la storia del povero Manfred, moderno Oetzi (olandese volante)

Alcuni anni fa Manfred Fritz Bajorat, signore tedesco rimasto vedovo, mollò tutto, vendette tutto e si comprò una barca, con la quale solcare i mari più caldi.
Partì e percorse quasi mezzo milione di miglia finché a un certo punto nel 2005 scomparve, lui e la barca da tredici metri. Affondato, immaginarono le autorità. Disperso.

E invece no: alcuni giorni fa le autorità filippine hanno intercettato una barca alla deriva, nella quale è stato ritrovato il corpo di Bajorat. Eccolo:

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Seduto al tavolo, quasi addormentato, preservato dalla salsedine e dalla cabina chiusa, una fotografia di un tragico istante passato. Il cuore, forse. E una barca che naviga abbandonata, a caso da più di dieci anni, senza che ci sia più un porto o un dove verso cui tornare.
In altri tempi un bravo scrittore ne avrebbe tratto un racconto pauroso.

internet delle cose?

Che, traduco, significherà: le cose cominceranno a rompere i coglioni.

June, il superfantaforno che metti dentro le cose, lui le riconosce, le pesa e poi sceglie tempo e modo di cottura da solo. Bravo, molto bravo.
Ma non solo: non contento, gira un video in streaming della cottura, così che il cuoco possa, sul suo telefono, regolare cottura e spegnimento o, almeno, osservare l’andamento. Il forno, poi, scatta anche alcune foto se sollecitato, perché non vuoi condividere la socialcottura in tempo reale? E poi avvisa quando più o meno ci siamo col foodporn.

160317.june

Ingredienti richiesti: un quad core Tegra K1, foto e video camera interna, modulo wireless, una connessione di rete veloce, app da installare su telefono, tablet e diosadove. Poi ci sono le cose da forno, tipo sei serpentine in carbonio. Qui il tutto. Alla modica cifra di 1.500 dollari occasione, perché poi costerà di più.
«Pronto? Chi parla? Ah, ciao forno, dimmi».