Sono molto affezionato al Bowie di Marte e di Major Tom, mi spiace molto.
dispiaceri e tristezze
mr. Music
Il 10 novembre scorso è morto Allen Toussaint, chiamato da molti ‘mr. Music’, il che spiega praticamente tutto. Qui con il suo inconfondibile sandalo con calzino bianco e il suo piano girondolo all’incrocio di una strada. Se si possiede un interesse non superficiale per la musica, lui è d’obbligo.

Un bel documentario qui e una pérformans coi fiocchi qui, con Etta James e Dr. John.
l’ultimo biglietto

A me era simpatica.
sarete puniti per questo
Il settimanale The Atlantic ha provato a stilare un elenco dei crimini per i quali l’Is (o Al-Qaida) ha comminato la pena di morte a molte persone nel mondo:
- Andare in vacanza in Egitto
- Fare shopping a Nairobi
- Andare in ufficio a New York
- Volare in aeroplano negli Stati Uniti
- Muoversi in treno a Madrid
- Muoversi in bus a Londra
- Partecipare a un matrimonio ad Amman
- Custodire un memoriale in Canada
- Pregare in una moschea non approvata
- Essere ebrei
- Visitare una discoteca a Bali
- Andare a scuola in Russia
- Andare a scuola a Peshawar
- Disegnare vignette
- Essere un giornalista del Wall Street Journal in Pakistan
- Parlare liberamente in Bangladesh
- Essere un ingegnere francese in Pakistan
- Lavorare in banca a Istanbul
- Muoversi in traghetto nelle Filippine
- Bere un caffè a Mumbay
- Realizzare un film critico sull’atteggiamento dell’Islam nei confronti delle donne
- Pubblicare bibbie in Turchia
- Dormire in hotel a Islamabad
- Stare fuori una stazione di reclutamento a Little Rock
- Pregare in Chiesa in Egitto
- Fare shopping per i regali di Natale in Svezia
- Comprare pesce in Nigeria
- Fare un pellegrinaggio in Iraq
- Guardare la maratona di Boston
- Essere una ragazza cristiana in Nigeria
- Prendere il sole in Tunisia
- Fare il giornalista
L’altra sera, a Parigi, altri tre: mangiare, bere, ascoltare musica. E stare insieme, aggiungerei.
non si può stare al mondo in questo modo

E’ molto difficile pensare di poter vivere in questo modo.
Come è allucinante, se ci si pensa, arrivare al punto di dire di una cosa del genere: «Oh no, di nuovo».
quest’uomo mi piaceva

Oliver Wolf Sacks (Londra, 9 luglio 1933 – New York, 30 agosto 2015).
Nel suo ultimo post, consapevole di tutto come è sempre stato, ha pubblicato questo video. Esattamente in linea con il suo pensiero (che condivido): «Sono stato un essere senziente su questo splendido pianeta, e questo è stato un privilegio e un’avventura».
il sindaco mente
Il 6 agosto è morto Renato Zangheri, sindaco di Bologna durante la strage dell’Italicus, la morte di Lorusso, la strage di Ustica e la strage alla stazione.
Professore universitario, ovviamente del PCI, ricordato per la sua gentilezza e pacatezza, intraprese durante la sua amministrazione numerose misure di welfare sociale che fecero di Bologna un caso speciale in quegli anni.
Ciò nonostante, entrò in collisione con il movimento del ’77 in modo molto duro.

Tra tanti slogan indirizzati dal movimento al sindaco in quegli anni («zangherì zangherà zangheremo la città»), il preferito di Zangheri (e anche il mio) era questo:
“Zangheri mente sapendo di mentine”
Non perché mentisse, anzi. Gli faceva piacere il riconoscimento della gentilezza e del rispetto e aveva senso dell’umorismo.
(Da sindaco, tra le altre cose, fece un discorso bellissimo ai funerali delle vittime della strage della stazione – l’ho pubblicato qui anni fa – e fu il primo in Italia ad assegnare uno spazio comunale a un’associazione omosessuale; all’inaugurazione dello spazio qualcuno tentò di baciarlo sulla bocca, lui si scansò ma per un bel po’ non riuscì a smettere di ridere).
 
		


