la musica delle stagioni, inverno 2020

Finisce l’inverno e, anche, la mia compila dell’inverno. Stavolta è venuta più rocchettara, molto moderata, i brani son più di novanta per un totale di più di sei ore. Un Roma-Milano con calma, direi, forse Napoli. Essendo di stagione, all’inizio c’è certa frutta, alla fine altra, normale. Non si sanno mai le pieghe che si andranno a prendere nel corso del tempo, anche se curiosamente questa è partita dai Cream ed è finita a Tom Petty (tompetti), due classiconi, ma all’interno c’è tutt’altro.

Poi ci sono quelle passate, le dodici stagioni precedenti, altro che serie tv.

Eccole, tutte: inverno 2017 (75 brani, 5 ore) | primavera 2018 (94 brani, 6 ore) | estate 2018 (82 brani, 5 ore) | autunno 2018 (48 brani, 3 ore) | inverno 2018 (133 brani, 9 ore) | primavera 2019 (51 brani, 3 ore) | estate 2019 (107 brani, 6 ore)| autunno 2019 (86 brani, 5 ore)| inverno 2019 (127 brani, 8 ore)| primavera 2020 (102 brani, 6 ore) | estate 2020 (99 brani, 6 ore) | autunno 2020 (153 brani, 10 ore) | inverno 2020 (91 brani, 6 ore)

Spero qualcuno si diverta, se no io, che va bene lo stesso.


L’indice delle compile

almanacco dei sette giorni, per inurbarsi (21.11)

✘ XLII. CXXVII. XIX. IIII. Il Louvre, in concomitanza con il rifacimento di molte delle proprie sale, ha optato per una revisione generale dei contenuti delle comunicazioni all’interno del museo. Per esempio, ha ridotto i testi dei cartelli esplicativi a circa mille caratteri per gli adulti e cinquecento per i bambini, perché «i visitatori li leggono poco, soprattutto se sono troppo lunghi». Modernizzazione e comprensibilità per il maggior numero possibile di visitatori. In quest’ottica, il museo ha deciso di eliminare il sistema di numerazione romano per indicare i secoli. A ruota, il museo Carnavalet di Parigi li ha eliminati anche per la numerazione dei sovrani: Luigi 14, Carlo 5. Il responsabile dei servizi al pubblico del Carnavalet, ha spiegato che «non siamo contrari ai numeri romani ma possono essere un ostacolo alla comprensione». Bisogna pensare anche ai visitatori che parlano lingue non discese dal latino, dice. Il dibattito è aperto: il direttore del museo di Belle Arti di Rouen si è opposto perché «il museo è senza dubbio uno dei luoghi dove possiamo continuare a far vivere e a spiegare» i numeri romani, il latinista Jacques Gaillard ha detto che non sono difficili da leggere ma che «da 20 anni siamo sotto l’influenza americana e gli americani non sanno leggerli». Altri studiosi, storici e insegnanti di lingue antiche hanno osservato che questo è, di certo, il modo migliore per dimenticarli. Giovanni 24 un prossimo papa? Mille caratteri significa anche molte informazioni in meno.

✘ Negazionista, contrario a vaccini e mascherine, sostenitore della terapia al vapore (?) e dei rimedi dell’erboristica contro il Covid, il presidente della Tanzania John Magufuli è morto. Ufficiosamente si parla di complicanze relative ad un arresto cardiaco, concretamente sono alcune settimane che non si vedeva in giro e, indovina?, sai mai che invece ha stirato le gambe per la malattia che non c’è? Al di là di tutto, spero che la Tanzania caschi in mani migliori.

◼ Enrico Letta nuovo segretario di un PD i cui parlamentari sono ancora quasi tutti scelti da Renzi e nella cui segreteria ci sono ancora molti fedelissimi? Brutti bastardi!

◼ Epperò secondo i sondaggi della settimana, per quello che possono contare, danno il PD in risalita, con Letta, come secondo partito. Ma è una lotta di retrovie.

✘ Ma che bravo Draghi, ma che bravo che lavora e non parla, ma che bravo che cambia tutte le cose, ma che bravo di qua, ma che bravo di là. Mah, io una o due parole le gradisco sempre, per capire. Comunque, il Draghi cambia-tutto, che bravo signora mia, ha dimezzato i componenti del CTS che sovrintende alle faccende della pandemia e ne ha cambiati parecchi. Tra i tanti, è entrato tale Alberto Gerli, con parole sue: «Non sono un epidemiologo, ma sono un esperto di numeri», piuttosto noto per aver sbagliato qualsiasi, intendo: qualsiasi!, previsione da un anno a questa parte. Per citare l’ultima a mia conoscenza: Il Veneto a fine febbraio «quasi certamente entrerà nella zona bianca». Certo, ci sono gli avverbi, per carità. Da una breve indagine, nessuno ha dichiarato di aver suggerito il nome di Gerli per la nomina quindi, per esclusione, si dovrebbe pensare alla presidenza del consiglio stessa.

[aggiornamento delle 18:53: Gerli ha rinunciato, «Polemiche inattese e sorprendenti», dice lui. Fiuuuu, dico io].

☀ Vista la nomina di Gerli, dunque, il CTS si arricchisce anche di un nuovo membro:

✘ A gennaio, secondo i dati diffusi da Bankitalia, il debito delle Amministrazioni pubbliche è cresciuto di 33,9 miliardi rispetto al mese precedente, sfondando quota 2.600 miliardi. Prima o poi i conti bisognerà pur farli. E le prospettive di risparmio dei prossimi mesi sono pressoché nulle.

◼ «Cinque errori fondamentali hanno influito sulla comunicazione delle autorità sanitarie e quindi anche sui mezzi d’informazione, svolgendo un ruolo decisivo nel far fallire la risposta alla pandemia. Questi errori sono stati aggravati dagli atteggiamenti che l’opinione pubblica ha sviluppato per affrontare una situazione così incerta». Gli errori che hanno aiutato il virus. Un articolo molto molto interessante di Zeynep Tufekci.

☀ Sempre riguardo la pandemia, lo Smithsonian’s National Museum of American History ha acquisito le prime due dosi di vaccino inoculate negli Stati Uniti. Perché tutto questo andrà raccontato e sarà Storia, in ogni caso.

☀ A Napoli ha aperto la fermata Duomo della metropolitana. Progettata da Fuksas – che non sempre le indovina, bisogna dire – per mettere in rilievo il tempio augusteo emerso dagli scavi, è una delle molte fermate rinnovate che fanno parte di un museo diffuso, il MAM – Museo Aperto Metropolitana. L’idea è ottima e ben congegnata, possono singolarmente piacere o no (il colpo d’occhio di Garibaldi è davvero notevolissimo, lo dico di persona) ma un lavoro del genere adattato a un non luogo per eccellenza come la stazione della metropolitana ha molte implicazioni davvero interessanti e rilevanti. 176.000 turisti nel 2017, cioè non viaggiatori e pendolari.

