arte a Venezia

In questi giorni di Biennale è apparso uno stencil su un muro a Campo Santa Margherita.

foto di Lapo Simeoni

Non difficile individuarne la mano, direi con buona certezza. Il salvagente vestito dal bambino, il razzo di segnalazione, i piedi nell’acqua dicono molto, puntando l’attenzione sulla questione sbarchi e migranti.

foto di Lapo Simeoni

Pare siano passati tre o quattro giorni prima che qualcuno l’abbia notato. Notevole, Banksy, anche stavolta: è tornato finalmente alle cose che lo contraddistinguono – più dei numeri da Sotheby’s, a parer mio – e alla sua modalità colpisci-e-fuggi, lasciando al tempo, al caso e all’attenzione altrui l’eventuale scoperta del lavoro.

mobbing

Crudeltà. Non conosco altra parola per definire ciò che ho trovato questa mattina alla mia scrivania.

L’umarèl che sovrintende al mio lavoro e a tutto ciò che mi circonda, dicendo spesso: «Ah, voi lo fate così?», il mio fido compagno di lavoro, attento e scrupoloso, impiccato. Sì, impiccato.
Questo è mobbing diretto a me, mobbing del peggiore, vogliono costringermi a lasciare, Loro, perché sono scomodo, perché i poteri forti lo vogliono. Ma io non mollo. Nonononononono. Resto.

(Ah, l’ho salvato ora l’umarèl sta bene, fiuuu. Anche se non avrei dovuto salvarlo così).