Dalle 20:19 e 16 secondi (UTC+2), che è il tempo di Urano di oggi, secondo il rispettabile Institut de Mécanique Céleste et de Calcul des Éphémérides (IMCCE), è autunno. Non il 23, come al solito, non il 21 come gli altri mesi, non starò qui adesso a spiegare perché. Piuttosto, una bella immaginetta da stock che rende l’idea diffusa dell’autunno.
Ahah, che spasso. Matta, l’autunno è una stagione strepitosa, certo la si apprezza solo dopo le temperie dell’adolescenza ma quando ci si arriva, beh, son soddisfazioni. Processioni, inclinazioni, deduzioni, attrazioni, collazioni, tutto quanto contribuisce alla variazione delle stagioni e al cambio delle foglie, l’augurio per me e per le persone buone – gli altri ciccia – è che cambino anche certe situazioni quaggiù, possibilmente in meglio e non, come accade più spesso, nella brace più nera. Grazie molte, aspettiamo.
Un esordio notevolissimo: Undone degli A shrine to failure.
Syntwave e un po’ goth, è un viaggio nel tempo nella Berlino del 1980, suonato da un duo di ventenni sciagurati di Francoforte che evidentemente sono stati appena scongelati. Da parecchio tempo non mi capitava di mettere su un disco intero in heavy rotation, questo sono due giorni che lo ascolto proprio come si faceva una volta. E non ho ancora finito. Grazie, signor R. Costa niente su bandcamp.
Inaugurato nel 1973, capolavoro brutalista di Raffaele Contigiani, famoso per la sua struttura in acciaio e cemento a piramide rovesciata, è ora in via di demolizione.
Dieci piani e 416 stanze, l’hotel chiuse nel 2000 e da allora decrepisce; i progetti di demolizione sono stati molti e tutti scongiurati, finora, in ragione del suo valore storico e architettonico. Ora, agosto 2025, dato l’alto costo del recupero sono iniziate le opere di demolizione. Peccato, molto peccato.
Secondo una cartolina degli anni Settanta, l’edificio avrebbe ispirato la concezione dei Sandcrawlers di Star Wars, dato che il secondo film fu girato largamente in Tunisia. Non c’è nulla di vero nella faccenda ma vabbè, ognuno porta turismo come può.
I dettagli sono notevoli e una notte in una di quelle stanze di testa l’avrei fatta volentieri.
Dopo la storia sul temperatore di Venezia, anch’essa un film già pronto e praticamente scritto, un’altra storia già confezionata, pronta per diventare un film d’azione thriller politico: ‘Operazione Nemesis’. Persino il titolo c’è già.
Eccellenza, signor Produttore, maestà, ecco la storia in breve: a seguito del genocidio armeno da parte dell’impero ottomano e del massacro degli armeni a Baku nel 1918, la Federazione Rivoluzionaria Armena nel 1920 diede inizio all”Operazione Nemesis’, la punizione divina: un certo numero di ex personalità politiche e militari ottomane furono assassinate, così come varie figure di rilievo azere, poiché responsabili dei crimini contro il popolo armeno. Un po’ come l’operazione ‘Operazione Ira di Dio’ del Mossad dopo le Olimpiadi di Monaco del 1972, stessa enfasi, e lì il film l’hanno già fatto.
Sotto la guida di Shahan Natalie, politico, scrittore e giornalista, gli uomini dell’ARF, la Federazione Rivoluzionaria Armena, organizzarono l’omicidio di Fatali Khan Khoyski, Primo ministro dell’Azerbaigian, il 19 giugno 1920 a Tbilisi; il più importante di tutti, quello di Talaat Pasha, leader dei Giovani Turchi, Ministro dell’Interno e Gran Visir, a Berlino il 15 marzo 1921; poi quello di Behbud Khan Javanshir, Ministro degli interni dell’Azerbaigian il 18 luglio 1921 a Costantinopoli; e Said Halim Pasha, Gran Visir, il 5 dicembre 1921 a Roma; e Behaeddin Shakir, Membro fondatore del Comitato Unione e Progresso, il 17 aprile 1922 a Berlino e lo stesso giorno e luogo anche Cemal Azmi, Wali del Vilayet di Trebisonda; e per finire, l’eliminazione a Tbilisi il 25 luglio 1922 di Djemal Pasha, Governatore della Siria e Ministro della Marina. Sette morti e tutti i tre pascià ottomani scappati in Europa giustiziati.
Allora, signor Produttore, c’è il film o no? La Turchia in reazione approvò la legge numero 882, che assegnava le proprietà ai parenti dei leader ottomani assassinati per il loro ruolo nel genocidio armeno e Recep Zühtü Soyak, segretario di Ataturk, commentò, rivolgendosi agli assassini: «potresti giustiziare un turco attraverso un assassinio! Ma cresceremo la sua prole con i tuoi soldi in modo che domani ti caverà un occhio e ti spezzerà la testa». Non manca nulla, tutti gli elementi ci sono.