Settimana in sospensione, il caos sui vaccini prosegue, la primavera avanza, servirebbe chiarezza.


L’indice degli altri almanacchi.

almanacco dei sette giorni, per trimalcionare (21.10)

✘ L’8 marzo 2021 abbiamo superato i centomila morti in Italia dall’inizio della pandemia. Un numero, lo dico senza retorica e in senso letterale, spaventoso.

✘ Tra marzo e settembre 2020 quasi quarantaquattromila imprese italiane hanno cambiato proprietario. In generale, ciò vuol dire che da un lato molti hanno venduto perché ancor più in difficoltà con l’avvento della pandemia, dall’altro molti altri hanno approfittato del momento e comprato a poco prezzo. Ma chi compra imprese di questi tempi? Investitori, imprenditori, aziende ma soprattutto la criminalità organizzata. Sia perché è conveniente sia perché si vedono i 209 miliardi del Recovery Fund all’orizzonte. Sarebbe interessante conoscere i settori nei quali le compravendite avvengono di più, per cominciare a scrivere la storia di chi prospera nelle sciagure.

☀ Certo che Biden che dice: «Sarò il presidente degli Stati Uniti più filosindacale che abbiate mai visto» lascia abbastanza secchi, no?

☀ È stato venduto per un sacco di soldi, milioni, La torre della moschea della Koutoubia, quadro di sir Winston Churchill. Sì, quel Churchill lì. Apprezzato pittore dilettante, produsse oltre cinquecento quadri che era solito regalare ad amici, parenti e conoscenti, quando gli andava. Questo, in particolare, lo regalò a Franklin D. Roosevelt, sì, quel Roosevelt là. Devo dire, avendo visto di persona la Koutoubia, che un po’ la luce c’è, in effetti. Fine della critica d’arte. Comunque, il quadro è andato all’asta e, come dicevo, è stato venduto per parecchio. La cosa buffa è che il figlio di Roosevelt lo vendette, poi passò di mano in mano fino all’ultima proprietaria (penultima, da pochi giorni), Angelina Jolie. Sì, quella Jolie là. I famosi gradi di separazione tra Churchill e Jolie.

✘ Secondo il Wall Street Journal l’intelligence russa avrebbe intrapreso una campagna di disinformazione per minare la sicurezza dell’opinione pubblica e screditare il vaccino di Pfizer e gli altri vaccini occidentali per favorire la vendita e la diffusione del vaccino russo, lo Sputnik. AstraZeneca, che sia vera la cosa dei russi o meno, è già screditato di suo, tant’è che pare che ve ne siano parecchie dosi inutilizzate presso i centri di vaccinazione italiani. Non va.

☀ Ah, sono ghiacciate le cascate del Niagara. Se interessa, video, con arcobaleno. Troppa roba.

✘ 8 marzo: secondo Silvia Federici, studiosa del femminismo e delle questioni di genere, il fatto che molte donne siano entrate nel mondo del lavoro retribuito ha avuto come conseguenza che i lavori domestici, invece che essere redistribuiti più equamente all’interno della coppia, siano invece stati esternalizzati, in genere verso altre donne, appartenenti a gruppi sociali più disagiati. Mmm. In tempi di pandemia, poi, la cosa è perlopiù tornata indietro alle donne affrancate, riportando loro le incombenze casalinghe e lasciando disoccupate le altre.

◼ Nel 1955, spinto da Nelson Rockefeller, Picasso trasse un cartone di Guernica per farne realizzare poi un arazzo, da dare all’ONU. Il che diede un tono particolare alla sede dell’organizzazione, nata appunto per evitare conflitti. Alcuni giorni fa Nelson A. Rockefeller Jr. però l’ha chiesto indietro, perché è della sua famiglia ed era in prestito, e così è stato. Ora, fa sapere l’ONU, «il Segretario Guterres esaminerà le opzioni per le opere da esporre fuori dal Consiglio di Sicurezza, e la revisione sarà effettuata dalla Commissione per le arti delle Nazioni Unite». Io spero in un Nina Morić del periodo mutanda.

☀ Twitter ha sospeso l’account del partito neofascista Forza Nuova, del suo segretario, l’ex terrorista Fiore e del vicesegretario Provenzale. Comunque, sempre troppo tardi.

☀ I dipendenti dell’ambasciata russa in Corea del Nord che, con le loro famiglie, rientrano nel proprio paese dopo trentadue ore in treno, due ore in autobus e, alla fine, con un carrello ferroviario a spinta è un’immagine che da parecchi giorni mi fa ridere, ma ridere ridere. Il motivo sono le restrizioni ai trasporti che la Corea del Nord ha imposto per questioni di contagi.

Le persone nella foto sono il terzo segretario dell’ambasciata, Vladislav Sorokin e la sua famiglia, che hanno dovuto percorrere così l’ultimo chilometro, fino alla stazione russa di Chasan. C’è anche il video.

☀ Il Comune di Coventry ha acquistato la sede dismessa dell’IKEA per farci un enorme museo, con opere provenienti dalla collezione dell’Arts Council England. Sette piani, cinquantamila metri quadrati, la cosa è una buona cosa per molti motivi, non ultimo il riutilizzo di spazi immensi macerie del commercio contemporaneo. Altrettanto buona la notizia che l’Accademia di Belle Arti di Brera si espanderà nella fabbrica dell’ex Isotta Fraschini di Saronno, un bel modo di riqualificare un’enorme area dismessa da decenni.

◼ I Naziskin hanno vinto Sanremo.

◼ Nell’ultimo trimestre del 2020 Zoom ha dichiarato ricavi per oltre 880 milioni di dollari con un incremento del 369% rispetto all’anno precedente. Cioè senza pandemia. Segnarsi la cosa in caso di viaggio nel tempo.

Il Papa è in Iraq, Renzi è tornato a Dubai, solo io sono qui. O quasi. È passato un anno esatto dalla chiusura della Lombardia e poi del paese, la sensazione è di non essere andati avanti, anzi. Vediamo come va ora.


L’indice degli altri almanacchi.

almanacco dei sette giorni, per arborescere (21.07)

✘ Finalmente il voto bulgaro anche da noi. Draghi incassa la fiducia con percentuali assurde sia al Senato che alla Camera e il corredo di commenti è imbarazzante, a dir poco. Uno di Italia Viva ha detto: «Non chiediamo più il Mes, il nostro Mes è lei, presidente Draghi», un’altra di non so cosa: «Presidente Draghi, lei è un drago», tutto il pomeriggio a pensarci, immagino, e uno ancora ha detto: «Presidente, lei è meglio di Totti». La finisco qui, sia perché la Meloni che cita Brecht è troppo per me, sia perché devo andare a recuperare alcune cose importanti che mi sono cadute.

