Wile E. Coyote (not) live at Pompeii

Anticipo il dispiacere personale per il signore in questione, cui va tutta la mia vicinanza e comprensione. Per la dipartita e per la non comune sfortuna. Però.
Però mi vien da ridere, e mica poco: lui, porello, in fuga dal vulcano eruttante, in preda al panico, ci mette un bel po’ perché è pure zoppo. Non va lontano. Lo so, non bisognerebbe ridere.
Mentre arranca per scappare dal Vesuvio (allora monte Somma, su, precisione), un pietrone, squadrato perché lavorato, presumibilmente uno stipite o un’architrave, un soprassoglio, insomma un coso grosso di pietra lo centra in testa. Come un cartone animato. E così lo trovano gli archeologi:

La testa, fanno sapere, ancora non l’hanno trovata. Però, sono abbastanza certi delle cause della morte. Sì, penso si possa presumere.

l’arte applicata alle copertine dei dischi

Non so, sarà la ciabatta, forse il fenicottero d’oro, il bell’arredamento, non so. Ma è di certo la copertina più bella tra i dischi usciti finora nel 2018. Almeno a mio gusto.

Il signor Arp Frique in realtà si chiama Niels Nieuborg, questo è il suo disco di debutto – ed è, per usare le sue parole “exotic and super funky” – e ha collaborato con, attenzione!, niente di meno che Orlando Julius, Ed Motta, Americo Brito, Ronald Snijders e un sacco di altri che non staremo qui ora a nominare.