In attesa del disco per maggio, è uscito il secondo singolo di Courtney Barnett.
Ed è buono, è buono. Non avevo dubbi ma scoprirlo di persona è sempre bellissimo.
In attesa del disco per maggio, è uscito il secondo singolo di Courtney Barnett.
Ed è buono, è buono. Non avevo dubbi ma scoprirlo di persona è sempre bellissimo.
Da Roma fa schifo: «Iniziano oggi le riprese a Roma del nuovo capitolo cinematografico della saga di “Resident Evil”. Alcune scene saranno girate negli interni della stazione della metro A Flaminio e nella foto potete ammirare in anteprima il set pronto per il primo ciak».
Come dargli torto? Pare davvero un set e se non l’avessi visto con i miei occhi avrei paura degli zombis (e, invece, ho solo paura dei romani).
Vincono la destra e il m5s e sarà una catastrofe per la cultura, perché questi son ignoranti e beduini e spazzeranno via tutto, tagliando, abolendo e cancellando.
Per fortuna, nonostante le dimissioni di Renzi, la sinistra governa ancora alcuni territori e mantiene salde le redini della cultura, della trasmissione del sapere, delle iniziative che aiutano la comunità civile a crescere con consapevolezza.
A Firenze, per esempio, è quasi l’ora della:
La terza edizione di Florence Cocktail Week. Perché: «dal 30 aprile al 6 maggio le strade di firenze si animeranno a suon di shaker!!». Ma basterà una settimana?
«Florence Cocktail Week 2018. Una settimana tra shaker e twist sul Negroni per scoprire la Firenze del bere miscelato». Mapporc. Poi uno teme la destra, ma è in casa che avviene il maggior numero di incidenti, ricordarselo sempre.
Basta giocare con la palla, con i cestini, le porte e con i videogiochi che poi vengon su le generazioni rimbambite che votano m5s, sarebbe ora di fare sport all’aperto privilegiando l’attività sana e piacevole. Ecco quello che vorrei suggerire a tutti.
Non sottovaluterei la versatilità di questa attività fisica. Infatti, insieme, mentre si gioca e ci si muove, si possono fare innumerevoli attività produttive. Ne suggerisco alcune: assemblee condominiali, discussioni famigliari, riunioni aziendali, brain storming, convention di partito. E in molti casi si risparmiano gli emolumenti degli avvocati. Parvi poco?
(Decathlon, attrezzatevi!).
Tra le sette in esposizione a Napoli, Claudia Iacomino (cito) «riflette sul concetto di alienazione all’interno della sua casa, tra le pareti e gli oggetti che rappresentano dei limiti al movimento».
E ha ben ragione, col galeone sulle spalle, porella (si ricorderà delle gondole sul televisore, lei?). Mi ricorda il mistero di Lina Tullgren, altra giovane donna i cui messaggi a trivigante non arrivano. Colpa mia, sicuro.
Nemmeno l’eliminazione delle scie chimiche, che avverrà presto grazie al trionfo del m5s, ci potrà salvare. Ecco perché.
Spotify – noto servizio di streaming musicale, dai, su – qualche giorno fa comunica via mail ad alcuni utenti (parecchi nel nostro paese, invero) che stanno usando un programma craccato per simulare un abbonamento premium al servizio, cosa di cui sono ovviamente consci gli uni e gli altri, e segnala che disattiverà ogni accesso illegale. Si riserva, magari, di cancellare gli account in caso di comportamento reiterato. Strano? No, niente di strano: Spotify paga i diritti alle case discografiche per la musica che offre e, quindi, o uno ascolta gratuitamente con la pubblicità oppure paga. Oppure non usa Spotify. Chiaro.
No. Per nulla. Nel nostro paese non è chiaro.
Ecco qualche commento degli utenti avvisati da Spotify:
E si potrebbe andare avanti parecchio.
Non farò discorsi paternalisti sul costo degli smartphones che hanno in mano questi disgraziati, non è da me, piuttosto mi concentrerei sul concetto: «la musica dovrebbe essere gratuita», declinato anche nella variante «nessuno acquista la musica», il che è già di per sé idiota ma ancor più se detto da persone, tutti nessuno escluso, che vogliono essere strapagate quando fanno un lavoro banale, sottospecializzato e, di solito, fatto col culetto.
Non ce la faremo. Non così.
Quando si stava nel medioevo come le foglie sugli alberi di plastica.
Finalmente ci siamo, i risultati definitivi dello spoglio delle schedine elettorali™.
Ma prima un po’ di suspans e di raffinata analisi del voto, non senza aver prima suonato insieme le lingue di Menelik per la mancata rielezione di Roberto Formigoni, che sia gaudio diffuso.