✘ Sembra sia stato ritrovato il corpo di Khaled al Asaad, l’archeologo che nel 2015 fu rapito a Palmira militanti dello Stato Islamico, torturato, decapitato e il suo corpo esposto sulla piazza di Tadmur. Questo per essersi rifiutato di rivelare il nascondiglio delle opere d’arte della città romana, preservandole così per i posteri. Fu un delitto, un insulto alla civiltà oltre alla sua vita, un vero schifo. Quegli anni, da questo punto di vista, sono stati orrendi. Khaled al Asaad è stato un eroe, ed è forse la prima volta che uso qui questo termine, che non spreco mai.

☀ A Firenze c’è un museo, il museo Marino Marini, dedicato allo scultore novecentesco. Il museo è nella chiesa sconsacrata di San Pancrazio e nella chiesa, a sua volta, c’è la cappella Rucellai di Leon Battista Alberti. La cappella Rucellai o cappella del Santo Sepolcro, destinata ad accogliere le spoglie di Giovanni Rucellai, non è una cappella tradizionale quanto più un sepolcro. Bene, essa è ancora consacrata. Di conseguenza, in questi tempi di zone rosse e arancioni, la matrioska costituita da cappella-museo-chiesa funziona, per cui la cappella permette alle cose più grandi di restare aperte. Non conosco Marini, non conosco la chiesa ma la cappella Rucellai è una meraviglia. E, come detto, si può visitare. Certo, bisogna arrivare a Firenze, è quello il difficile.

◾ È uscita la terza versione del Verification Handbook, il manuale curato da Craig Silverman che fornisce “gli strumenti per indagare e verificare account social, per identificare bot e campagne di disinformazione e di manipolazione dei media”. Di solito ai giornalisti ma non è mica detto che un laico non possa interessarsene. Eccolo.

☀ Nel 1978 i Kiss fecero uscire quattro dischi in contemporanea, ognuno di essi era un disco solista di uno dei componenti della band. Questa settimana i cinque membri de Lo Stato sociale stanno facendo la stessa cosa, con cinque dischi. Come allora, più che un’operazione musicale ha un po’ le caratteristiche della performance artistica. Ai Kiss non andò benissimo (euf.), chissà agli statisocialisti.

☀ Se punge curiosità di sapere come si faccia un graffito di strada in 3d, proprio concretamente, l’artista di strada Julian Beever mostra come dipingere un Big Ben tridimensionale, dall’inizio. Il tizio artista di Guerrilla con la barba finta non è male.

✘ A fine Ottocento sul lungomare di Napoli furono costruiti numerosi approdi per i marinai, il più famoso dei quali era il cosiddetto arco borbonico.

Detto ‘o chiavicone’ per la vicinanza alla cloaca cittadina, restava in piedi in condizioni a dir poco precarie, con un piede dell’arco appoggiato per modo di dire. Naturalmente nessuno si è sognato di intervenire.

E così il due gennaio è accaduto l’impensabile: l’arco è crollato.

Molto bene. Ma non solo, tre settimane dopo – per restare a Napoli – è crollata parte della facciata della chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne (meglio nota come Rosariello), in Piazza Cavour.

Il Ministero che dice? Franceschini? Se invece di occuparsi di ‘Netflix della cultura’, o non solo, se invece di brigare per avere ruoli importanti in futuro si occupasse di ciò che, anche col nuovo governo, è di sua competenza, sarebbe già moltissimo. Pessimo.

✘ In Texas c’è un’ondata di gelo violento – climate change significa questo, per i duri di comprendonio – al punto che si sono rotte le tubature e sono andate in tilt le centrali energetiche. Quindi, niente acqua, niente elettricità, niente riscaldamento e i più spiritosi con gli sci davanti al parlamento. Anche ad avere una casa, e son case texane non tirolesi, la situazione è difficile. Trenta morti, purtroppo.

Se è ancora valida la cosa di Houston-abbiamo-un-problema, ieri sera l’ammartaggio di Perseverance poteva diventare un bel macello, senza energia elettrica. Ma immagino che la NASA un generatore l’abbia.

◾ L’Etna ha eruttato.

ANSA/PARCO NAXOS TAORMINA PRESS OFFICE

In complesso, per fortuna c’è Draghi che, adesso, risolve tutto.


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almanacco dei sette giorni, per draghizzarci (21.05)

☀ Impresa alpinistica memorabile: una cordata di dieci nepalesi sale in cima al K2 in invernale, salita mai riuscita a nessuno, finora. Aspetti positivi: che siano nepalesi e non una spedizione come sempre da fuori (oddio, anche se il K2 è tra Cina e Pakistan); che siano saliti insieme, unendo le tre spedizioni, si siano aspettati e abbiano raggiunto la cima tenendosi tutti per mano; che uno di loro non abbia usato l’ossigeno; che abbiano lanciato un messaggio di unità e di attenzione: «Il riscaldamento globale e il cambiamento climatico sono una delle maggiori sfide che il mondo si trova ad affrontare ora. La razza umana ha bisogno di unirsi per affrontare questa crisi incombente. Se siamo uniti tutto è possibile!». Aspetti negativi: che resteranno ‘i dieci nepalesi’ e nessuno ricorderà i loro nomi. Oddio, questo sarebbe anche positivo, essendo un’operazione collettiva, in effetti. A ogni modo, eccoli.

Mingma Gyalje Sherpa, Nirmal Purja, Sona Sherpa, Mingma David Sherpa, Mingma Tenzi Sherpa, Gelje Sherpa, Pem Chhiri Sherpa, Dawa Temba Sherpa, Kili Pemba Sherpa, Dawa Tenjing Sherpa, gli alpinisti che hanno raggiunto la cima del K2 in invernale.

✘ Purtroppo nelle ultime due settimane sono mancate molte persone di valore. Ne ricordo alcune: Roberto Brivio dei Gufi, meraviglioso chansonnier dialettale, attore, cabarettista; Ezio De Gradi, musicista, conduttore di Radio Popolare, uno spasso la sua ‘Pig parade’ negli anni Ottanta e Novanta; Paolo Ferrari, il fotoreporter che scattò, tra le altre, fotografie importanti della strage di Bologna e che ha donato il suo immenso archivio alla città di Bologna; Leon Spinks, pugile dei massimi che ebbe notorietà per aver sconfitto Muhammad Ali nel 1978 (ai punti, con decisione non univoca, e avendo dodici anni di meno, va detto), da cui fu sconfitto a sua volta dopo pochi mesi perdendo il titolo.

