minidiario scritto un po’ così di un giro balcanico-carpatico: due, comparatistica varia, fiumi e fiumoni, acqua dove non deve, sistemi di cui non sappiamo nulla, scavallo e vado

Non che a Lubiana manchino sobri esempi di leggerezza ed esuberanza jugoslava, tutt’altro, ma si stemperano, specie nel centro, con altri stili e forme e il puppurrì a me non dispiace affatto. Certo, a me piace pure la dance jugoslava anni ottanta, non faccio gran testo, e anche l’estetica dell’est, dalla cecoslovacchia alla mongolia, la […]

minidiario scritto un po’ così di un giro balcanico-carpatico: uno, la gita scolastica, le città fondate nei posti giusti, i parchi che possono essere usati, imparo l’arte del luogo

Riparto, finalmente. Con mossa per me inedita, avvio il viaggio con un pullman, un flixbus, per ragioni di orari e di collegamenti. L’atmosfera a bordo è più vicina a una stalla in gita scolastica che a un viaggio organizzato, comprensibile a ben guardare la tratta: Bordeaux-Bucarest. Ma io scendo prima. Salgo a viaggio ben avviato […]

minidiario scritto un po’ così di un breve giro cadorino: tre, lo stile vecchio, curve, gran ruderi, gran ruderi ancora, riposo contemporaneo, chiudere sul ponte

In sequenza, molte cose gradevoli a poca distanza l’una dall’altra, vado veloce. Poco più a nord di Longarone, Pieve di Cadore. Sì, il suo stile è vecchio, come la caaaaaaaaasa di Tiziano a Pievedicadore, che canzone! La casa è presunta, è del periodo rivestita poi dell’idea del Cinquecento che avevamo all’inizio del Novecento, viene visitata […]

minidiario scritto un po’ così di un breve giro cadorino: due, «le parole incredulità, orrore, pietà, costernazione, rabbia, pianto, lutto, gli restano dentro col loro peso crudele»

Piove che il signore la manda a sbroffi violenti ed è il tempo appropriato per quel che voglio fare oggi. Un giro rapido al decathlon di Ponte nelle Alpi per comprare cose impermeabili, ogni volta stolto che sono, una decina di minuti a spasso su una strada romana che ho visto indicata per caso e […]

minidiario scritto un po’ così di un breve giro cadorino: uno, chirurgia istituzionale, onorare gli usi locali, una casa da comprare

Proseguo nel mio Grand Tour personale spezzettato e opto per un breve giro nella valle del Piave, le dolomiti bellunesi e il cadorino. Un altro pezzetto del Grand Tour per come lo intendo io, il viaggio di esplorazione, illuminazione, scoperta di sé, arricchimento culturale. Certo, oltre a tutto ciò per coloro che decidevano di intraprendere […]

minidiario scritto un po’ così di un breve giro per verificare se la semiotica strutturale delle origini è ancora praticata: sei, qualche domanda senza risposta, due sciocchezze sul perché del viaggio, per me

Come ogni bella storia di passione, ha da fini’. Sarà il caso che torni a casa, piccole maree nere di liquami si stanno preannunciando al mio orizzonte temporale, pagherò caro pagherò tutto. Ne è valsa la pena? Sempre. Faccio un salto in stazione prima per capire come funziona, che treni devo prendere, fare un biglietto, […]

minidiario scritto un po’ così di un breve giro per verificare se la semiotica strutturale delle origini è ancora praticata: cinque, un giro dove volevo

Attuo il piano. Vado per imbarcarmi e già non c’è il traghetto, ovviamente hanno ragione loro, è domenica e io non comprendo quello che gli asterischini e le stelline sugli orari dicono, quindi ho frainteso gli orari delle corse. Piano infallibile fin dall’inizio ma, fortuna mia, sono uno che si muove sempre in anticipo. Aspetto […]

minidiario scritto un po’ così di un breve giro per verificare se la semiotica strutturale delle origini è ancora praticata: quattro, al confine invalicabile, sabbia che travolge, c’è mare e mare, un nuovo regolamento

Mi metto in moto perché voglio essere proprio oggi sul mar Baltico e ne manca un po’. La via più breve è seguire il Nemunas fino alla foce ma malauguratamente non ho una barca e non c’è la ferrovia. Cioè, c’è, ma passa molto in alto, torna indietro e fa un giro strano e ci […]

minidiario scritto un po’ così di un breve giro per verificare se la semiotica strutturale delle origini è ancora praticata: tre, i migliori del proprio mondo, a casa di Sabonis, dove mettono le auto e la monnezza?

Prendo i miei due stracci e mi inoltro verso il centro della Lituania, con un treno regionale come i nostri, larghezza normale, ma addobbato come una baita transilvana, con tendine di pizzo adesive. Dev’essere una promozione dell’ente del turismo lituanico. Ci avviamo per una pianura tirata a biliardo e punteggiata di fattorie nel mezzo di […]

minidiario scritto un po’ così di un breve giro per verificare se la semiotica strutturale delle origini è ancora praticata: due, notti quasi bianche, la storia sono loro, cibi con patate, diversità programmatiche tra noi e i compagni ferrovieri lituani

La cosa che balza letteralmente agli occhi è che il sole tramonta alle dieci e sorge alle cinque, di fatto proiettandoci in giornate da diciassette ore. Anzi di più, perché c’è chiaro per un po’ sia dopo che prima, diciamo che bisogna scordarsi di andare a letto col buio e alzarsi col chiaro, andando a […]