ricevere mail dal me stesso del futuro

Anzi, del fiucia. Avviso: questo è un raccontino che implica cose dell’informatica, sebbene a basso livello. Quindi abbandonare subito se la cosa dà normalmente tedio.

Bene, per chi è rimasto. Uso la comoda funzione di gmail per posporre l’invio di una mail (scheduling), scegliendo di inviarla il prossimo 17 gennaio alle ore undici e qualcosa, operazione che ovviamente va fatta via web.
Poi scarico la posta con un client, thunderbird in questo caso ma varrebbe con qualsiasi programma di posta, e lui scarica anche questa mail, con la data del futuro, 17 gennaio, appunto. E non fa una piega, io però ho in elenco una mail del fiucia e un po’ di apprensione in effetti questo me la dà.
Per motivi miei, dopo, cambio la pianificazione della mail anticipando l’invio al 16, alle dodici. E thunderbird ne scarica un’altra, ovviamente con la stessa data ma sempre del futuro. Uh.

Ora io so due cose certe: la prima è mai invadere la Russia, la seconda è tocca niente nei viaggi nel tempo. Se, quindi, leggo le mail? Cosa succede? Creo una frattura insanabile nel tessuto spazio-tempo, apprendendo qualcosa dal futuro che non dovrei mai sapere? Chi sono io, John Titor? Sei me cioè io? Sono il leader della resistenza che ancora non è nato? E se stasera viene un saiborg a casa mia dal futuro per uccidermi?

La leggo. Per fortuna mia e della linea temporale che abitiamo, è uguale a quella che avevo scritto io nel passato. E ovviamente non resisto e rispondo. Perché voglio andare al livello successivo, fare Inception con le mail. Naturalmente la risposta parte ora ma nel passato rispetto alla mail cui rispondo, che è del futuro. Thunderbird non fa una piega, gmail invece crea una discussione con la mail originale e la risposta, entrambe piazzate tra le schedulate. Le invierà entrambe il 16? Non le posso più aprire né cambiare l’orario di invio, le vedo ma non le posso toccare. Thunderbird invece scarica un’altra risposta, uguale. Oddio, è davvero insepscion. Poi capisco, gmail ha copiato le due mail anche nelle inviate, trascinato dalla risposta, e quindi io ho scaricato quella. Ma le ha tenute anche nelle schedulate, facendo bordelletto.

Occhei, tanto il pasticcio già c’è, cerco di fare più confusione. Cambio la data del pc, metto il 25 gennaio prossimo venturo. Rispondo alla mail del futuro con una mail ancor più del futuro, il che ha una propria coerenza, se non altro. Non succede niente, purtroppo, i server di posta ora non si fanno più ingannare come una volta, quando bastava cambiare la data del computer per creare casini inenarrabili e paradossi insanabili. Uhm. Non riesco ad andare a un terzo livello di incepzione di tempo, perché una seconda risposta gmail la interpreta replicando il meccanismo di prima.

Mi hanno scritto dal futuro e questo già non è male. Vediamo se mi viene in mente altro, qualche modo per usare la falla appena scoperta.
Oggi è stato un pomeriggio davvero impegnativo.

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