Vedete poi voi se volete cambiare lavoro.

Io sì, fatto. Ma non è che poi il problema non esista più.
Vedete poi voi se volete cambiare lavoro.
Io sì, fatto. Ma non è che poi il problema non esista più.
Là dove ‘Pezzo’ è un paese e non il taglio della merce.
Facile, d’accordo, quasi una svista per cartello, ma è colpa loro.
Che si fidi poco si può anche capire. Ma perché comprarle?
Bello a vedersi, pure.
Ma con rispetto. Ulteriormente.
Manco sapevo cosa fosse, lo sprédd.
Pochi giorni fa vagolavo in macchina e a un certo punto la radio trasmette un pezzo vecchio vecchio di quando io avevo ancora tutta la scuola da fare.
E ohibò, trasalisco: guarda te a cosa somiglia in modo imbarazzante.
Esatto, Holy Mountain. Ahi ahi, Noel, e io che ne avevo fatto anche il disco del giorno… Che dire? L’ispirazione non si sa mai da che parte venga, è proprio vero.
E ora una delusione: nel 2010 Plastic ha ammesso di non aver cantato nei suoi primi quattro dischi (quattro? chi l’avrebbe mai detto). Il suo produttore lo fece, lui ci mise la faccia. Ingannato, ci hanno ingannato (ingannòcci).
Capisco risolvere un problema, anche fastidioso, ma così è eccessivo.
Forse il titolo andava riletto. Requiescat.
Notre Dame de Paris di Victor Hugo balza al trentaquattresimo posto dei libri più venduti da Amazon, il motivo è evidente. Bene, per carità, meglio di niente (anche se il secondo più venduto è Entra nel mondo di Luì e Sofì. Il fantalibro dei Me contro Te, il che qualche dubbio lo dà).
Attendo a questo punto: un’invasione aliena perché si legga La guerra dei mondi, il controllo totalitario della società per 1984, la fine del mondo per La nube purpurea, il 16 giugno per l’Ulisse. E una bella intramuscolo di fantasia e astrazione per tutti.
Dopo Pamela, interviene nel dibattito politico colei che venticinque anni fa era il mio riferimento culturale – che ricordi! – e ora è anche quello politico: Miriana Trevisan.
Riferisco: Trevisan, alla dichiarazione di Salvini di aver avuto in cameretta di poster di lei, ribatte: «Lui aveva il gusto di tenere il mio poster, il mio gusto può essere che Salvini non mi piace? Poi, capisco, c’è il fascino del potere…». Poi ancora meglio: «non apprezzo le persone che istigano alla violenza. Lui, a volte, fa una propaganda troppo forte. Io tendo a riconoscere gli altri come esseri umani. Penso che l’odio porti odio. Le persone non possono diventare uno scarto. Né si dovrebbe creare emarginazione o alimentare la paura o istigare la rabbia».
Sottoscrivo, sottoscrivo tutto. Guidaci, Miriana.
Povero babbo.
Girato nello Spadina Museum di Toronto, un piccolo cortometraggio di Taso Alexander. Buffetto.