distance to Earth: 1,585,016 km | distance to Sun: 152,057,377 km

Nel 1989 fu lanciata la sonda Galileo allo scopo di raggiungere Giove e studiarlo da vicino. Per acquisire sufficiente forza propulsiva aggratise, l’idea era che Galileo orbitasse due volte tra la terra e Venere in modo da ricevere un calcinculo gravitazionale tale da raggiungere Giove a una velocità accettabile.
Durante il sorvolo della terra del 1990 Carl Sagan, scienziato illuminato e mai abbastanza rimpianto, dovendo testare la strumentazione di bordo decise di puntare tutta l’attrezzatura di Galileo sulla terra: cosa meglio, infatti, che cercare la vita su un pianeta che la vita la ospita davvero?
E fu così che, grazie ai risultati ottenuti da Galileo, Sagan elaborò i cosiddetti «criteri di Sagan per la vita»: forte assorbimento di luce nell’estremità rossa dello spettro visibile; assorbimento nello spettro dell’ossigeno molecolare; assorbimento nello spettro dell’infrarosso provocato dal metano in quantità di 1 micromole per mole; trasmissione di onde radio modulate a banda stretta, che non possono provenire da alcuna sorgente naturale. Se ci sono queste condizioni, c’è la vita. O, almeno, quella cosa che noi chiamiamo vita. Sagan pubblicò i risultati delle sue speculazioni in un articolo fondamentale nel 1993.
Tanto per gradire, poi, mentre Galileo puntava decisamente su Giove, Sagan le fece scattare alcune foto alla terra, eccone una significativa per noi terrestri.

L’idea delle fotografie della terra venne ripresa poi, nella missione DSCOVR, Deep Space Climate Observatory: una sonda piazzata a 1,5 milioni di chilometri dalla terra, nel punto di equilibrio gravitazionale tra noi e il sole, che scatta una foto all’ora al lato illuminato della terra. Il risultato è EPIC, Earth Polychromatic Imaging Camera, e tutte le fotografie, di ora in ora, si trovano qui. Con l’app apposita è possibile unire le fotografie di ora in ora in modo che diventi evidente la rotazione della terra ed è, davvero, uno spettacolo magnifico: qui l’app web, sugli store Android e IOS è Blueturn Earth Player.
La fotografia della terra di DSCOVR nel momento in cui scrivo è questa:

L’unico imbecille sulla terra che non è rapito da tanta bellezza e magnificenza è, ahinoi, Trump: il quale, in un delirante piano di risparmio per il prossimo anno, ha chiesto esplicitamente alla NASA di spegnere lo strumento EPIC, cioè in pratica di non scattare più fotografie alla terra. Ovvio, visto che non aderisce agli accordi sul clima non vuole che nemmeno si studi cosa accade davvero qui da noi. Miserabile.
Per fortuna, EPIC gode di vaste schiere di entusiasti sostenitori, anche nel Congresso americano, per cui è probabile che la risposta ufficiale al presidente sarà prrrrt e che tutti noi potremo continuare a godere di questa vista impareggiabile di noi stessi.

il record di salto con l’asta a un congresso politico (bei tempi)

Nell’ultimo congresso della DC Mino Martinazzoli fece un discorso molto bello che suscitò un applauso lungo ventisette minuti. A provarci, è tantissimo. Il giorno dopo – seguendo la logica dei congressi di partito di quegli anni – Giulio Andreotti tenne la sua relazione e, avendo imbottito la platea della sua claque, incassò ventotto minuti di applausi. Ciriaco De Mita, ben saldo al tempo, fece il suo discorso in chiusura e, ben preparato, ottenne ventinove minuti di applausi, simbolo di evidente superiorità, dal pubblico selezionato. Lo racconta Marco Damilano e quelli sì che erano tempi belli per andare ai congressi, mica adesso che fanno le convenscion.

la specialità nazionale olandese (su mappa)

Credo di non dire nulla di nuovo se parlo di Openstreetmap, ovvero il progetto collaborativo di mappe a contenuto libero. Come wikipedia, per capirci detta male.
Poiché sono gli utenti a inserire i contenuti, anche a disegnare realmente le mappe, ci sono territori più ricchi di informazioni e altri meno. Oppure, per la conformazione stessa del territorio o per le scelte culturali e di viabilità effettuate dal governo locale, ci sono mappe molto diverse da altre.
Per esempio – ed è uno dei layers più interessanti di OSM, utilizzabile anche nella forma esplicita Open Cycle Map – le piste ciclabili mappate nel nord Italia sono queste.