Paolo Ferrari, Prete in stazione – strage Bologna 2 agosto 1980 – copyright Archivio Ferrari

◾ Una rivelazione: i cotton fioc non dovrebbero essere usati nelle orecchie. Perché fanno malissimo. E per cosa, allora? Boh, le fughe delle piastrelle, lo smalto delle unghie, la catena della bici, che ne so? Effettivamente, sono sconsigliatissimi, fanno male perché non raramente perforano il timpano, comprimono il cerume, danneggiano le ossa, generano prurito, tolgono ciò che non andrebbe tolto e che si elimina da solo. Ma non è mica una cosa strana, su ogni confezione (verificare!) c’è scritto: “Non inserire nel canale uditivo”. Giuro. La cosa strana è che facciamo tutti il contrario.

☀ Un momento storico, nell’ambito della cura dell’ambiente: nel 2020 gli europei hanno usato più elettricità generata da fonti rinnovabili che da fonti combustibili. E per fonti rinnovabili si intende solare ed eolico, che hanno generato il 38% dell’elettricità utilizzata in Europa lo scorso anno, rispetto al 37% fornito dai combustibili fossili. La crescita è rapida, l’energia prodotta da fonti rinnovabili è raddoppiata in poco tempo e, grazie a dio, crolla quella prodotta dal carbone. Non grazie alla Polonia, bisogna dire.

◾ I Tampa Bay Cocktails hanno battuto i Kansas City Cinnamon al superbowl. Vince ancora Tom Brady, che è quello che sta con la ex-modella-ragazzo e che ne ha vinti uno sfottìo, e l’edizione di quest’anno si segnala per il primo spot di Bruce Springsteen per Jeep. Alla fine, molti cedono.

✘ Il sindaco di Roma, Raggi, ha allontanato il suo assessore alla Cultura, Bergamo, e ha assegnato la carica a Lorenza Fruci, sua compagna di liceo, appassionata di arte, di scrittura creativa, di burlesque, con all’attivo docenze, workshop e laboratori sulla documentazione, sullo storytelling, sulla comunicazione culturale, oltre che sull’immaginario e la rappresentazione del femminile. Dal 2019 era la delegata del Campidoglio di Roma per le politiche di genere. Se non si trattasse di Roma ma di una città sommersa dall’acqua di una diga, potrebbe anche andare. Così no, non ha né esperienza né titoli né sensibilità né relazioni né conoscenze per un ruolo così di rilievo. Se non altro, mancano pochi mesi alle elezioni a Roma. Triste ma è un fatto.

✘ Il 29 gennaio erano venticinque anni dalla notte in cui bruciò il teatro La Fenice e in cui rischiammo di perdere Venezia. Le immagini furono terrificanti, sia con le fiamme durante la notte che per ciò che ne restava, giorni dopo.

ARCHIVIO/ANSA/TO
ANSA/ANDREA MEROLA

L’incendio fu doloso, doveva essere un piccolo incendio controllato per ragioni di indennizzi e ritardi dell’impresa che si dedicava alla manutenzione e fu, invece, un vero disastro. Per colpa di pochi individui amorali. Qui la storia, se qualcuno volesse, di un intervento di salvataggio davvero fuori dal comune (minuscolo).

✘ Tre consiglieri comunali di Cogoleto, Francesco Biamonti, Mauro Siri e Valeria Amadei, in consiglio hanno fatto più volte il saluto romano durante una votazione. Uno è della Lega, l’altro di Fratelli d’Italia, il terzo indipendente ma stronzo uguale. Aggravante, i tre lo hanno fatto nella seduta del 27 gennaio, Giorno della Memoria, evidentemente credendo di essere spiritosi. La Digos di Genova li ha denunciati. Ma non basta, io penso che andrebbero automaticamente dimissionati, che dovrebbe essere loro impedito di candidarsi a qualsiasi altra carica pubblica nel paese, di assumere qualsiasi impiego pubblico, di ricevere fondi e sovvenzioni dallo Stato. Questo perché se no loro, e le persone come loro, non imparano e non capiscono. Pensano di essere a scuola e di essere, ahinoi, spiritosi.

☀ Oh, dico davvero: qualcuno si è inventato il legno trasparente. Che ha pure un sacco di caratteristiche entusiasmanti, durata, resistenza, leggerezza e così via. Qui l’abstract dello studio scientifico e qui un articolo che dice le cose meglio di come le direi io.

Settimane vivaci, soprattutto per la crisi di governo e la venuta di Draghi. E tanta tanta fuffa, con un brutto segnale secondo me: la crescita esponenziale del peso dell’informazione (diciamo…) via social. Che è una cosa che accade perlopiù in paesi arretrati dal punto di vista dell’informazione, tipo per dire l’Iran. Ne è responsabile anche e soprattutto il giornalismo tradizionale, per dirla manchevolmente.


L’indice degli altri almanacchi.

almanacco dei sette giorni, per fiduciare (21.03)

✘ Se n’è andato questa settimana Emanuele Macaluso, figura storica del PCI, poi direttore de L’Unità, pochi giorni prima del centenario della fondazione del Partito Comunista d’Italia, di cui fece parte. Siamo stati abbastanza vicini di casa per un certo tempo e l’avrò sicuramente incontrato ma non me ne sono accorto. Vedi come si passa accanto alla Storia senza accorgersene, quando si è stolti?

◼ Se n’è andato anche Cesare Maestri, che mi piaceva meno di Macaluso ma era di sicuro bravo in montagna. Si porterà dietro, come faceva già, tutta la storia del Cerro Torre. Ciascun pensi quel che vuole, anche niente.

✘☀ In parlamento Conte chiede la fiducia dopo lo sfilamento di Renzi e dei suoi e, come ormai si sa, la ottiene, seppur sbilenca in una camera. Al Senato, come spesso accade, Salvini fa un intervento vergognoso, in cui cita il Grillo che se la prendeva con i senatori a vita. Liliana Segre, invece, gigantesca al confronto di queste merdine, nonostante l’età e il rischio di contagio, va a Roma per votare e vota. In rete, altre merdine scrivono commenti schifosi, per cui andrebbero tutti denunciati e condannati. Lei, eccezionale come sempre, risponde:

“A me dispiace da matti avere 90 anni e sapere che ho pochi anni ancora davanti, anche se gli odiatori ogni giorno mi augurano di morire, mi dispiace tantissimo di dover abbandonare la vita. Perché la mia vita mi piace moltissimo. Ad Auschwitz non scegliemmo di attaccarci ai fili elettrificati per scegliere la morte, che sarebbe arrivata in un secondo. Noi scegliemmo la vita, parola importantissima che non va sprecata e non va mai dimenticata nemmeno un minuto. Non bisogna perdere neanche un minuto di questa straordinaria emozione che è la vita. Perché nel tic-tac, che è il tempo che scorre, il tic è già tac”.

Oltre alla commozione, io ammiro Liliana Segre e, come tutti dovrebbero fare, le auguro lunghissima vita. Non per lei, per me. E per tutti, compresi i minorati che la insultano e non hanno capito nulla dello stare al mondo.

