“una ЯicostЯuzione lucida e allo stesso tempo accoЯata del funzionamento della giustizia italiana”

Scopro con grande interesse che il mio riferimento politico e, se posso dire, umano ha pubblicato un nuovo libro. Beh, mollo Diderot, Calamandrei, Lussu, Petrarca che avevo sul comodino e mi ci precipito.

Appassionante, comincio subito. Delle influencer, tra l’altro, vediamo che è questa distinzione di genere che fa il mio faro. Ma nel frattempo mi chiedo non è che mi sarò perso qualche suo libro? Non è che mi son distratto? Così dò un’occhiata alle sue ultime pubblicazioni, 2022 e 2021, da quando pubblica con Piemme. Ecco:

Sarà che un indizio non fa nulla, due nemmeno, ma tre signori della corte è evidente. L’elemento della ‘Я’ vannacciana al contrario è proprio distintivo e non solo: è anche nella stessa identica posizione nelle tre copertine e, non bastasse, è la penultima lettera di una parola da sei lettere. Ahah, il grafico di Piemme o è un grandissimo scansafatiche o è cirillico o è un vero genio.

A questo punto, con la collaborazione del gentile signor E., mi sento di suggerire alcuni elementi per i prossimi libri: nostЯo, vostЯo, destЯo, mastЯo, rostЯo, feltЯo, filtЯo, peltЯo. E fino al 2032 siamo a posto.

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