Due belle scampagnate con Feudalesimo e libertà: una prima nel campo della fisiognomica, del lombrosianesimo e cose così (ma un po’ di storia devi averla studiata, per capirla);

una seconda per rinfrescarsi d’estate come conviene.

Due belle scampagnate con Feudalesimo e libertà: una prima nel campo della fisiognomica, del lombrosianesimo e cose così (ma un po’ di storia devi averla studiata, per capirla);

una seconda per rinfrescarsi d’estate come conviene.


Una lerciata per chi apprezza il mondo delle gommosità. Cioè i buongustai.

Sì, come ho detto, ero piuttosto avanti a Manchester a sentire i Jet.
E sono in quasi tutti i videi pubblicati, ahah, dovevate stare più attenti.
Il 20 luglio scorso la funambola franzosa Tatiana-Mosio Bongonga si è fatta una passeggiatina verso la basilica del Sacro Cuore.

REUTERS/Philippe Wojazer

REUTERS/Philippe Wojazer
Vorrei senz’altro portare la vostra attenzione sulle protezioni e le assicurazioni prese per la camminata, oltre alla graziosa orchestra da camera che sottolineava musicalmente il tutto. Alla fine del giro, il pubblico era piuttosto stressato.
Per i cuori forti, il video. A 4:25 e in un sacco di altri momenti Tatiana-Mosio Bongonga è piuttosto intrepida (euf.).
The Great British Seaside è la mostra fotografica che illustra, fino al 30 settembre, il curioso rapporto tra gli inglesi e le spiagge.

Whistling sands, Pothoer, Aberdaron, 2004. (David Hurn, Magnum Photos)
Curioso perché se per noi spiaggia è sinonimo di costume da bagno, per loro si sposa invece anche con cappotto, maglione, stivali e così via.

Brighton, East Sussex, 1967 circa. (Tony Ray-Jones, National science and media museum/Sspl)
E ascoltare dischi, perché no? Anche perché, 1967, voleva dire ascoltare per la prima volta Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, Something Else by the Kinks e, voglio dire, Surrealistic Pillow. Ovvio che uno si portava il mangianastri in spiaggia.
Tra i lavori fotografici, anche alcune foto di Martin Parr.
Ammesso che lo si riveda, tra l’altro. La ragione, attuale, si chiama Patrick Melrose.

Cumberbatch interpreta un alcolista, mentalmente instabile e con difficoltà nei rapporti umani, praticamente Sherlock senza la deduzione: ovvero, i ruoli che meglio si attagliano all’attore, Dottor Strange uguale, il cattivo di Star Trek idem, Amleto pure. Vista la prima, non male, anzi, posso consolarmi dell’attesa vana, sebbene si tratti di miniserie e durerà solo cinque puntate (dai romanzi di Edward St Aubyn).
Non si è parlato molto dei mondiali di calcio, da noi, perché se non c’è l’Italia è un po’ come se i mondiali non ci siano. Certo.
Ma i mondiali c’erano e quando giocava la Russia, paese ospitante, al Bolscioi accadevano anche queste cose (la foto è di Bruna Gaglianone):

Naturalmente è impossibile non pensare a Degas:

La foto originale, se possibile, è ancora più ballerinesca:

E la risposta della rete non si è fatta aspettare:

Giusto.
Ma a me qualcosa non torna, me l’aspettavo diversa.

E pure le ricerche correlate. I mistici d’oggi, ah!

Oink oink.