☀ Per i più cocciuti, un ottimo cartone di quell’ottimo ragazzo che fa i “cartoni morti“. Ovvero, come usare internet per raccogliere informazioni in maniera sensata. Strano, eh?

✘ Il Post, come fa ogni anni, ha pubblicato i dati di vendita dei principali quotidiani italiani e ha fatto un paragone con i dati di sette anni fa.

Già. Anche rispetto all’anno scorso va male male.

☀ Bernie Sanders seduto da solo all’Inauguration day di Biden è piaciuto a tutti e avanti coi meme, alcuni spassosi.

Bernie li ha visti, gli sono piaciuti, se ne è compiaciuto non per sé stesso ma, come ha socialisticamente commentato, perché: «fa sapere alle persone che facciamo dei buoni guanti in Vermont». Sempre ammirevole.

✘ Biden annuncia tra i primi provvedimenti di voler riportare gli Stati Uniti negli accordi di Parigi sul clima (è un trattato) e Ted Cruz, terrificante senatore repubblicano texano noto per le sue uscite, subito dichiara che: «aderendo nuovamente all’accordo sul clima di Parigi, il presidente Biden dimostra di essere più interessato al punto di vista dei cittadini di Parigi che al lavoro dei cittadini di Pittsburgh». Pum! Le balle che cadono, ahah. E prosegue in discesa: «Questo accordo farà molto poco per influenzare il clima e danneggerà la capacità di sostentamento degli americani». Bravo.

☀ Oltre a quello, Biden ha subito firmato 16 ordini esecutivi, tutti buoni visto il passato, che a dirne quattro già basta: obbligo di mascherina nelle aree di giurisdizione federale (ah, bravo Trump!), stop alle restrizioni di accesso per cittadini di alcuni Paesi musulmani e alla costruzione del muro con il Messico, cancellazione della costruzione dell’oleodotto Keystone XL. Beh, altra aria.

✘ Il segretario dell’UDC, Lorenzo Cesa, perché indagato in un’inchiesta sulla ‘ndrangheta, si è dimesso. Il che complica la trattativa di Conte per includere il partito nella maggioranza. Io di quanto Cesa fosse una personaccia scrivevo già nel 2007 e facevo promemoria sull’UDC nel 2010. Quindi dai, niente sorprese. Colpisce la pervicacia e l’insistenza di certe persone.

☀ I placebo sono una cosa interessantissima e la loro storia è notevole. Qui un bell’articolo di Jeremy Howick, direttore dell’Oxford Empathy Programme dell’Università di Oxford, pubblicato su The Conversation. Tradotto, ancor più comodo.

✘ Domenica Trenord farà sciopero. Chissà che pensano.

Bella settimana, vivace. Secondo uno studio canadese, ci passano per la testa circa seimiladuecento pensieri al giorno, intesi come cose nuove pensate ogni giorno. Anche minime. Che per sette, fa una settimana piuttosto intesa, anche a pensare allo scovolino del bagno. Nelle notizie qui sopra ci sono alcuni dei miei.


L’indice degli altri almanacchi.

almanacco dei sette giorni, per incrisire (21.02)

☀ Sole sole sole per queste due donne: Marica Mastromarino e Roberta Paolini, attrici teatrali, hanno cominciato durante la pandemia a fare la spesa per altre persone, per altruismo e per necessità, immagino, e poi hanno pensato che anche il teatro, in fondo, è un genere di prima necessità. E così hanno fondato Teatro Delivery, scegli cosa vuoi, loro vengono e ti mettono in scena ciò che hai ordinato. Ecco il menu:

Vengono in bici e il cortile, il giardino, il pianerottolo diventano un palco. Eccezionali, bravissime, idea bella e commovente. Pare che Fo sia il piatto più ordinato. Se siete in zona, chiamatele, per voi e i vicini.

✘ Domenica sera, invece, è morto a Roma Adriano Urso. Urso era un pianista di quelli bravi, ecco qui, suonava jazz, swing, atteggiamento alla Buscaglione, per capirci. Uno che l’estate scorsa suonava a Villa Celimontana con il suo «Swing Quartet» proponendo brani di Gershwin, Ellington, Porter, Berlin. Per il personaggio, girava con una fiat 750 e con quella faceva il lavoro che da qualche mese gli permetteva di sopravvivere, non potendo suonare causa pandemia: il rider. Per quanto in macchina, consegnava pizze e cibo a domicilio. Poi domenica la 750 si è fermata, lui è sceso per spingerla perché la pizza deve arrivare calda e pum!, un infarto per strada. E ciao. Non è che prima buttasse bene, anche prima del contagio, e le speranze del dopo erano davvero fosche, lo diceva. E io dico: non c’è nulla di male nel fare il rider, ci mancherebbe, anzi, se le condizioni sono eque. Ma se uno, uno come lui, l’arte ce l’ha, vivaddio, diamogli la possibilità di coltivarla e diffonderla, no? Deve fare il rider? Urso e i suoi colleghi son gente che vive con i tozzi di pane, pur di suonare, gliene potremo pure allungare un po’, o no? Ecchecazzo, così no. Così proprio no.

◼ Michael Pyle, responsabile delle strategie globali di investimento di BlackRock, dovrebbe essere il nuovo capo economista del gruppo della vice presidente Harris. Brian Deese, ex responsabile degli investimenti sostenibili di BlackRock, sarà direttore dei consiglieri economici di Joe Biden. Wally Adeyemo, ex responsabile dello staff di BlackRock, enterà in carica come vice segretario al Tesoro. Notato niente?
Esatto, son tutti uomini. No, scherzavo, la cosa da notare è BlackRock. Che è la più grande società di investimento nel mondo, patrimonio gestito oltre ottomila miliardi di dollari. Ovviamente, partecipazioni ovunque, dal petrolio iracheno ai contractors ai vaccini, per stare all’oggi. Per dare un’idea, è o e stato azionista di peso di: JPMorgan Chase, Bank of America, Citibank, Apple, McDonald’s, Nestlé, Exxon Mobil, Shell, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo, Bnp, ING, per citarne dodici su migliaia.
Non che ciò sia intrinsecamente male ma l’ufficio di presidenza e vicepresidenza cominciano ad assomigliare a una succursale del fondo di investimento. E se poi si occupano di gestione economica degli Stati Uniti, qualche sovrapposizione c’è.
A corredo una curiosa foto di Biden, scatto riuscito.

(AP Photo/Susan Walsh)

☀ Sempre USA, dopo l’assalto al Congresso il discorso più interessante, sensato, ficcante, coinvolgente è stato quello di Arnold Schwarzenegger. Lo so, serve l’inglese ma con i sottotitoli si capisce, e poi lui parla bene ma da immigrato, quindi si capisce. Oh, davvero: bravo. Enfasi americana ma stavolta ci vuole.