L’analisi:
• Le schedine giocate sono state complessivamente 73 (settantatre), tutte valide a parte una che conteneva quattro triple: tale schedina, pagata regolarmente un euro, avrebbe avuto un prezzo di centosei milioni, di conseguenza è stata conteggiata senza tener conto delle triple. A fronte di versamento, si può rivalutare il risultato.
• Il pareggio, da molti ritenuto improbabile, in realtà si è verificato due volte (Verdini/Ingroia, 10 volte meglio/Partito comunista dei lavoratori) e molti giocatori l’hanno correttamente previsto, essendosi verificato in entrambi i casi per punteggi prossimi allo zero.
• Quello che invece pareva un pareggio quasi sicuro si è invece rivelato un ‘1’, grazie all’exploit del Partito del Valore Umano, che ha surclassato dall’alto dei suoi quasi cinquantamila voti i 574 voti del Movimento Politico Italia nel Cuore – Storie di vita vera. 0,14% contro un bello zero tondo.
• Coloro che hanno giocato la schedina elettorale™ in tempi meno recenti hanno tendenzialmente attribuito a Forza Italia un risultato superiore a quello effettivo, per quelli che hanno aspettato l’ultimo momento è stato invece più facile prevedere il sorpasso della Lega.
• Tra gli scontri diretti si registrano: il crollo di Lorenzin che è stata capace di perdere di brutto da Meloni; la vittoria – maledetto – di Adinolfi contro i suoi amici democristiani, iddio benedica la soglia di sbarramento; a sinistra, Potere al popolo! non ha rivali e stacca il PC senza discussioni; tra gli europeisti di nome, Bonino perdente comunque batte per debàcl Insieme, fermo a percentuali da voto non bulgaro. Insieme è stato capace di perdere persino da Formigoni, il che dice moltissimo. E qui si rinnovano le felicitazioni per l’uscita dal parlamento dello stesso.
• Vi sono – e qui si comincia a entrare nel vivo – sette punti di distacco tra i primi e coloro che ne hanno azzeccate meno. Purtroppo, nessuno ha fatto zero.
E andiamo, finalmente, a comunicare i risultati. Eccoli, con un piccolo accorgimento per mantenere la giusta privacy dei giocatori. Se non vi riconosceste, scrivetemi (posta@trivigante.it). Ecco qua, in ordine alfabetico:
Per gli amanti delle classifiche, ecco poi le prime posizioni per punteggio:
Nessun 13, dunque, e nemmeno 12. Ora la Commissione per il Piano Quinquennale di Sviluppo Economico e Industriale di trivigante (CpPQSEIdt) si è incaricata di trovare un equo sistema per utilizzare gli ingenti fondi raccolti con la schedina elettorale™, magari facendo della beneficienza verso una Onlus appena istituita all’uopo. Vedremo.
La mancanza di vincitori non è certo da imputarsi all’imperizia dei giocatori, anzi, quanto più al fatto che la politica, essa, è materia difficile e complessa da interpretare, altro che il calcio. Stiamo a vedere, il fondo della schedina elettorale™ è qui a disposizione in caso si debba espatriare, a seconda delle evoluzioni della scena politica: al primo che si presenta, biglietto aereo gratis per la Mordovia.
Infine: grazie a tutti, è stato divertente. Ora tocca alla realtà, pazienza. Alla prossima.
Finalmente, i risultati. La Commissione Elettorale e Politica di trivigante (CEPdt) e la Divisione Calcoli Complessi e Numeri Immaginari di trivigante (DCCNIdt) sono liete di comunicare che le operazioni di voto e quelle di conteggio sono concluse e, quindi, ecco la schedina vincente, presumibilmente definitiva.
Le operazioni di spoglio delle schedine giocate sono già partite e a buon punto, nell’arco di un tempo ragionevole la Commissione per il Piano Quinquennale di Sviluppo Economico e Industriale di trivigante (CpPQSEIdt), già ribattezzata Commissione per la Diffusione dei Risultati Elettorali della Schedina Elettorale ovvero il Gioco più Bello che C’è (CpDdREdSE-GpBcC), pubblicherà tutti i risultati.
Ritengo comunque importante segnalare che nessuno, qui, si dimetterà finché non saranno ultimate tutte le operazioni legate alla Schedina. Questo per chiarire.
Dopo Tiziano Ferro che capisce, dopo anni, che è gay. Dopo la ricerca canadese che ha accertato che in piscina (appunto) la gente piscia, ora questo, per la rubrica «telefonatemi che ve lo dico io, così facciam prima»:
Telefonatemi, rispondo volentieri.