e la Ever Given? (un anno dopo)

L’anno scorso, come parecchi, mi ero molto appassionato alla vicenda dell’Ever Given, la nave che si era intraversata nel canale di Suez tappandolo, di fatto. L’avevo poi lasciata che c’era una ruspina che da sola cercava di togliere sabbia dal bulbo di prua, poi era saltato fuori che il comandante in attesa aveva disegnato un enorme pene con la rotta della nave prima di entrare nel canale ed era diventato tutto folklore. Poi ne avevo perso le tracce. Finora.

Ed eccola qua, con il bulbone tutto schiacciato, messa in secca e riportata alla forma primigenia in qualche cantiere cinese. E siccome esser recidivi pare sia più divertente, le notizie delle ultime ora la danno in viaggio verso… indovina? Esatto, proprio lì.

Ora, diononvoglia, ma se accadesse di nuovo, ihih, nemmeno in un romanzo scadente o in una fiction improbabile…

forse l’idea è morire dal ridere

Dopo Taffo, a Roma direi che ha preso piede il marketing spiritoso delle pompe funebri, evidentemente c’è chi apprezza, in fase di acquisto, lo humour.
Nomentana, qualche giorno fa.

Anche il lato discount prende piede, vieni da noi e ti regaliamo l’urna, la bara, sconti sui paramenti e via così. Alla fine il caro defunto non è più tanto caro, e la battutina l’ho fatta anch’io. Ciò che mi domando spesso delle pompe funebri, almeno quelle romane per cui ho notato questa cosa, è quanto costi loro avere dei numeri brevi, facili da comporre e quanto questo sia davvero essenziale: Exequia ha, appunto, il triplo 26, Fabozzi il quadruplo 23, Lorenzetti all’EUR triplo 40, alcuni hanno il numero verde, mah, non so. Alla fine, immagino sia ormai roba vecchia anche questa.

invecchiare malino

In realtà la pubblicità non era nemmeno male, so seventies, in effetti come prevederlo?

Per chi non pratica, traduco alla buona: «Il posto più vicino al paradiso che alcuni di noi mai raggiungeranno», una cosa così. Sì, non era male, c’era quello spirito un po’ ironico degli anni Settanta che io apprezzo, è che poi succedono le cose e a volte diventa più complicato.

ah, l’estate

Quel bel periodo in cui ti dicono che hanno proprio proprio bisogno di staccare la testa, che tutta quella fatica di cosare di testa durante l’anno, che bisogna sparapanzarsi da qualche parte a far nulla e leggere? Siam matti? Far fatica? Alcuna, non ischerziamo.

Che poi fanno tutt’altro che lavorar de cranio o trasportar casse.