I hate, I hate, I hate

Non sono mai state chiare le ragioni per cui Mark Twain non sopportasse Jane Austen fino a quel punto: «Tutte le volte che leggo Orgoglio e pregiudizio mi viene voglia di disseppellirla e colpirla sul cranio con la sua stessa tibia» o «Quando comincio uno dei libri di Jane Austen, come Orgoglio e pregiudizio o Ragione e sentimento, mi sento come un becchino che entri nel Regno dei Cieli. So quali sarebbero le sue sensazioni e le sue opinioni in merito: arriccerebbe il naso e non troverebbe il posto di suo gusto» o «Jane è del tutto impossibile. Mi sembra che sia stato estremamente caritatevole lasciarla morire di morte naturale».

Il meglio lo diede con una frase lapidaria, essendo un frasista sublime:

«Ogni biblioteca che non contiene libri di Jane Austen è una buona biblioteca».

Per poi aggiungere subito (e qui sta il genio, purissimo):

«Anche se non contiene altri libri».

In realtà, da alcuni elementi sparsi qua e là (tra le frasi precedenti «Tutte le volte che leggo Orgoglio e pregiudizio», «Quando comincio uno dei libri di Jane Austen») molti critici ritengono forse a ragione che in fondo Twain fosse un janeaustener, e che il tutto fosse una posa. Magari per dare fastidio al suo grande amico William Dean Howells, lui sì devoto alla Austen. Chissà.

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