Vado alla basilica di Superga, per la vista, per il Grande Torino, per vederla dentro, per la vista e, anche, per le tombe reali, quelle per cui i monarchici organizzavano visite di gruppo per novemila lire pullman compreso quand’ero ragazzino.
Sono chiuse, confesso che non è che la cosa mi faccia versare calde lacrime, visito l’interno che, a parte la basilica e la cupolona juvarriana notevoli, non è che rapisca la mia immaginazione. Mi fermo però sull’invocazione esasperata del parroco, che ha fatto fare anche il cartello:

Lo ascoltano? Macché.

Anche dritto e storto, mica ascoltano questi.

Clito Poltronieri potrebbe essere il mio prossimo pseudonimo, niente male.
E non lo ascoltano al punto o, anzi, forse sì, che scrivono anche sui muri di legno.

Ma benedetti ragazzi, ve copo, sa?