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Una copertina di fine ottobre di Time pone l’accento sulla possibilità, che incoraggio, di uscire da FB e di cancellare il proprio account.

Il che per carità andrebbe anche bene. Meno bene va la rappresentazione della notifica mobile con il cursore del mouse ma occorre non perdere il punto. E comunque, pare che android, quindi il telefono, tolleri piuttosto bene un mouse. Provare.

una certa qual distanza tra ciò che si è e ciò che si pensa di essere

Da un paio di capodanni a questa parte, suscitando un certo fastidio nel paese, alcuni russi ci pigliano strepitosamente per il culo per quello scollamento evidente a tutti tranne che a noi per cui ci percepiamo come i nipoti di Michelangelo – come se fosse ereditario – e ci comportiamo e vestiamo, invece, come i cugini incestuosi del Bagaglino. Ecco i russi.

Ed ecco alcune immagini di un programma che è andato in onda questa settimana, raccogliendo il 54, cinquantaquattro, c-inn-qqua-nnt-aquu-at-tttr-o per cento dello share.

A ben guardare, i russi sono stati fin pacati nella parodia. Il nostro orizzonte estetico attuale è, secondo me, molto vicino a certi bar polacchi a Cracovia, tutti oro e pastello, con gelato dopato all’anidride. Face the reality.

invece della successione, la sovrapposizione

Max Meyer fa il fotografo a Tubinga e fa delle cose che lui chiama timelapse photo. In realtà la fotografia time-lapse sarebbe un’altra cosa ma non importa. Ha comunque abbastanza senso perché, senza essere video, il risultato è la sovrapposizione di fotografie scattate dalla mattina a notte inoltrata, dando un po’ l’idea dello scorrere del tempo meteorologico in un’unica immagine. Questo è ovviamente il lago di Resia con il campanile galleggiante.

A me non è che piacciano poi molto, perché non apprezzo l’effetto rendering delle persone, piazzate un po’ lì ed evidentemente con ombre e luci differenti, l’effetto è un po’ plastico ferroviario. Però l’idea generale ha un suo senso e non sono male da scorrere.