rembrandt, resa magnificamente con un gruppo di sculture di bronzo disposte come nel quadro. L’idea della profondità e della disposizione è davvero notevole, delicato anche l’omaggio al pittore che osserva i suoi personaggi agire proprio sotto di sé.
Poi, dopo pandemie e amenità varie, torno poco tempo fa in piazza Rembrandt e ohibò, la Ronda non c’è più. Rembrandt sì, Booking sì, ovvio visto che praticamente lo mantengo io, la piazza pure, le piante anche. Ma la Ronda no. Vedere per credere.
Beh, ovvio, mi dico, la Ronda non c’è perché è giorno. Certo. Li vedrò stanotte, quando sarà ora di andare in giro. Allora aspetto.
Una buona rappresentazione del sistema scolastico, ovvero di quale sia il contributo di tutte le parti.
Ovvero: studenti e insegnanti fanno la propria parte, poi arrivano i genitori a incasinare tutto.
I cinquanta tipi di tiramisu, sbruffone italiano all’estero, che frigo hai? Savoiardi, oro saiwa mmm… crackers? Ne mancherebbero comunque quarantasette.
O è una photo opportunity?
Ricordo che una decina di anni fa una mia amica mi chiese se avessi un posto a casa per ospitare un amico inglese che passava una sera in città per un DJ set. Certo, dissi. Era Rourke. Poi non se ne fece nulla, andò a dormire da non so chi, il ricordo mi è venuto in mente oggi leggendo della sua scomparsa.
Sarebbe stato interessante, credo, o forse no, sarebbe stato normale. Di certo oggi ci penserei in modo diverso.
Ancora midjourney, per dire ancora, il musical di Alien.
L’ultima, quella qui sopra, in cui il coso canta mi fa abbastanza ridere.
La possibilità di generare immagini lasciando scorrere la propria immaginazione mi attira parecchio, dovessi fare io un’immagine così ci metterei molte ore e il risultato non sarebbe all’altezza. Anche lavorativamente, una svolta incredibile per chi fa il mio lavoro, il costo dell’abbonamento è bassino, ma un problema per i fotografi, per esempio. Uno degli altri problemi, invece, il più visibile, è che manca quasi niente che siano indistinguibili dalle immagini reali. E non servirà nemmeno più saper distinguere, bisognerà dubitare di tutto. Non tanto bene.
Non so, un midjourney a caso, senza un significato particolare.
Che ne si pensa? Io fossi in qualcuno venderei le azioni di shutterstock e di qualsiasi repertorio di immagini, e in gran fretta. A occhio, settore in rapida estinzione.
(Ovviamente non è vero, venderanno immagini generate con AI, il problema sarà dei fotografi, credo).
Il primo ritratto ufficiale di carloiii.
Tutto sua madre. C’è da dire che meglio un ritratto a olio, là dove il pittore di corte dava un po’ di enfasi alle virtù mancanti, arrotondava dove doveva e assottigliava dove meglio, quando la fotografia in 16k invece non lascia alcuna pietà.