la stessa idea interpretata da un canadese e da un tedesco

Tempo fa avevo segnalato il lavoro di un fotografo, Christopher Herwig, che si era dato a un’attività da me grandemente apprezzata: la fotografia sistematica delle fermate degli autobus di stampo socialista nelle repubbliche ex-sovietiche.

Ora c’è un altro fotografo, Peter Ortner, cui è venuta la medesima passione: ha viaggiato per sette anni in Uzbekistan, Azerbaijan, Georgia, Armenia, Crimea, Ucraina e Moldavia e ha fotografato, anche lui, le fermate degli autobus (o come le chiama lui: Architecture of waiting). Il taglio è meno sovietico, mi pare, e più attento alle etnie che componevano le repubbliche sovietiche del tempo.









Infine, una del tutto surreale, vista la toponomastica della fermata:

Ed ecco il libro, nel caso.