mostri nei Settanta

Quello a destra qui sotto è Edmund Kemper III, efferato serial killer americano. Quello a sinistra è Cameron Britton, un simpatico e gioviale attore che interpreta, appunto, Kemper.

Ma la somiglianza davvero inquietante è quando lo interpreta in movimento, l’assenza di affettività, la presenza dominante, insomma ottima resa e ottimo livello.
Per vedere Kemper-Britton bisogna vedere Mindhunter, nuova serie tv su un argomento trito e ritrito che però tira sempre: i serial killer. La differenza, stavolta, la fa l’ottimissima fattura del prodotto, ambientazione, scrittura, dialoghi, trama, gran recitazione, una seconda stagione già confermata eccetera, e la regia di Fincher, che è uno che basta dire: Seven, Fight club, Zodiac e un po’ di House of cards. Non male no.
Certo, deve piacere il genere e a me, modestamente, non lo piace. Ma questa sì, questa mi è piaciuta, nonostante parecchi abominii. E poi c’è lei: Dànamm.
(Qui una recensione più sensata della mia).

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