✘ Whatsapp cambia alcune condizioni relative alla privacy e oddio oddio un sacco di gente si agita e passa a Signal (+4.200% su base settimanale e perché l’ha detto Musk) e Telegram. Dai, non scherziamo, andava fatto anni fa, quando era utile e lo dicevamo altri e io che non siamo l’uomo più ricco del mondo. Non ve n’è fregato nulla finora della vostra privacy, quindi perché ora? Tra l’altro, la modifica dei termini non ha ripercussioni in Europa perché, grazie a dio, abbiamo una legge sulla privacy molto molto avanzata e, di conseguenza, Facebook non può fare quel che vuole da questo punto di vista. Ma, comunque, ripeto: continuate a dar via i fatti vostri belli disinvolti e adesso il problema è whatsapp? Eddai.

✘ Tanto era prima-gli-italiani, prima-gli-emiliani, l’Emilia-sopra-tutto in campagna elettorale, quanto Lucia Borgonzoni una volta perso è sparita. Presenze in consiglio regionale nel 2020? Zero. Nemmeno in videoconferenza. Zero. Nemmeno per sbaglio, in una seduta in cui si parlasse della via in cui abita, niente. Contenti di averla votata?

◼ Fidel Castro era leggendario in questo, era campione del mondo di discorso pubblico. Chavez gli andava dietro, Gheddafi pure, Nancy Pelosi ne ha fatto uno di recente di sette ore, mica male, Marco Boato ne fece uno da diciotto ore ma erano tempi di radicali, anche Pannella alla radio ne faceva di interminabili. Qualche giorno fa Kim Jong-un ha parlato per nove ore al Congresso del Partito. Al di là della lunghezza, mi è piaciuto il proclama: «Vogliamo sottomettere gli USA, nostro nemico».

☀ Se n’è parlato parecchio ma lo riporto perché mi è piaciuto: i russi ci hanno sonoramente preso per i fondelli mandando in onda un’ora, dico un’ora!, di trasmissione tutta in italiano parlato da russi che simula un capodanno televisivo sulla TV italiana. Qui, «Ciao 2020». Poliziotti, cardinali, calciatori, presentatori, ballerine, smandrappate, l’estetica spiace ammetterlo ma è davvero la nostra, quella di RaiUno, e i contenuti non ci vanno distante. Potete anche offendervi, non trovarlo divertente, lo capisco, ma dire che non hanno colto nel segno sarebbe davvero ingiusto. Purtroppo. Avanti, quindi, con Giovanni Urganti e Tutti Frutti, Niletto Niletti e Claudia Cocca, il regista pornografico Alessandro Pallini, Ornella Buzzi, Milanka e Gerolomo Paffuto, Giovanni Dorni, Enrico Carlacci e La Soldinetta, Vittorio Isaia e Giovanni Urganti che cantano Chiesi io al frassino.

☀ Solitamente non mi piace e non sono d’accordo con lei, le volte che mi capita di leggerla, ma stavolta la segnalo: Guia Soncini se l’è presa con i legalisti a parole che sono andati in giro per le feste e sono piuttosto d’accordo con lei. Anche in senso più ampio, ovvero la repubblica dei giovani fuori sede. Ecco l’articolo.

☀ E ora un lavoro ben fatto.

Così, era bello da ammirare.

Le prime due settimane di questo 2021 sono state abbastanza al di là dell’immaginazione, tra l’assalto armato al Campidoglio, la nostra crisi di governo (ricordare il richiamo di Mattarella alla costruzione, meno di quattordici giorni fa, appunto), un governatore di regione (Toti, Liguria) che dichiara di andare piano con i vaccini «altrimenti le scorte finiscono», un’idea di impeachment per Trump a meno di otto giorni dall’insediamento del nuovo presidente, la chiusura o sospensione di un po’ di profili social tra cui anche Libero, il giornale, dopo Trump, la possibilità per le donne di celebrare parti della liturgia, Papa dixit, e l’introduzione della zona bianca. Forse. Non male, direi, come inizio. Va a finire, come ha detto qualcuno, che il 2020 era solo il trailer del 2021.


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almanacco dei sette giorni, per blablaare (21.01)

◼ Lo stato dell’Ohio, sì, quello delle elezioni, cioè il suo dipartimento della salute ha pubblicato uno spot per chiarire l’importanza del distanziamento tra le persone. Con quell’oggetto tipico americano che noi non abbiamo, ovvero la trappola per topi.

Quante volte avranno rifatto l’ultimo lancio per riuscire a non colpire nulla?

☀ In Francia Le Monde ha calcolato che le vendite di auto sono tornate a quelle del 1972. In assoluto, invece, auto elettriche +350% e ibride +206,7. Magari stavolta miglioriamo, in questo.

◼ Da ieri il Portogallo guida la presidenza di turno dell’Unione europea. La premier scozzese Nicola Sturgeon ha scritto: «La Scozia tornerà presto, Europa», in riferimento alla Brexit. Ma bisogna attendere le elezioni di maggio, per valutare la composizione del nuovo parlamento.

✘ Avevo deciso di non scrivere nulla della dipartita di Formentini, primo (e unico, grazie a dio) sindaco leghista di Milano, nel 1993. Poi però l’attuale sindaco, Sala, ha detto: «Marco Formentini è stato un uomo politico di cui Milano può essere orgogliosa» e io mi sono detto che si potrebbe anche stare zitti, in certi casi, o se proprio costretti si possono dire cose anche più circostanziate (non sfugga comunque che non ha detto «sindaco»). Formentini non fece nulla di significativo per la città, chi c’era si ricorderà l’accanimento che ebbe contro il Leoncavallo, sua unica attività politica per ben più di un anno del mandato, fu semplicemente scelto perché rassicurava la borghesia milanese più di Bossi, fu ondivago, indeciso, insicuro, come la sua giunta, e giova ricordare che, se le persone avessero votato meglio in quella occasione, avremmo avuto Nando Dalla Chiesa sindaco di Milano. Una bella distanza.

☀ Radio popolare ha un nuovo direttore, Alessandro Gilioli. Io sono di parte, perché ascolto quasi solo loro, sono abbonato e credo molto nel progetto da alcuni decenni. Ma dico questa cosa oggettivamente: il nuovo direttore ha fatto un ottimo discorso di presentazione – lo si può ascoltare qui -, molto politico e ricco di proposte di rilancio, non solo per la radio ma anche per la sinistra e le persone di sinistra. Se già ascoltate Radio popolare e non siete abbonati o tesserati, ascoltatelo e fate la scelta giusta. Se non conoscete la radio, ascoltatela, anche via rete.