Nel 2023, a ridosso della guerra con l’Azerbaijan, il governo armeno ha inaugurato un monumento a Yerevan dedicato ai partecipanti all”Operazione Nemesis’, facendo ovviamente incazzare anche la Turchia, con immediata chiusura degli spazi aerei. Gli armeni hanno tenuto duro e il monumento è ancora lì. Un secolo dopo queste storie sono ancora d’attualità, si respirano ovunque andando in giro per il Caucaso e, ancor più, parlando con un qualsiasi armeno. Ecco perché il film – a differenza di ‘Munich’ – non si farà mai, nonostante sia già qui, servito caldo.
L’iniziativa di legge di Ilaria Cucchi per “Disposizioni in materia di bodycam e identificazione del personale delle Forze di polizia in servizio di ordine pubblico”, presentata nel 2022, se ne sta in commissione dal 2024. Perché figurati se ci inimichiamo gli amici sbirri.
Alcuni giorni fa un nuovo Banksy su un muro della Corte di giustizia di Londra, lo raccontavo poco più sotto. Poi, siccome è un edificio classificato come sensibilissimo, hanno immediatamente provveduto a cancellare la deturpazione.
Ottenendo un risultato anche peggiore, niente male: pare la morte che uccide l’arcivescovo di Canterbury. Non so scegliere, a questo punto.
Proprio in quel momento, la torre è quella sud. La foto è emersa da poco o, almeno, io l’ho vista per la prima volta pochi giorni fa. Mi ricorda certe immagini dell’Hindenburg.
Quando furono riportate alla luce le fondamenta del Globe Theatre di Shakespeare a Londra, gli archeologi scoprirono anche grandi quantità di resti di gusci di nocciole tra le murature e le pavimentazioni. Che ghiottoni di nocciole questi spettatori, si dissero gli archeologi in prima battuta, questi appassionati di teatro elisabettiano che con il loro sacchettino di granaglie seguivano attentamente le messe in scena dei The Lord Chamberlain’s Men.
Distrutto da un incendio il 29 giugno 1613, il Globe Theatre fu ricostruito entro il mese di giugno 1614, chiuso con un’ordinanza nel 1642 e definitivamente demolito nel 1644. L’attuale Shakespeare’s Globe, ricostruzione del 1997, discutibile perché non abbiamo immagini fedeli dell’originale, si trova un po’ spostato rispetto all’originale, che è ora sotto un condominio. Comunque, da quel sotto-condominio emersero un sacco di gusci di nocciole. Qualche archeologo più dubbioso non si fece bastare la tesi degli spettatori ghiottoni e andò oltre, scoprendo che in realtà i gusci di nocciola facevano parte dei materiali da costruzione: venivano infatti miscelati con polvere e sabbia per creare una malta compatta che costituiva il pavimento dei teatri di età elisabettiana. Era tanto compatta che fu difficile da rompere anche quando venne ritrovata quattrocento anni dopo e, non meno, lasciava passare l’acqua senza che il pavimento diventasse scivoloso. Niente male. Immagino l’impresa edile mangiare un sacco di nocciole, prima dei lavori. Un pavimento del genere fu poi ricreato nel nuovo teatro.
Il fatto rilevante, secondo me, è il processo di comprensione, ovvero inseguire fino in fondo la spiegazione davvero soddisfacente e non accontentarsi della prima ipotesi: significa non solo scrupolo ma farsi carico delle cose e delle domande. E ciò vale per tutto, anche su ciò che riguarda sé stessi, non solo le questioni archeologiche.
Si era ripromesso di farlo e l’ha fatto: sei mesi da eremita in una capanna siberiana, sulla sponda del lago Bajkal. Mi piacerebbe.
È ‘Nelle foreste siberiane’ di Sylvain Tesson, nonostante sia più o meno stanziale è un libro di viaggio ed è anche appassionante: le sue visite ai ‘vicini’ sono ilari, i luoghi magnifici e paurosi, curiosi gli elenchi dei libri che si è portato con sé, la condivisione è assoluta, riporta anche tutta l’attrezzatura che ha scelto, ammette di aver conosciuto gioia e disperazione. «Ogni giorno ho annotato i miei pensieri su un quaderno. Adesso quel diario e nelle vostre mani». Il punto è però un altro, la gestione del tempo: «Nella taiga ho subito una metamorfosi. Nell’immobilità ho ritrovato qualcosa che il viaggiare non mi dava più. Il genio del luogo mi ha aiutato a addomesticare il tempo. Il mio eremitaggio è diventato il laboratorio di queste trasformazioni». Tesson è forse il più interessante tra i viaggiatori degli ultimi anni. Per curiosità, il primo libro che Tesson ha portato è Quai des enfers di Ingrid Astier e l’ultimo I tre avventurieri di José Giovanni.
facciamo 'sta cosa
Questo sito utilizza dei cookies, anche di terze parti, ma non traccia niente di nessuno. Continuando la navigazione accetti la policy sui cookies. In caso contrario, è meglio se lasciamo perdere e ci vediamo nella vita reale. OccheiRifiutaCookies e privacy policy
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.