almanacco dei sette giorni, per riaprire (21.20)

☀☀☀ Viva Chile! Alle elezioni per la costituente che ha il compito di riscrivere la costituzione, il popolo cileno – con sostanzioso assenteismo, va detto – ha votato largamente per le “due sinistre” (moderata e radicale), oltre ai candidati indipendenti. Non solo: più del 50% sono donne e dovendo rispettare la parità, alcune si dovranno dimettere. Non si sottovalutino le premesse, l’attuale costituzione pinochettiana, la destra attualmente al potere. E invece no, vittoria! E ancora: viva la nuova sindaca di Santiago, Irací Hassler, 30 anni, comunista e femminista.

Un dinosauro al voto in Cile (AP Photo/Esteban Felix)

✘✘ Per una buonissima notizia, una non buona: al Senato è stato approvato un disegno di legge delirante che parifica l’agricoltura biologica e quella biodinamica. Ora, per chi come me non ne sa quasi nulla: l’agricoltura biologica ha le sue proprie regole, se ne può discutere, ma ha senso per la maggior parte. L’agricoltura biodinamica è quella cosa che prevede di seppellire un corno ripieno di letame pressato nel campo che si vuole coltivare. Ah, il corno deve essere di una vacca che abbia partorito almeno una volta. Dice Steiner, il fondatore della disciplina – sì, quello delle scuole – che nelle corna della vacca ci sono forze vitali e che è un organo che irradia vita e astralità. Siamo quindi nel campo delle pseudoscienze, detta bene, o delle puttanate, detta da me. Solo la senatrice Cattaneo ha votato contro, ricordarselo. C’è ancora tempo per fermare la cosa alla Camera ma è davvero un delirio. Per dettagli sull’agricoltura biodinamica, rimando a una puntata sull’argomento di un blog che seguo: Cose molto umane. Ultima cosa: l’agricoltura, per essere biodinamica, dev’essere certificata dalla Demeter International, associazione privata multinazionale, che approva o meno l’utilizzo corretto di teschi, pelli di topo, corna di vacca o vesciche urinarie di cervo nella coltura. Volete praticare l’agricoltura biodinamica? Fatelo. Ma non, NON, sovvenzionati dallo Stato.

◼ Repubblica, Stampa ed Espresso, in sostegno alla Giornata contro l’omotransfobia, il 17, hanno modificato le testate su sito e social. Meglio che niente.

✘ Arrestato per corruzione il Sindaco di Foggia. Ecco il quiz: indovinare il partito. Esatto: Lega. I casi si moltiplicano, il partito di Salvini si distingue, in questo, da tutti gli altri, avendo ereditato da Forza Italia in toto il pacchetto corruzione.

☀ Non meglio specificati ricercatori hanno condotto una ricerca, appunto, che ha dato il seguente risultato: vi sarebbe una correlazione tra l’ascolto di musica hard rock e metal e abitudini alimentari poco salutari. Il condizionale è d’obbligo, perché chi mai l’avrebbe detto? Ci si immaginerebbero piuttosto fini compositori di musica barocca e suonatori di clavicembalo prendere allegre tuonate a suon di birrone mangiando fritti bisunti sul coperchio dello strumento, piuttosto che adepti del metal dediti al consumo di insalate macrobiotiche mentre fanno un furioso headbanging.
Tra l’altro, anche senza telefonarmi per qualche indicazione preventiva sui risultati, sarebbe bastato osservare le forme corporali degli uni, gli ascoltatori di minuetti, e degli altri, appassionati di progressive metal. Generalizzando appena appena.

✘ Musica, ancora. Bob Dylan compie ottant’anni, viva!, e il mondo lo celebra, giustamente. Anche perché è uno dei rari casi in cui, vivente, si riconosce alla persona una superiorità indiscutibile nel proprio campo. Mi vengono in mente solo Muhammad Alì e Michael Jordan, cui è capitato. Nessuno mette in discussione la qualità e la sostanza del contributo di Dylan alla nascita e allo sviluppo della musica folk/rock, con attenzione ai suoi testi, del tutto innovativi. Non a caso, gli è stato anche assegnato un premio Nobel per la letteratura. Ma no, non tutti celebrano: Red Ronnie, rimbambito ormai oltre ogni limite, neo no-vax, discutibile critico musicale da sempre, evidentemente alla ricerca di qualche titolo di giornale, asserisce impudente: «E poi ricordiamoci che il mito di Bon Dylan è più un mito italiano che americano», e questo lo dice lui, aggiungendo poi, peggio: «Le sue canzoni non hanno mai avuto successo se non interpretate da altri». Le pastiglie, perdio, le pastiglie. RRonnie è la Rita Pavone maschile.

