ghost rider: travels on the healing road

È morto il batterista dei Rush, Neil Peart.
Per parecchi anni, a metà degli anni Ottanta, fu considerato il miglior batterista al mondo. In effetti, la batteria nella musica dei Rush ha la sua bella importanza. Anche se non ne siete al corrente, probabilmente Tom Sawyer la conoscete (da 2:30 è sempre spettacolare).
Peart non ne aveva bisogno, perché anche con un barattolo avrebbe fatto faville, ma questo qui sotto è il suo drum set in non so quale tournée dei Rush: niente male.

Non fu fortunato nella vita e alcuni fantasmi lo seguirono sempre. Per superare due grandi dolori della sua vita fece un viaggio di quattordici mesi in motocicletta, percorrendo ottantamila chilometri.
Era un uomo colto e fu autore della gran parte dei testi dei Rush dalla sua entrata nel gruppo fino al 2012, quando ne uscì. Poi si potrebbe discutere sui testi dei Rush in sé ma non ne varrebbe la pena.
Suonò sempre con le bacchette al contrario, cioè impugnandole dalla parte posteriore, la punta. Credo però lo sapesse.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *