le foto che ora sono proibite

Dopo qualche tempo di interregno, nel quale non c’era regolamentazione, ora la disciplina dei voli con drone è ferrea e prevede, tra l’altro, oltre al patentino, il divieto assoluto di sorvolo delle aree abitate.
Per un certo periodo, però, non è stato così e Amos Chapple, allora, ne ha approfittato, scattando un sacco di foto che ora si possono considerare proibite.

L’ultima è Budapest, la seconda il Taj Mahal ad Agra, la terza la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a Peterhof in Russia, le altre più o meno sono identificabili.

«C’è stata una finestra di circa 18 mesi in cui era possibile far volare questi affari ovunque e la gente era esaltata nel vederli. Sono contento di aver usato quel tempo».

Le altre cose che fa Amos Chapple.

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