◼ Questa settimana le autorità sanitarie degli Stati Uniti hanno dichiarato che i vaccinati, si intende con le due dosi quando richiesto, saranno liberi di togliersi la mascherina, anche al chiuso, e di non rispettare il distanziamento. La cosa fa ben sperare. Il boh riguarda il come: non è che la mascherina se la toglieranno tutti, a prescindere? E come si può fare a controllare? Ha senso? Probabilmente no. Anche dal punto di vista sanitario, gli esperti di molti paesi del mondo ritengono sia del tutto prematuro.

◼ Ancora pandemia: il Wall Street Journal racconta in un articolo che le aziende produttrici di apparecchi ortodontici hanno aumentato significativamente i fatturati, almeno negli Stati Uniti. Infatti, quale momento migliore per mettersi l’apparecchio per i denti? Intendo: sotto la mascherina. Non male, in effetti, se uno lo deve fare.

✘ Autostrade per l’Italia ha avvertito Istoreco, l’istituto per la Storia e la Resistenza, che il mural che a Reggio Emilia copre l’intera parete dell’ex sede del comitato provinciale dei Gap va rimossa. L’opera, qui sotto, rende omaggio alla memoria dei Martiri per la Resistenza appartenenti alle famiglie Manfredi e Miselli di Villa Sesso e secondo Autostrade distrae dalla guida. L’azienda minaccia multe sostanziose e come sempre fa pesare la questione economica. Il sindaco di Reggio, il presidente della Regione e moltissimi di noi non sono contrari ma contrarissimi. Fanculo Autostrade, seguiranno mobilitazioni o sostegni economici, se necessari. Tenetevi informati, se avete un cuore.

✘ È morto Battiato, purtroppo. Ne ho detto anch’io, lo apprezzavo. Però. Moltitudini che lamentano la scomparsa del cantautore citando come supremo capolavoro la sua ‘La cura’, canzone d’amore citatissima non da oggi. Un’amica fotografa mi racconta che i matrimoni in cui lo sposo canta la canzone alla futura moglie sono moltissimi e non stento affatto a crederlo. Però, però. Le cose bisognerebbe anche ascoltarle, però. Nella prima strofa, Battiato canta: «Ti proteggerò (…) dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai». Per tua natura? Ma una gomitata in faccia, la dedicassero a me. Normalmente? «Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore / Dalle ossessioni delle tue manie», bel ritrattino, grazie. Sicuri sia una canzone d’amore?

Settimana di aperture, si procede per fortuna su quella linea con i dati dei contagi che rassicurano. Speriamo. Mattarella dice che non vuole ricandidarsi e, dunque, al momento è il candidato più credibile, l’esperienza recente qualcosa dice. Piove e fa freddino, cieli bellissimi almeno sulla pianura padana, per me.


L’indice degli altri almanacchi.

il 23 maggio ventinove anni fa

Capaci, uno dei giorni più neri dei miei vent’anni.

Impossibile da credere, ancora. Disse Paolo Borsellino: «Giovanni, ho preparato il discorso da tenere in chiesa quando ti avranno ammazzato. In questo mondo ci sono tante teste di minchia. Teste di minchia che tentano di svuotare il Mediterraneo con un secchiello, quelli che sognano di sciogliere i ghiacciai del Polo con un fiammifero. Ma oggi, signore e signori, davanti a voi, in questa bara di mogano costosissima, c’è il più testa di minchia di tutti. Uno che si è messo in testa, niente di meno, di sconfiggere la mafia applicando la legge».

io sono una piramide (Franco, esci di camera)

Anni fa avevo una cassetta di David Riondino che mi faceva molto ridere. C’era la storia di un impiegatino asburgico che beveva solo gewürztraminer, la paurosa vicenda della Grande Aragosta, la spassosa camminata di Giuseppina sul filo e una canzone di tal Franco da Catania. Eccola:

Bietola. Mi faceva e fa molto ridere il ‘Franco, esci di camera. Vai a giocare a pallone con gli altri bambini’ e lui no, meglio studiare i gesuiti euclidei.