Non è detto che siano tutte, magari gli utenti me compreso ne hanno inserite solo una certa quantità, però si vede a occhio una certa mancanza di programmazione e una diffusione piuttosto scarsa delle piste ciclabili. Nel centro Europa, per esempio, o hanno utenti di OSM più attivi e celeri a disegnare percorsi o hanno più piste.
Secondo me, la seconda che ho detto.

E in Nederlandia, che la bici è una religione o un arto in più? Il colpo d’occhio è notevole e l’umiliazione certa.

Surclassata anche la Gran Bretagna, che in argomento non è tra i paesi meno attivi. In dettaglio pare un quadrello all’uncinetto.

Mappa canta e, almeno in questo, sciapò ai nederlandici.
Ah, e la dicitura corretta – lo ricordo – è Regno dei Paesi Bassi (Paesi Bassi propriamente detti, Aruba, Curaçao e Sint Maarten), Olanda è solo un pezzo. Per essere precisi.

letture domenicali #4.112: noci moscate, francobolli, funghi e portapranzi (di metallo)

Addentrarsi nei misteri della noce moscata e dei suoi problemi sessuali (rispetto per le difficoltà altrui, per favore) ora non è più un desiderio irrealizzabile bensì una realtà, con il testo del maestro Flach.

Nutmeg Cultivation and Its Sex-Problem: An Agronomical and Cytogenetical Study of the Dioecy in Myristica Fragrans Houtt. and Myristica argentea Warb, 1966, di M. Flach

Peraltro, fortunati noi, il testo è integralmente disponibile qui. Se no, cento dolla.
Altrettanto facile, ora, è finire la propria collezione di francobolli raffiguranti funghi, come per esempio l’amanita muscaria, rarissimo, delle Poste taiwanesi o il boletus fallicus malliculatus delle Poste del Principato di Monaco. Mai più senza nemmeno questo, a otto stracciatissimi dolla.

Collect Fungi on Stamps (Stamp Catalogue), June, 1997, di J.P. Greenewich

Infine, l’attesissima seconda edizione, con l’aggiornamento dei prezzi, del catalogo dei portapranzo in metallo: oltre cinquecento oggetti tutti corredati di fotografie e dettagli su ciascun produttore. Anch’esso a un prezzo ridicolo, diciotto.

The Illustrated Encyclopedia of Metal Lunch Boxes (Schiffer Book for Collectors), December 27, 1999, di Allen Woodall

Infine, per chi ne avesse piacere, segnalo di Ciro Sozio e Mario Fantin l’imprescindibile testo di conversazione con gli abitanti della Groenlandia occidentale: Manuale di conversazione italiano-groenlandese (lingua eschimese della Groenlandia occidentale con le principali variazioni dialettali in uso nelle regioni Nord e Sud del paese), Bologna, Tamari, 1962. Questo si trova comodamente in biblioteca a Roma, Firenze (ovvio), Trento e Genova.

fare una cosa da vecchi quando si è giovani

Non ci avevo mai riflettuto ma, ora, Macron mi sta dando un’opportunità per farlo: fare il presidente, lavoro da vecchi bacucchi o quasi, da giovani è semplicemente strepitoso.

Infatti, il giovane Macron in settimana:
a) si è fatto calare da un elicottero in un sottomarino nucleare che, poi, ha brevemente guidato;

b) per l’incontro con Trump ha scelto un posto per la cena del tutto invidiabile (peccato la compagnia e sì, è la Torre);

c) dovendo comunque pipparsi la banda – è pur sempre il 14, il giorno dei giorni in Francia – ha ben pensato di farle suonare qualche pezzo meno tradizionale (ma pur sempre franzoso, da 2:08 un delirante crescendo).

Insomma: farlo da giovani è bellissimo. Dovevo pensarci.

Jupiter’s great red spot visto da vicino come nessuno mai

La sonda Juno, di cui ho parlato un anno fa, ha completato l’avvicinamento a Giove e ora è in fase di sorvolo ravvicinato. Una meraviglia, immagini ad alta definizione e a una distanza ridottissima dal gigantone gassosone.
Per esempio, la tempestona plurisecolare meglio conosciuta come la macchia rossa di Giove è così, nel pieno di tutta la sua bellezza occhieggiante:

Tutte le foto di Juno sono qui, sul suo sito su cui posta tutto.