ecco la faccia di uno che crea problemi

Come sia andata la Pre Cop26, ovvero la conferenza Youth4Climate, prenconferenza di una preconferenza in previsione di una vera conferenza sul clima, lo dice tutto questa foto.

Il ministro della transizione ecologica Cingolani, il meno convinto di tutti sulla transizione ecologica, con atteggiamento da boomer fa mansplaining spiegando a Greta Thunberg come stanno le cose, stronzeggiando con concetti del tipo: «Il peggior nemico in questo momento di transizione ecologica sono le ideologie. Qualsiasi blocco ideologico farà male ai nostri figli. Non bisogna ideologizzare le scelte tecniche», laddove le ideologie sono ovviamente quelle della difesa ambientale rappresentata da Thunberg.
Lo sguardo di lei dice tutto, puntato, tra l’altro, sulla mascherina che, evidentemente, Cingolani non è in grado nemmeno di indossare correttamente. C’è tutto.
Poi Thunberg ha fatto il suo intervento in cui li ha presi tutti a schiaffoni – ormai la invitano proprio per quello, almeno qui in Italia – e giù applausi, i più calorosi proprio da coloro oggetto dell’invettiva della giovane attivista. È proprio l’atteggiamento sciagurato di Cingolani, quello del sì-vabbè-ora-lasciaci-lavorare, totalmente disinteressato alla questione e non in grado di offrire alcuna alternativa o soluzione, che ci tirerà a fondo.
Bastardi.

la goduria della geografia e lo strabiliante senso delle mappe (in questo caso Europa)

C’è in giro un signore che fa delle mappe eccezionali, rappresentando la densità della popolazione in 3d. Ogni quadrato rappresenta una parte di territorio di 50×50 chilometri e ogni colonna è la popolazione in un chilometro quadrato.

È un attimo ed è tutto chiaro. Questo è lo scopo di una mappa efficace, rendere fruibile un dato in un colpo d’occhio o quasi. Per un appassionato del tema come me, poi, è una vera goduria e ciò che provo è ben rappresentato da un concetto diffuso in rete: map porn. Esatto, il trasporto è abbastanza quello.
Cose che colpiscono di questa mappa: la Francia, a parte Parigi e Lione, è impressionante, ha una popolazione diffusa in modo omogeneo e distribuito, pare quasi disabitata non fosse per una colonnina qua e là; altrettanto interessante la densità di Paesi bassi e Belgio che si salda alla dorsale della Ruhr e lungo il corso del Reno, la quantità di persone in uno spazio così ristretto è davvero ingente; niente di nuovo ma è notevole la rappresentazione grafica della distribuzione della popolazione italiana che segue in sostanza le coste e le zone pianeggianti, in cui spicca, dietro alle colonne di Roma e Napoli, la Puglia; abbastanza insospettato, almeno in queste proporzioni, il dato nel nord Africa sul Mediterraneo, uno pensa che tra Algeri, Tunisi e Tripoli ci sia poco e, invece, è densamente abitata; anche l’Inghilterra, infine, colpisce per quantità e addensamento. Bellissima.
Uno sguardo più da vicino.

Vedi la Puglia? E la Nederlandia? E la linea del vallo antonino tra Edimburgo e Glasgow che si fa storia su mappa? E Parigi con la torre? Ehm no, quella no.

non fare ad altri ciò che non vorresti

Che ridere Luca Morisi, anni di disonorata carriera e ora, guarda te, che le accuse siano fondate o meno non ha alcuna rilevanza, avanti col massacro. Che ridere anche se, ovvio, non ne trarrà alcunché di utile perché questi capiscono sempre dopo. E sarà comunque tardi ma nulla toglie al mio personale divertimento, ora me la voglio proprio gustare.

Per chi vivesse sulla Luna e per il me del futuro: Luca Morisi, responsabile da anni dei social della Lega e di Salvini, responsabile di una comunicazione aggressiva contro tutto e tutti senza alcun approfondimento né indagine né attenzione nelle accuse, spesso rivolte a soggetti deboli e non in grado di replicare, si è dimesso “per ragioni personali” settimana scorsa. Ieri salta fuori che tre ragazzi fermati dalla polizia e in possesso di quella che pare essere una sostanza stupefacente proibita, vedremo, hanno accusato Morisi di avergliela spacciata. Gli agenti hanno trovato sostanze stupefacenti a casa sua, poco dopo. Oggi ha ammesso e chiede tranquillità e rispetto. Ah, adesso sì? Ricorderò il solo Salvini che citofona a casa di una famiglia chiedendo se spaccino. Ecco.

la musica delle stagioni, estate 2021

Cambio di stagione e nuova pleilista, quella dell’estate appena finita.
Anche qui l’ispirazione di inizio stagione è venuta dalle voci femminili alle prese, genericamente, con i primi lavori nel mondo della musica, dotate di una spinta di genere che apprezzo molto, meno stanche e ripetitive degli omologhi maschi, per dire cose vaghe. Poi, tra qualche ripescaggio di nomi noti dovuti allo stato d’animo del momento e alcune uscite valide, la pleilista ha preso mediamente un’altra piega, come succede quasi sempre.
Ovvio, mica sto facendo la raccolta della migliore musica di sempre, farei tutt’altro lavoro, qui metto in fila alcune cose interessanti sentite in un periodo e – si colga la finezza e lo sforzo – di solito niente che sia già in altre compile, o quasi. E raramente più di un brano per autore/trice. A meno che, scientemente, non abbia deciso di insistere.

Poi ci sono le pleiliste passate, le quattordici stagioni precedenti, longeve, altro che Sentieri.

Eccole, tutte: inverno 2017 (75 brani, 5 ore) | primavera 2018 (94 brani, 6 ore) | estate 2018 (82 brani, 5 ore) | autunno 2018 (48 brani, 3 ore) | inverno 2018 (133 brani, 9 ore) | primavera 2019 (51 brani, 3 ore) | estate 2019 (107 brani, 6 ore)| autunno 2019 (86 brani, 5 ore)| inverno 2019 (127 brani, 8 ore)| primavera 2020 (102 brani, 6 ore) | estate 2020 (99 brani, 6 ore) | autunno 2020 (153 brani, 10 ore) | inverno 2020 (91 brani, 6 ore) | primavera 2021 (90 brani, 5,5 ore) | estate 2021 (54 brani, 3,25 ore) |

Bon, le cose stanno lì, se qualcuno si diverte mi fa piacere e, magari, me lo faccia sapere.


L’indice delle compile

il Merkel-Raute o del potere

Il «Merkel-Raute» (il rombo) o il «Merkel-diamante» o, ancora, «il triangolo del potere» è senz’altro la signature gesture di Angela Merkel.

Con ripetuto gesto verso l’alto e verso il basso, in Italia starebbe per macosastaifacendo?, munariamente parlando, ma non è questo il caso: questa è una posa riflessiva, di potere concentrato, stabile e focalizzato. Sguardo puntato e due fuochi di emanazione del potere. Se ne potrebbe fare anche un set di Pantone.

La stessa CDU giocò con il «Merkel-Raute» nella propria comunicazione fin dal 2013, usando l’emoticon “<>”, brillante.

Gli auguri di compleanno della CDU ad Angela Merkel per i suoi sessant’anni

Leggermente staccate le mani e ruotate un poco in avanti, in Italia il gesto assume tutt’altro significato, cosa che peraltro ben si accorderebbe con l’atteggiamento della Banca centrale europea nei nostri confronti, almeno fino a Draghi. Ma non è questo, fortunatamente, il caso del «Merkel-Raute». L’ho detto, mi mancherà.