laccanzone del giorno: The Boomtown Rats, ‘(I never loved) Eva Braun’

Nessun grande seguito ma nella ristretta cerchia degli affezionati, tra i quali mi annovero, i Boomtown Rats sono oggetto di un vero e proprio culto.
Va bene, stabiliamo i facili collegamenti: il Live Aid, presente? Esatto, il maxi-concerto del 1985 organizzato per raccogliere fondi per contrastare la carestia in Etiopia. Ecco, gli organizzatori furono due: Midge Ure degli Ultravox, sempre dimenticato, e Bob Geldof, allora cantante dei Boomtown Rats, appunto, e sull’orlo di una carriera solista. I due avevano scritto l’anno prima Do They Know It’s Christmas? che, per chi c’era, superò ogni livello conosciuto di diffusione e inaugurò la stagione degli eventoni per beneficienza. ‘Usa for Africa’ nacque sulla base di quell’esperienza.

I Boomtown Rats, dicevo: gruppo irlandese punk-rock, new wave fondato nel 1975, centrò subito un disco bellissimo, A Tonic for the Troops, nel quale lo smalto era già chiaro, grazie a un’infilata notevole di singoli come Like Clockwork, She’s So Modern, Rat Trap e, appunto, (I never loved) Eva Braun. Canzone per me irresistibile, mi fa ridere anche l’idea del protagonista che si giustifica spiegando di non aver mai amato Eva Braun, mi delizia in particolare il coro da 1:57 e mi ritrovo a tutt’oggi a cantare a squarciagola No matter what people say, / I never loved Eva Braun. Tutturuttutttutututu.

L’anno dopo i Boomtown Rats pubblicarono un altro disco bello, The Fine Art of Surfacing, di cui è facile ricordare il singolone trascinante, I Don’t Like Mondays (bello anche il video girato alla maniera del ‘Villaggio dei dannati’): la giovane Brenda Ann Spencer nel 1979, uscendo per andare a scuola, compì quella che è considerata la prima strage scolastica americana e alla domanda sulle ragioni che l’avessero spinta la risposta fu, ovviamente, «Nothing’s happening today. I don’t like Mondays» e tutta un’altra serie di banalità.
Due anni dopo i Boomtown Rats pubblicarono il loro ultimo disco menzionabile, Mondo bongo, di cui il singolo Banana Republic è una vetta che mi piace frequentare spesso e contiene elementi di puro genio musicale, a parer mio. Poi fu discesa, fino allo scioglimento subito dopo il Live Aid, appunto, causa assenza di contratto e di case disposte a sottoscriverne uno. A seguire, Geldof ebbe una discreta carriera solista, in bilico tra la professione e l’hobby (tra tutti, ricorderei The Vegetarians of Love).

Ricordo che Trostfar, gentilmente, raccoglie tutte leccanzoni in una pleilista comoda comoda su spozzifai, grazie.

Ed ecco, in conclusione, la buona notizia di oggi: i Boomtown Rats sono tornati, è uscito oggi il nuovo singolo Trash Glam Baby che anticipa il disco Citizens Of Boomtown, in uscita a marzo. Io dico ovviamente ‘bene’ e se poi seguisse pure un tour ne sarei estremamente lieto. Once in a lifetime.
Tutturuttutttutututu.

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