☀ Occhio se avete deciso di affittare una casa in Islanda per capodanno. La vista potrebbe essere questa:

◼ C’è un’incredibile partita economico-finanziaria e di potere in Vaticano di cui riusciamo, da qui, a intuire soltanto i margini, pure male. Qualche giorno fa il papa ha trasferito d’ufficio tutti i fondi e gli immobili della Segreteria di Stato all’Apsa, nuova centrale finanziaria unica, e togliendo ogni funzione economica alla Segreteria. Non credo si tratti di spiccioli. Per chi vuole, l’articolo del Sole 24 ore che, comunque, resta abbastanza oscuro per chi non si occupi professionalmente di finanza vaticana.

◼ Nell’anno nuovo, occhio a quando pescate le carte:

◼ Ho scritto più volte qui che non comprendevo la decisione del governo di tenere chiusi i musei, in un momento in cui mi pareva un segnale importante non lasciare aperti solo gli esercizi commerciali e i luoghi di lavoro. Lavora, consuma. Dato poi che non si corre di certo il rischio di assembramenti. C’è evidentemente una ragione economica nella scelta, dovuta all’assenza di visitatori e turisti, qui un articolo prova a ragionarci e a offrire un punto di vista diverso. Ma ce n’è anche uno che, invece, esprime una posizione come la mia. Il dibattito è aperto.

☀ A proposito di musei, aperti e non. Un passo in avanti notevole in tema di visite virtuali l’ha fatto il Mauritshuis museum a L’Aia, il museo per capirci della ragazza con l’orecchino di perle di Vermeer e di molti dipinti di Rembrandt e Holbein il Giovane. Bene, hanno reso disponibile una piattaforma digitale per vagolare nel museo e osservare in alta definizione i dipinti appesi che rende più facile la visita da pc, di solito operazione scoraggiante. La piattaforma è davvero fluida, i dettagli dei dipinti visibilissimi e belle le schede di presentazione, anche sui particolari dei quadri. E per i quadri più noti, audioguida e immagini a infrarossi. Il tutto è qui.

✘ In chiusura, a me la parola ‘Ciao’ dal 1990 fa pensare a notti magiche, a ruberie e a fallimenti catastrofici. Cioè al mondiale del ’90, in Italia. Sentire quindi Renzi che chiama così il proprio piano alternativo al Recovery Fund (=Cultura, Infrastrutture, Ambiente e Opportunità) mi viene un po’ da ridere e un po’ da battermi la fronte. E vedi le coincidenze, è di questi giorni la notizia che Goal, la monumentale scultura di Mario Ceroli realizzata in occasione dei Mondiali Italia90, appunto, è fatiscente e sta crollando. E non è mica chissà dove, è a Roma in centro, in via Flaminia. Dove peraltro sono in rovina anche il Villaggio Olimpico e lo stadio Flaminio.
Quando, per dire, le cose nascono già fatiscenti.

Settimana media ma ancora sulla scorta dell’entusiasmo del capodanno, stiamo a vedere come va.


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almanacco dei sette giorni, per ruminare (20.53)

✘ Il neoeletto presidente Biden ha segnalato che svariati dipartimenti e agenzie governative non stanno agevolando la transizione, nascondendo informazioni alla nuova amministrazione. Non so come vada di solito, credo sia abbastanza la norma tra governi di diverso colore. Di sicuro, si fanno gli scherzi. Ricordo che nel 2001 i funzionari di Clinton nel passaggio all’amministrazione di George W. Bush lasciarono le tastiere della casa Bianca tutte senza la lettera ‘w’. E non solo, incollarono telefoni e cassetti, staccarono i frigoriferi pieni. C’è da dire che la transizione Clinton-Bush fu particolarmente difficile a causa della vittoria contestata di Bush, appunto, contro Gore. Comunque, si ricordano decine di scherzi, uno di quelli fu:

Un ex dipendente […] ha raccontato che durante il suo ultimo giorno di lavoro nell’amministrazione Clinton aveva registrato un messaggio di saluto sulla segreteria del suo telefono in cui diceva che sarebbe stato fuori ufficio per i successivi quattro anni per via di una decisione della Corte Suprema, fornendo il numero di telefono di casa sua.

☀ Se vi mancano i musei, come mancano a me, si possono fare dei tour virtuali. Non che sia la stessa cosa, per niente, ma meglio del nulla nulla. Chissà perché, Franceschini, questa proprio non la capisco. Comunque, un giro vero e proprio è quello che si può fare al museo di scienze naturali dello Smithsonian di Washington: qui. Sia del museo che delle mostre passate. In effetti si gira sala per sala con un’esperienza paragonabile, diciamo. Fino ad arrivare a Lucy, che sta proprio lì.

✘ L’arresto dell’attivista Loujain al-Hathloul in Arabia saudita con il pretesto di aver guidato (alle donne saudite è concesso aver la patente dal 2018!) e la condanna a cinque anni e otto mesi di carcere per aver messo a rischio la sicurezza nazionale del Regno attraverso ripetuti contatti con diplomatici e attivisti occidentali, mi fa dire ancora una volta che dal punto di vista dei diritti umani quello è uno dei paesi peggiori del mondo. Bisognerebbe prendersela con loro, altroché, retrogradi reazionari miserabili.

✘ È morto Giorgio Galli, politologo, docente di storia, scrittore importante. Ha detto tante cose utili, anche negli ultimi tempi nonostante la veneranda età, tra cui uno che sarebbe utile al Pd e alla sinistra: «Non serve una nuova assemblea costituente, serve che la sinistra e il Pd ricomincino a pensare e a riflettere in che mondo viviamo». Ma tanto resterà lì anche questo.

☀ Il 26 dicembre il Viminale ha comunicato che i controlli durante la vigilia di Natale sono stati quasi 82 mila, con un totale di 826 multe e sette denunce. Beh, non è andata male, no? Io continuo a diffidare (adesso lo dico, lo so, mmm) della narrazione degli italiani menefreghisti delle regole. Ci sono, per carità, e non sono pochi. Ma sono meno e meno stolti di quanto le pagine online dei quotidiani vogliano farci sembrare.

✘ È la penultima settimana dell’anno e si fanno i riassunti e le classifiche: le migliori serie, i migliori libri e film, le persone che non ci sono più, i fatti dell’anno. E le fotografie, che sintetizzano non poco. Qui le ottanta del Post. Non è stato un bell’anno.

✘ Anche quest’anno il Comune di Roma si è segnalato a natale – anche il resto dell’anno, a dire il vero – per soldi buttati in luminarie natalizie orrende e mal pensate. La peggiore è quella della fontana dei quattro fiumi di Bernini a piazza Navona. Non è una questione estetica, piuttosto è perché è stata realizzata da una società di comunicazione tecnologica senza alcuna relazione con l’opera o competenza artistica, il che non dice proprio nulla di nulla. È molto più del bello/brutto.

A Firenze e Torino, per dire, interventi molto più sensati e significativi.

