Son belle soddisfazioni, chissà chi sono i miei competitori che mi battono in locale.
Forse quei due là davanti che camminano velocissimi?
Son belle soddisfazioni, chissà chi sono i miei competitori che mi battono in locale.
Forse quei due là davanti che camminano velocissimi?
Mai lasciar fare il vino ai notai o agli azzeccagarbugli, che poi escono cose così.
Immagino siano da bere una a una man mano che si procede con l’atto notarile.
[Spiritosaggini da legulei, la versione giurisprudenziale dei nerds, chissà le risate].
La polacca (polonaise), le polacchine, il papa polacco, che altro? Beh, la mou.
Chissà perché, poi.
E poi Giancarlo Neri, scultore napoletano con un sito davvero bellissimo, prese sei tonnellate di acciaio e mille libbre di legno e costruì The Writer, il tavolone con seggiola di oltre nove metri: un tributo alla solitudine dello scrittore e al blocco che, tavolta, sopravviene.
La sculturona è stata per alcuni mesi a Londra nel 2005, a Hampstead Heath, e poi a Roma. Alcuni senzatetto, ma la cosa non è troppo confermata, sostengono di averla usata come casa per alcuni mesi. Poi è finita nel parco di Monza, donata da un’industriona farmaceutica.
Cercando di capirne un po’ di più il senso, leggo le parole di chi parrebbe saperne molto: «Annulla i limiti imposti dagli spazi espositivi e si inserisce armoniosamente in luoghi di frequentazione quotidiana, instaurando un legame profondo con la natura circostante così da generare la poesia del surreale mediante quella chiave che inverte il modo di leggere la quotidianità e che è comprensibile a tutti. La questione delle dimensioni rimane fondamentale poiché riporta il dibattito sull’importanza della funzione dell’arte pubblica, fuori dai musei e dalle mostre e che eroga quotidianamente una sua piccola quantità di messaggi: questa è la funzione delle installazioni oggi». Certo. Un testo illuminante che si trova dappertutto, chissà chi ne è l’autore. Le dimensioni contano, capisco benissimo. A me, infatti, le cose grandone piacciono molto anche se me ne sfugge il senso.
La sediona è visibile anche da satellite, qui la mappa.
In Portogallo la vita vale decisamente poco.
Il bello viene da 1:43 in poi. Grazie a mr. F. per la segnalatszjia.
Sono andato dai cinesi perché avevo bisogno di una cintura e ho trovato la più bella di tutte: la cintura dell’avventura.
Fosse stata una frusta avrei capito, ma così uhm no.
Non ci avevo mai riflettuto ma, ora, Macron mi sta dando un’opportunità per farlo: fare il presidente, lavoro da vecchi bacucchi o quasi, da giovani è semplicemente strepitoso.
Infatti, il giovane Macron in settimana:
a) si è fatto calare da un elicottero in un sottomarino nucleare che, poi, ha brevemente guidato;
b) per l’incontro con Trump ha scelto un posto per la cena del tutto invidiabile (peccato la compagnia e sì, è la Torre);
c) dovendo comunque pipparsi la banda – è pur sempre il 14, il giorno dei giorni in Francia – ha ben pensato di farle suonare qualche pezzo meno tradizionale (ma pur sempre franzoso, da 2:08 un delirante crescendo).
Insomma: farlo da giovani è bellissimo. Dovevo pensarci.
Filip Hodas è un illustratore 3D ceco e si diverte a immaginare le icone pop in un futuro non troppo lontano.
Il ragasso poi è giovane e, quindi ha una visione particolare sui videogiochi e gli anni Ottanta per lui devono risalire a una certa preistoria. Il mio preferito, per ragioni affettive.
Il mio vicino di banco in ufficio sta sempre al telefono. E mi disturba.
Mi deconcentra, mi confonde, mi stanca. Avrei bisogno di isolarmi, di restare tranquillo, di avere un posto mio in cui io possa lavorare in silenzio.
Cambiare ufficio? Fare mobbing al mio collega finché non se ne va? Tappi per le orecchie? Creare il vuoto in ufficio? Niente di tutto questo.
La risposta è solo una: Helmfon. Il casco per isolarsi.
Signore, ti prego, fa’ che diventi realta: io voglio avere Lord Casco in ufficio, per sempre. Già così non riesco a smettere di ridere.
Il giorno dell’Indipendenza è una festa ad alto grado di patriottismo negli Stati Uniti e una cosa piuttosto seria. Si festeggia, eccome, ed è concesso un pochetto di spirito ma non troppo. O, almeno, non internamente ma solo verso gli altri paesi.
Ed è allora che il genio di qualcuno prende il largo, per fortuna.
Alcuni altri modi meno brillanti e molto americani per celebrare la ricorrenza, alcuni davvero ghei, diciamolo, e altri che condurranno a morte certa.