non è ‘loro’

Cheppalle. Sempre troppo pochi che si prendano la briga di capire prima di parlare. Non importa chi sia, importa il concetto: Demi Lovato dice di sentirsi una persona non binaria e chiede di riferirsi a lei, d’ora in poi, con il pronome ‘they/them’ (“Demi Lovato identifies as non-binary and changes pronouns to they/them“). A questo punto, Demi Lovato la si può chiamare o no, who cares?, ma la richiesta resta valida.
Meno validi (euf.) i titoli giornalistici da noi (Demi Lovato: “Sono una persona non binaria, datemi del ‘loro’”, Deejay.it, Repubblica e un milione di altre testate) e i commenti conseguenti, tutti giù a ridere per quel ‘loro’ plurale. Peccato che non sia così, la traduzione è del tutto impropria, è un singolare neutro, il ‘singular they’, non potendosi utilizzare l”it’, riferito a cose o animali. Tutto qui ma in rete (giornali prima e social poi), intanto, infuriano le cretinate.

Cattivo giornalismo, cattivi lettori.
E questi sono i democratici e progressisti, vero Mentana?, che le cose le capiscono (avrei potuto citare decine di testate). Non che a destra sia meglio, ma guarda te il Giornale che combina:

Hanno provato a capire. Loro.

nemmeno ‘Chinese democracy’ fu così atteso (my horsiest friend)

Ora dirò cose che chi sa, sa, e chi non sa, dovrebbe.
Finalmente Entertainment 7/20 ha prodotto l’album di debutto dei Mouse Rat: The Awesome Album. L’uscita è prevista per il 27 agosto e, ovviamente, il primo singolo sarà ‘5,000 Candles in the Wind’, dedicato all’indimenticato Lil’ Sebastian, sempre nei nostri cuori. Eccolo. Il singolo, intendo.

Non mancherà anche Duke Silver in un altro pezzo, ‘Catch Your Dream’, iddio lo benedica, e il disco sarà disponibile anche in lussuoso vinile, qui. Infine, eheh, i Mouse Rat sembrano aver trovato stabilità dopo qualche cambio di nome: A.D and the D Bags, The Andy Andy Andies, Andy Dwyer Experience, Angelsnack, Crackfinger, Death of a Scam Artist, Department of Homeland Obscurity, Everything Rhymes with Orange, Fiveskin, Flames for Flames, Fleetwood Mac Sexpants, Fourskin, God Hates Figs, Handrail Suicide, Jet Black Pope, Just The Tip, Malice in Chains, Muscle Confusion, Ninjadick, Nothing Rhymes with Blorange, Nothing Rhymes with Orange, Penis Pendulum, Possum Pendulum, Punch Face Champions, Puppy Pendulum, Radwagon, Razordick, Scrotation Marks, Tackleshaft, Teddy Bear Suicide, Threeskin, Two Doors Down and Scarecrow Boat. Andy Dwyer/Chris Pratt alla voce, ovvio. Bye bye, Lil’ Sebastian, purtroppo humans cannot ride a ghost. Purtroppo.

le mie cinque canzoni di Battiato

Scalo a Grado. Hofàaaaatto scaloagGràdo, laddomeeeenica dipPàsqua, geeeente perlestràde, correva andandoammèssa. Da ‘L’arca di Noè’ (1982), solo Battiato poteva scrivere versi come “Il mio stile è vecchio / come la casa di Tiziano / a Pieve di Cadore”, con quelle sue vocaaaali trascinaaaaate prima di parole pronunciate veloci tutte insieme. Vado a memoria, credo l’abbia usata Moretti, ancora, in Bianca. Che poi io a Pieve di Cadore ci sono andato per questa canzone, non per la Pro Loco.

I treni di Tozeur. Meravigliosa, ancor più nella versione con Alice che porta la voce giù giù giù, il ritornello che accelera sul Epperunistanteritorna lavogliadivivéreaun’altravelocità per poi rallentare poeticamente sul Paaaaassano ancoralenti itreeeniperTozéeeur. L’album è ‘Mondi lontanissimi’ del 1985 ma quasi tutte le canzoni erano già circolate prima, spesso interpretate da voci femminili. Tozeur è in Tunisia, per chi se lo fosse chiesto ma non ha mai cercato.

