E’ molto difficile pensare di poter vivere in questo modo.
Come è allucinante, se ci si pensa, arrivare al punto di dire di una cosa del genere: «Oh no, di nuovo».
dispiaceri e tristezze
quest’uomo mi piaceva
Oliver Wolf Sacks (Londra, 9 luglio 1933 – New York, 30 agosto 2015).
Nel suo ultimo post, consapevole di tutto come è sempre stato, ha pubblicato questo video. Esattamente in linea con il suo pensiero (che condivido): «Sono stato un essere senziente su questo splendido pianeta, e questo è stato un privilegio e un’avventura».
il sindaco mente
Il 6 agosto è morto Renato Zangheri, sindaco di Bologna durante la strage dell’Italicus, la morte di Lorusso, la strage di Ustica e la strage alla stazione.
Professore universitario, ovviamente del PCI, ricordato per la sua gentilezza e pacatezza, intraprese durante la sua amministrazione numerose misure di welfare sociale che fecero di Bologna un caso speciale in quegli anni.
Ciò nonostante, entrò in collisione con il movimento del ’77 in modo molto duro.
Tra tanti slogan indirizzati dal movimento al sindaco in quegli anni («zangherì zangherà zangheremo la città»), il preferito di Zangheri (e anche il mio) era questo:
“Zangheri mente sapendo di mentine”
Non perché mentisse, anzi. Gli faceva piacere il riconoscimento della gentilezza e del rispetto e aveva senso dell’umorismo.
(Da sindaco, tra le altre cose, fece un discorso bellissimo ai funerali delle vittime della strage della stazione – l’ho pubblicato qui anni fa – e fu il primo in Italia ad assegnare uno spazio comunale a un’associazione omosessuale; all’inaugurazione dello spazio qualcuno tentò di baciarlo sulla bocca, lui si scansò ma per un bel po’ non riuscì a smettere di ridere).
oriano niccolai
Per tanti anni grafico del PCI – e fece manifesti meravigliosi – su di lui Rodari inventò Giovannino Perdigiorno, tanto era trasognato.
Per capirci, uno che dava del tu ad Albe Steiner. E poi diceva: «Bimbo! Parla come mangi perché così non si capisce niente!». È mancato oggi e a me spiace.
voltati. bussa. fatelo scendere. corri.
Mauro Biani ha pensato quello che ho pensato anch’io.
Cioè questo. Commovente, per me.