almanacco dei sette giorni, per blablaare (21.01)

◼ Lo stato dell’Ohio, sì, quello delle elezioni, cioè il suo dipartimento della salute ha pubblicato uno spot per chiarire l’importanza del distanziamento tra le persone. Con quell’oggetto tipico americano che noi non abbiamo, ovvero la trappola per topi.

Quante volte avranno rifatto l’ultimo lancio per riuscire a non colpire nulla?

☀ In Francia Le Monde ha calcolato che le vendite di auto sono tornate a quelle del 1972. In assoluto, invece, auto elettriche +350% e ibride +206,7. Magari stavolta miglioriamo, in questo.

◼ Da ieri il Portogallo guida la presidenza di turno dell’Unione europea. La premier scozzese Nicola Sturgeon ha scritto: «La Scozia tornerà presto, Europa», in riferimento alla Brexit. Ma bisogna attendere le elezioni di maggio, per valutare la composizione del nuovo parlamento.

✘ Avevo deciso di non scrivere nulla della dipartita di Formentini, primo (e unico, grazie a dio) sindaco leghista di Milano, nel 1993. Poi però l’attuale sindaco, Sala, ha detto: «Marco Formentini è stato un uomo politico di cui Milano può essere orgogliosa» e io mi sono detto che si potrebbe anche stare zitti, in certi casi, o se proprio costretti si possono dire cose anche più circostanziate (non sfugga comunque che non ha detto «sindaco»). Formentini non fece nulla di significativo per la città, chi c’era si ricorderà l’accanimento che ebbe contro il Leoncavallo, sua unica attività politica per ben più di un anno del mandato, fu semplicemente scelto perché rassicurava la borghesia milanese più di Bossi, fu ondivago, indeciso, insicuro, come la sua giunta, e giova ricordare che, se le persone avessero votato meglio in quella occasione, avremmo avuto Nando Dalla Chiesa sindaco di Milano. Una bella distanza.

☀ Radio popolare ha un nuovo direttore, Alessandro Gilioli. Io sono di parte, perché ascolto quasi solo loro, sono abbonato e credo molto nel progetto da alcuni decenni. Ma dico questa cosa oggettivamente: il nuovo direttore ha fatto un ottimo discorso di presentazione – lo si può ascoltare qui -, molto politico e ricco di proposte di rilancio, non solo per la radio ma anche per la sinistra e le persone di sinistra. Se già ascoltate Radio popolare e non siete abbonati o tesserati, ascoltatelo e fate la scelta giusta. Se non conoscete la radio, ascoltatela, anche via rete.

☀ Occhio se avete deciso di affittare una casa in Islanda per capodanno. La vista potrebbe essere questa:

◼ C’è un’incredibile partita economico-finanziaria e di potere in Vaticano di cui riusciamo, da qui, a intuire soltanto i margini, pure male. Qualche giorno fa il papa ha trasferito d’ufficio tutti i fondi e gli immobili della Segreteria di Stato all’Apsa, nuova centrale finanziaria unica, e togliendo ogni funzione economica alla Segreteria. Non credo si tratti di spiccioli. Per chi vuole, l’articolo del Sole 24 ore che, comunque, resta abbastanza oscuro per chi non si occupi professionalmente di finanza vaticana.

◼ Nell’anno nuovo, occhio a quando pescate le carte:

◼ Ho scritto più volte qui che non comprendevo la decisione del governo di tenere chiusi i musei, in un momento in cui mi pareva un segnale importante non lasciare aperti solo gli esercizi commerciali e i luoghi di lavoro. Lavora, consuma. Dato poi che non si corre di certo il rischio di assembramenti. C’è evidentemente una ragione economica nella scelta, dovuta all’assenza di visitatori e turisti, qui un articolo prova a ragionarci e a offrire un punto di vista diverso. Ma ce n’è anche uno che, invece, esprime una posizione come la mia. Il dibattito è aperto.

☀ A proposito di musei, aperti e non. Un passo in avanti notevole in tema di visite virtuali l’ha fatto il Mauritshuis museum a L’Aia, il museo per capirci della ragazza con l’orecchino di perle di Vermeer e di molti dipinti di Rembrandt e Holbein il Giovane. Bene, hanno reso disponibile una piattaforma digitale per vagolare nel museo e osservare in alta definizione i dipinti appesi che rende più facile la visita da pc, di solito operazione scoraggiante. La piattaforma è davvero fluida, i dettagli dei dipinti visibilissimi e belle le schede di presentazione, anche sui particolari dei quadri. E per i quadri più noti, audioguida e immagini a infrarossi. Il tutto è qui.

✘ In chiusura, a me la parola ‘Ciao’ dal 1990 fa pensare a notti magiche, a ruberie e a fallimenti catastrofici. Cioè al mondiale del ’90, in Italia. Sentire quindi Renzi che chiama così il proprio piano alternativo al Recovery Fund (=Cultura, Infrastrutture, Ambiente e Opportunità) mi viene un po’ da ridere e un po’ da battermi la fronte. E vedi le coincidenze, è di questi giorni la notizia che Goal, la monumentale scultura di Mario Ceroli realizzata in occasione dei Mondiali Italia90, appunto, è fatiscente e sta crollando. E non è mica chissà dove, è a Roma in centro, in via Flaminia. Dove peraltro sono in rovina anche il Villaggio Olimpico e lo stadio Flaminio.
Quando, per dire, le cose nascono già fatiscenti.

Settimana media ma ancora sulla scorta dell’entusiasmo del capodanno, stiamo a vedere come va.


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