E ti vengo a cercare. Un crescendo, che esplode già alla seconda strofa, in cui si canta tutti insieme Questossentimentopopolare nasceddammeccanicheddivine unrapimento misticoessensuale mimprigionatté per andar ancora più su nei versi successivi e arrivare, finalmente, alla dichiarazione d’intenti ‘Questo secolo oramai alla fine / saturo di parassiti senza dignità / mi spinge solo ad essere migliore / con più volontà’ e poi calare verso la fine, risolvendosi in un fatto semplice ma non banale: ‘Perché sto bene con te’. Ovviamente, il ricordo tra quelli non personali è Moretti in Palombella rossa. Da ‘Fisiognomica’ (1988), l’album della svolta verso una produzione diversa.

Segnali di vita. Canzone eccezionale, comincia come un racconto, da leggere, “Il tempo cambia molte cose nella vita, il senso, le amicizie, le opinioni, che voglia di cambiare che c’è in me. Si sente il bisogno di una propria evoluzione, sganciata dalle regole comuni, da questa falsa personalità”, per poi a uno dei versi più belli di Battiato, quel “Segnali di vita nei cortili e nelle case all’imbrunire”. Anche in questo caso, la versione di Alice ha qualcosa da dire, forse perdendo un pochino con l’arrangiamento, un po’ ridondante. Da ‘La voce del padrone’, 1981, il suo album più noto. E a casa di Alice ci siamo andati per davvero, io e il mio amico E., un giorno di trent’anni fa.

No Time No Space. Da ‘Mondi lontanissimi’ (1985), che annuncia fin dal primo verso, quante gite in macchina con l’autoradio che sparava il ‘No time, no space / another race of vibrations’ facendo vibrare la panda lanciata a centotrenta e i nostri cuori, e urlavamo poi ‘Keep your feelings in memory / I love you, especially tonight’, sentendoci particolarmente contenti di essere vivi.

Avevo detto cinque, sappiamo tutti che potrebbero essere molte molte di più, nellebbalerestive, appetriotstuarms engagez-vous, esunsentimientonuevo, unventoatrentagradisottozzèeero, piacere di stare insieme solo per criticare, l’ècodiuncinemall’aperto, non servono tranquillanti o terapie, le barricate in piazza le fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso, decine e decine. È il bello di Battiato, l’unico nella storia della musica italiana a poter mettere l’aggettivo ‘ortopediche’ in una canzone senza far fallire tutto, e la nostra fortuna.

c’è molto da guardare

Molto amato, anche attraverso Alice, per cose come “segnali di vita nei cortili e nelle case all’imbrunire”, quando faceva scalo a Grado e per quel magnifico periodo da ultrà del Catania con la cresta. E per quella scrittura automatica dei testi che non eri mai sicuro di aver capito cosa dicesse il testo e scoprivi poi anni dopo di aver sempre cantato “c’è un concentro di gravità permanente”. Ciao, Franco Battiato. E grazie di tutto.

almanacco dei sette giorni, per pfizerizzare (21.19)

✘ Campione del mondo. Andreotti è stato complessivamente al governo per 35 anni e 7 mesi. Ovvero come presidente del consiglio, ministro o sottosegretario. Certo, aver militato in un partito che è stato al governo ininterrottamente quasi cinquant’anni è prerequisito necessario ma ciò non toglie nulla alla performance da record. Per i paesi democratici, s’intende.

☀ Sally Buzbee è la nuova direttrice del Washington Post. Prima, dopo 144 anni di esistenza del giornale. E parliamo di un giornale grosso, non di foglietti locali, mezzo milione di copie al giorno. Bene.

✘ Sempre pessimi. Liberi e Uguali, Partito Democratico, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e +Europa hanno presentato a marzo un testo unificato per inserire la tutela dell’ambiente e degli animali nella Costituzione, modificando gli articoli 9, 41 e 117. Facendola molto molto breve e per fare un esempio, all’articolo 9 verrebbe aggiunto il seguente comma: «Tutela l’ambiente e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni; protegge la biodiversità e gli animali». Voglio dire, sensato, no? No. Non per tutti. La Lega ha presentato quasi 250 mila emendamenti – sì, il numero è giusto – e la cosa è ancora arenata. Perché? Per la caccia, quella cosa iperanacronistica per cui degli ottantenni rinciuliti vanno in giro con fucili carichi sparandosi troppo raramente tra di loro. Oltre a tutto, la cosa è ancor più schifosa perché l’artefice del numero insensato di emendamenti è anche stavolta Calderoli, noto per essersi fatto fare un programmino che genera automaticamente emendamenti, «si cambia una parola, un articolo, un numero, e il giochino è fatto». Bravo, molto, lui e i suoi compari. Nessuna compassione per chi li ha votati o li voterà, da parte mia.

