minidiario di navigazione di un grande fiume: appendice

Finito il minidiario mi è ovviamente scoppiata dentro l’egittomania, la nilomania, l’akhenatonmania. Come sempre, per quello l’avverbio, sarà che vivo di entusiasmi e passioni e, dunque, ora sono avido di letture.Perché non farne condivisione, mi dico, come con tutto ciò che faccio? Anche solo per non tenermi il lavoro per me solo, avanti, dunque. Il […]

minidiario scritto un po’ così di navigazione di un grande fiume: sette, un’alba su mille, templi dei morti e templi dei vivi, camminare sulla via dei re, vivere come una volta solo i signori

Un tempio funerario bellissimo, moderno, anche questo razionalista se non venisse da ridere, clamoroso. Colpisce del tutto la nostra immaginazione contemporanea, è pronto per ospitare la nostra attuale fantascienza – da Stargate a Star Wars è quasi tutta egizia -, incastonato in una quinta naturale di rocce dello stesso colore che aspettano solo di cambiarlo […]

minidiario scritto un po’ così di navigazione di un grande fiume: sei, cose egiziane, prezzi, carni, pistole e sorpassi

Un euro, trentatre lire egiziane. Un caffè cento lire, tre euro, se ne prendi due otto. Cambio variabile e come sempre nei paesi – so che pare brutto dirlo ma così è – del terzo mondo vigono prezzi per gli indigeni e prezzi per gli stranieri. Il pagamento in euro è sempre apprezzato, specie appunto […]

minidiario scritto un po’ così di navigazione di un grande fiume: cinque, chiarimenti sui titoli, cosa c’è ora e cosa ci sarà dopo, come conviene stare al mondo

Di fronte a Luxor, oltre il fiume, si vede una bella montagnotta di roccia color ocra, sta lì bella visibile e si allarga formando varie valli. Ed è lì che i sovrani d’Egitto, consorti, funzionari, notabili, artisti si fecero seppellire, ciascuno nella propria valle di competenza: dei Re, delle Regine, degli Artigiani. Intendiamoci su un […]

minidiario scritto un po’ così di navigazione di un grande fiume: quattro, verdure, sciarpe di lana di dromedario, canti liturgici, trasgressioni in cantina

Dev’essere una roba da tropico: alba alle sei, tramonto alle sei. Almeno è facile. La striscia attorno al fiume, cioè quella verde ricoperta di palme, banani e soprattutto manghi, è davvero sottile. A meno di anse, sono alcuni metri, poi deserto. Spesso deserto montagnoso, lo spazio fertile e utile è davvero poco. Da sempre, la […]

minidiario scritto un po’ così di navigazione di un grande fiume: tre, buio, molto buio, cose grosse da spostare, avanti e indietro per quaranta secoli

La dahabya è ormeggiata a Gezeret Elshbeka e io con lei. Il sole è tramontato, le cicale fringuacchiano, il numero delle stelle è incalcolabile e sul fiume non naviga più niente. Gli ormeggi sono pali appositamente piantati nella terra a riva, non c’è corrente forte in questo tratto del fiume. Voci lontane da chissà dove, […]

minidiario scritto un po’ così di navigazione di un grande fiume: due, sintesi geoeconopolitica dell’Egitto contemporaneo, anvedi, così alcune cose sono dette (presuntuoso)

Presente il buio? Il buio, quello vero? Quello nero nero in cui non c’è alcuna luce artificiale, nemmeno quelle piccole dei tralicci, delle auto, di qualche casa. In Europa certo che no, forse ancora in alcune zone centrali della Spagna, ricordo, qui è abbastanza assoluto fuori dalle città lungo il fiume e, ovviamente, nel deserto. […]

minidiario scritto un po’ così di navigazione di un grande fiume: uno, situazioni letterarie, vengo anch’io, poi mi dite chi è stato

“Linnet Ridgeway!”“Eccola! E’ lei!” disse il signor Burnaby, proprietario del Tre Corone. Intanto allungava una gomitata al suo amico.I due uomini rimasero a guardare con tondi occhi e bocche semiaperte. Una imponente Rolls Royce rossa si era fermata in quel momento di fronte all’ufficio postale. Ne scese una ragazza: era senza cappello e indossava un […]

minidiario scritto un po’ così di una scampagnata inglese: sette, amministrazioni, libere repubbliche e vento che riporta a casa

Comprendere l’amministrazione inglese soprattutto a livello locale è pressoché impossibile per uno del continente. Per esempio, e per restare a Bristol, dal 2012 ha un sindaco eletto direttamente dai cittadini (Mayor of Bristol), che non va confuso col “Signor sindaco” (Lord Mayor), che è il vecchio ufficio sindacale – nel senso di ‘del sindaco’ – […]

minidiario scritto un po’ così di una scampagnata inglese: sei, scampagnata per davvero oggi, credo di essermi di nuovo innamorato degli inglesi, luoghi vicini alla perfezione

Da Salisbury a Bath è un tiro di schioppo inglese verso nord, per cui vien da sé, vado. O come dicono loro, a un lancio di sasso, a stone’s throw away. Se c’è un posto che fin dal nome si capisce che fa, beh questo è Bath: è l’unica sorgente termale di Inghilterra, l’acqua sgorga […]