sarete puniti per questo

Il settimanale The Atlantic ha provato a stilare un elenco dei crimini per i quali l’Is (o Al-Qaida) ha comminato la pena di morte a molte persone nel mondo:

  1. Andare in vacanza in Egitto
  2. Fare shopping a Nairobi
  3. Andare in ufficio a New York
  4. Volare in aeroplano negli Stati Uniti
  5. Muoversi in treno a Madrid
  6. Muoversi in bus a Londra
  7. Partecipare a un matrimonio ad Amman
  8. Custodire un memoriale in Canada
  9. Pregare in una moschea non approvata
  10. Essere ebrei
  11. Visitare una discoteca a Bali
  12. Andare a scuola in Russia
  13. Andare a scuola a Peshawar
  14. Disegnare vignette
  15. Essere un giornalista del Wall Street Journal in Pakistan
  16. Parlare liberamente in Bangladesh
  17. Essere un ingegnere francese in Pakistan
  18. Lavorare in banca a Istanbul
  19. Muoversi in traghetto nelle Filippine
  20. Bere un caffè a Mumbay
  21. Realizzare un film critico sull’atteggiamento dell’Islam nei confronti delle donne
  22. Pubblicare bibbie in Turchia
  23. Dormire in hotel a Islamabad
  24. Stare fuori una stazione di reclutamento a Little Rock
  25. Pregare in Chiesa in Egitto
  26. Fare shopping per i regali di Natale in Svezia
  27. Comprare pesce in Nigeria
  28. Fare un pellegrinaggio in Iraq
  29. Guardare la maratona di Boston
  30. Essere una ragazza cristiana in Nigeria
  31. Prendere il sole in Tunisia
  32. Fare il giornalista

L’altra sera, a Parigi, altri tre: mangiare, bere, ascoltare musica. E stare insieme, aggiungerei.

TerroristAttacksAlQaeda

il sindaco mente

Il 6 agosto è morto Renato Zangheri, sindaco di Bologna durante la strage dell’Italicus, la morte di Lorusso, la strage di Ustica e la strage alla stazione.
Professore universitario, ovviamente del PCI, ricordato per la sua gentilezza e pacatezza, intraprese durante la sua amministrazione numerose misure di welfare sociale che fecero di Bologna un caso speciale in quegli anni.
Ciò nonostante, entrò in collisione con il movimento del ’77 in modo molto duro.

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Tra tanti slogan indirizzati dal movimento al sindaco in quegli anni («zangherì zangherà zangheremo la città»), il preferito di Zangheri (e anche il mio) era questo:

“Zangheri mente sapendo di mentine”

Non perché mentisse, anzi. Gli faceva piacere il riconoscimento della gentilezza e del rispetto e aveva senso dell’umorismo.
(Da sindaco, tra le altre cose, fece un discorso bellissimo ai funerali delle vittime della strage della stazione – l’ho pubblicato qui anni fa – e fu il primo in Italia ad assegnare uno spazio comunale a un’associazione omosessuale; all’inaugurazione dello spazio qualcuno tentò di baciarlo sulla bocca, lui si scansò ma per un bel po’ non riuscì a smettere di ridere).