Che dire? Una canzone meravigliosa, chiaramente ispirata a Bach e Percy Sledge, evocativa, malinconica e progressiva insieme. Spiace dirlo oggi, dopo la notizia della scomparsa di Gary Brooker, ovvero uno degli autori, voce e tastiera della canzone, praticamente quasi tutto.
A me ricorda il grande freddo, questione anagrafica, ma se avessi avuto la possibilità di sentirla nel 1967 mi avrebbe colpito, eccome. Un singolo fenomenale, ancora non invecchiato per nulla e distinguibile da mille e mille altri per qualità, suono e melodia. Tra i pochi inarrivabili.
Trostfar, gentilmente, raccoglie tutte leccanzoni in una pleilista comoda comoda su spozzifai, per chi desidera. Grazie.
A me (l’anagrafica è la stessa), ricorda anche questo:
https://youtu.be/YvryDZQt8JE
Poi, io quasi preferisco “Salty Dog”, ma vista la grandezza, siamo in piena “lana caprina”.
Non tutte le canzoni malinconiche sono nostalgiche.
Ma anche viceversa.
Che pensiero!
È solo banalmente bella.