☀ Dice Henry David Thoreau in Walden ovvero Vita nei boschi: «Il costo di una cosa è la quantità di quella che io chiamerò vita che, subito o a lungo andare, bisogna dare in cambio per ottenere quella cosa stessa». Per me, un concetto inciso su ogni muro di ogni mia casa. A parte consigliare il libro a chi è sensibile al tema, segnalo un interessante articolo di Arthur C. Brooks tradotto da Internazionale: “I modi migliori per sprecare il tempo“.

✘✘✘ Cose schifose: i giornali che sparano titoli per fare clickbaiting, poi ovviamente niente di che ma intanto la confusione e l’isteria restano sempre a livello di guardia. Poi, furbaccini, modificano i titoli così da non lasciare tracce troppo evidenti e la notizia si dissolve. Uno dovrebbe passare il tempo a fare screenshots. Questa settimana si segnalano: il razzo cinese che cadrà in Italia sulle nostre teste (caduto a un milione di chilometri e si sapeva); il reattore di Chernobyl che si è riacceso (balla, è sempre stato acceso e quasi per sempre lo sarà, sta solo facendo un po’ su e un po’ giù e non c’è da preoccuparsi); solenni cretinate come il “bacio non consensuale di Biancaneve”, che è tutta fuffa e viene da una piccola nota di una tizia negli Stati Uniti. C’è anche il problema del flusso ininterrotto di notizie, mediamente scadenti peraltro, che crea e creerà non pochi problemi. «La maggior parte di noi non capisce ancora che le news stanno alla mente come lo zucchero sta al corpo» scriveva Rolf Dobelli, autore di Smetti di leggere le notizie, Il Saggiatore.

✘ Ecco il nuovo progetto per piazzale Loreto, in vista delle Olimpiadi. Io dico che un rimando allo storico distributore andrebbe messo, ne vorrei avere cara memoria.

◼ Secondo il critico inglese Terry Eagleton, il comico si può riassumere in tre grandi insiemi: ci fa ridere ciò che rovescia le regole che ci diamo; deridiamo ciò che consideriamo inferiore; l’umorismo fondato sulla rivelazione di incongruenze. E lo dice nel suo libro Breve storia della risata, Il Saggiatore. Ora lo leggo per vedere dove sta la buccia di banana che tanto mi fa ridere.

☀ Proposta interessante: la Pinacoteca di Brera ha ricevuto l’autorizzazione del ministero a non emettere più biglietti ma la BreraCARD, una tessera che, allo stesso prezzo, permette ai visitatori di diventare soci e sostenitori del museo. La validità è di tre mesi e permette in questo periodo di entrare tutte le volte che si vuole. Mica male, sotto molti aspetti, ci vedo qualche spiraglio di futuro nel settore.

✘ Aspetto di vedere il primo. Questo è un gadget di grande bellezza e raffinatezza che in America ha ricevuto una certa diffusione tra le donne divorziate, cui è rivolto. Il messaggio dovrebbe essere abbastanza chiaro, direi, e fa riferimento agli ex-mariti. Poi i maschi, come spesso accade, hanno equivocato e ne hanno comprati per diciassette milioni di dollari, attaccandoli alle proprie auto. Ecco, dicevo, aspetto di vedere il primo da noi. Perché arriva.

✘ E anche Clubhouse è andato. Se qualcuno mi telefonasse prima, avrei potuto dirlo facilmente. Quel che non capisco è come si possa vivere esprimendo sproporzionati entusiasmi che durano il volo d’un niente, di una iscrizione di massa e di un’amnesia poi ugualmente diffusa. Mi sfugge proprio ma è una cosa che noto dappertutto.

Settimana piena, come detto, di titoli idioti in attesa del razzo cinese, tutto sommato però non male, la stretta si allenta e i risultati combinati di vaccinazioni e clima più favorevoli si fanno sentire. Possiamo indossare vestiti foderati di cauto ottimismo, direi. In attesa del prossimo carico di minchiatone, perché quando cala la pandemia riemerge Salvini, è un fatto. Purtroppo.


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