☀ Tra i film girati nei circuiti minori nel 2020, eufemismo, vedo molte segnalazioni per Favolacce. Forse vale la pena vederlo, di sicuro Germano continua di gran lunga a essere il migliore, attualmente.

✘ Paolo Rossi, il calciatore, era una persona modesta, simpatica, allegra e di modi semplici. Il fatto che sia stato cremato e deposto in un’urna a forma di coppa del mondo di calcio è non solo di cattivo gusto, secondo me, ma credo vada proprio contro ciò che rappresentava per tutti noi. La vittoria nella coppa del 1982, certo, ma anche un esempio di compostezza e misura, quella composta italianità che però fa tre pere al Brasile, quello era il senso. Per carità, scelta della famiglia, a me sembra però che così sia stato un po’ ridicolizzato.

Ovvio ripensare al signor Bialetti.

✘ Il 23 dicembre scorso senza troppo clamore nei cantieri a La Spezia, Fincantieri ha consegnato la fregata multiruolo Fremm Spartaco Schergat, ora ribattezzata “al-Galala”, al governo egiziano. È la prima di due navi che secondo l’accordo il nostro governo venderà al governo egiziano. Non stupisce che non vi fosse alcun rappresentante dell’esecutivo, che non sia stato emesso alcun comunicato ufficiale da parte dei vari Ministeri in qualche modo coinvolti (Ministero della Difesa, degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico), nulla di nulla. Tra l’altro, l’accordo sarebbe ben più ampio: si parla di altre quattro fregate, 20 pattugliatori, 24 caccia multiruolo Eurofighter e 20 aerei addestratori M346. La partita è enorme.
Però al-Sisi è a tutti gli effetti un dittatore, il suo governo si distingue per la violazione sistematica dei diritti umani di detenuti e oppositori, la repressione nel sangue dei sostenitori di Morsi, l’istituzione di tribunali speciali, l’introduzione della pena di morte obbligatoria per ben tredici reati, la detenzione di un gran numero di giornalisti. Chiaro adesso perché non ne veniamo a capo del caso Regeni e della prigionia di Zaki?

☀ Ultima dell’anno, bella: il babbo del premier inglese Johnson ha chiesto la cittadinanza francese. Sul serio. Essendo figlio di madre francese lo può fare, l’ha fatto, specificando di essere un convinto europeista e di aver votato per il remain al referendum sulla Brexit. Conta poco, ora, ma almeno il brindisi di capodanno vada di traverso a qualcuno.

Bene, a questo punto buon anno (non a tutti, solo a chi lo merita e si dà da fare per meritarlo). Ci vediamo di là, alla settimana uno. Cioè, mmm, domani.


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almanacco dei sette giorni, per bisbeccare (20.51)

✘☀ La Francia di Macron concede la Legion d’Onore (Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine della Legion d’Onore) ad Al-Sisi. Che, ricordo, è un militare al potere per un colpo di Stato, ha violato in molti casi i diritti umani di detenuti e oppositori (vedi Regeni e Zaki per citare casi noti in Italia), ha represso nel sangue i sostenitori di Morsi, ha istituito tribunali speciali, introdotto la pena di morte obbligatoria per ben tredici reati, ha imprigionato un gran numero di giornalisti, insomma lo dico: è un dittatore. Corrado Augias, Luciana Castellina, Giovanna Melandri e Sergio Cofferati hanno deciso di restituire l’onorificenza, per fortuna.

☀ Si sentono molti, tra cui me una volta proprio in queste pagine, dire: «Ci vogliono almeno tra sette e dieci anni per la realizzazione di un vaccino». È vero ma non è come le cose dovrebbero andare: ci vogliono tutti quegli anni perché mancano fondi, strutture, energie. Ora con il covid le cose stanno andando diversamente, «È stato un trionfo per la scienza medica», riporto citando Mark Toshner, Director of Translational Biomedical Research, University of Cambridge. Il suo bell’articolo sul The Conversation (tradotto).

◼ Alle elezioni di dieci giorni fa per il rinnovo dell’Assemblea nazionale in Venezuela, ha vinto Maduro con il 67,7% dei voti. L’astensionismo, però, ha raggiunto il 69% perché le opposizioni hanno deciso di boicottare il voto. Tantino, saranno valide lo stesso?

◼ Il sedici dicembre, oggi mentre scrivo questa notina, il sangue di san Gennaro non si è liquefatto. Cose infauste, prevedono i gennaristi, cose tremende. Nel dubbio, però ci riprovano domani o comunque in settimana, sai mai che recuperiamo un po’ di culo. Secondo me l’hanno fatto apposta, se non ora quando? Oppure è perché invece che al santo hanno dedicato lo stadio a Maradona.

☀ Vogliamo monetizzare? Facciamolo, almeno se non è per mille ragioni che lo sia almeno per il vantaggio economico. La spesa pro capite italiana in vaccini è 5,23 euro, complessivamente 317,9 milioni di euro, pari all’1,4% della spesa totale sanitaria (dato 2015). Il ritorno dalle campagne di vaccinazione è calcolato in termini di soldi risparmiati, in costi evitati e in forza lavoro meno sovraccaricata. Qualcuno ha fatto il conto e conviene tenersi forti: 44 euro cadauno. 5 contro 44 euro. E solo per attenersi agli effetti diretti ma ci sarebbero anche quelli indiretti, più difficili da quantificare. Ergo? Chi non si vaccina – oltre a tutto – ci fa sprecare anche un sacco di soldi.

Un video molto interessante ricostruisce sulla base degli elementi certi le ragioni e la dinamica dell’esplosione nel porto di Beirut di alcuni mesi fa. Non solo per i fatti ma per osservare come viene condotta un’indagine del genere.

◼ Astra Zeneca ha acquisito il gruppo Alexion Pharmaceutical per 39 miliardi di dollari. Il gruppo anglo-svedese, dunque, diventa un colosso e si specializza in immunologia. D’altronde, le prospettive sono più che rosee. Quali altri settori potrebbero dirlo?

◼ Io butto lì la domanda: qualcuno si sta occupando della questione dei luoghi di lavoro nel tempo delle vaccinazioni? Voglio dire, va da sé che nessun datore di lavoro potrà obbligare un dipendente a vaccinarsi ma non è difficile immaginare alcune casistiche che potrebbero verificarsi, essendo il datore di lavoro responsabile della sicurezza delle persone nel luogo di lavoro. E un ristorante, un laboratorio di analisi, una fabbrica di insaccati? Belle questioni da mettere sul tavolo.

✘ Se qualcuno se lo fosse chiesto, le persone in condizione di detenzione nel mondo, in prigione, sono complessivamente 10.743.619. Tante. È possibile per loro il distanziamento fisico? Ovvio, alcuni sì ma la maggior parte, immagino, no.

Un bell’articolo di Tim Harford sull’ossessione di salvare il natale.

Mah, periodo un po’ strano.


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