almanacco dei sette giorni, per draghizzarci (21.05)

☀ Impresa alpinistica memorabile: una cordata di dieci nepalesi sale in cima al K2 in invernale, salita mai riuscita a nessuno, finora. Aspetti positivi: che siano nepalesi e non una spedizione come sempre da fuori (oddio, anche se il K2 è tra Cina e Pakistan); che siano saliti insieme, unendo le tre spedizioni, si siano aspettati e abbiano raggiunto la cima tenendosi tutti per mano; che uno di loro non abbia usato l’ossigeno; che abbiano lanciato un messaggio di unità e di attenzione: «Il riscaldamento globale e il cambiamento climatico sono una delle maggiori sfide che il mondo si trova ad affrontare ora. La razza umana ha bisogno di unirsi per affrontare questa crisi incombente. Se siamo uniti tutto è possibile!». Aspetti negativi: che resteranno ‘i dieci nepalesi’ e nessuno ricorderà i loro nomi. Oddio, questo sarebbe anche positivo, essendo un’operazione collettiva, in effetti. A ogni modo, eccoli.

Mingma Gyalje Sherpa, Nirmal Purja, Sona Sherpa, Mingma David Sherpa, Mingma Tenzi Sherpa, Gelje Sherpa, Pem Chhiri Sherpa, Dawa Temba Sherpa, Kili Pemba Sherpa, Dawa Tenjing Sherpa, gli alpinisti che hanno raggiunto la cima del K2 in invernale.

✘ Purtroppo nelle ultime due settimane sono mancate molte persone di valore. Ne ricordo alcune: Roberto Brivio dei Gufi, meraviglioso chansonnier dialettale, attore, cabarettista; Ezio De Gradi, musicista, conduttore di Radio Popolare, uno spasso la sua ‘Pig parade’ negli anni Ottanta e Novanta; Paolo Ferrari, il fotoreporter che scattò, tra le altre, fotografie importanti della strage di Bologna e che ha donato il suo immenso archivio alla città di Bologna; Leon Spinks, pugile dei massimi che ebbe notorietà per aver sconfitto Muhammad Ali nel 1978 (ai punti, con decisione non univoca, e avendo dodici anni di meno, va detto), da cui fu sconfitto a sua volta dopo pochi mesi perdendo il titolo.

Paolo Ferrari, Prete in stazione – strage Bologna 2 agosto 1980 – copyright Archivio Ferrari

◾ Una rivelazione: i cotton fioc non dovrebbero essere usati nelle orecchie. Perché fanno malissimo. E per cosa, allora? Boh, le fughe delle piastrelle, lo smalto delle unghie, la catena della bici, che ne so? Effettivamente, sono sconsigliatissimi, fanno male perché non raramente perforano il timpano, comprimono il cerume, danneggiano le ossa, generano prurito, tolgono ciò che non andrebbe tolto e che si elimina da solo. Ma non è mica una cosa strana, su ogni confezione (verificare!) c’è scritto: “Non inserire nel canale uditivo”. Giuro. La cosa strana è che facciamo tutti il contrario.

☀ Un momento storico, nell’ambito della cura dell’ambiente: nel 2020 gli europei hanno usato più elettricità generata da fonti rinnovabili che da fonti combustibili. E per fonti rinnovabili si intende solare ed eolico, che hanno generato il 38% dell’elettricità utilizzata in Europa lo scorso anno, rispetto al 37% fornito dai combustibili fossili. La crescita è rapida, l’energia prodotta da fonti rinnovabili è raddoppiata in poco tempo e, grazie a dio, crolla quella prodotta dal carbone. Non grazie alla Polonia, bisogna dire.

◾ I Tampa Bay Cocktails hanno battuto i Kansas City Cinnamon al superbowl. Vince ancora Tom Brady, che è quello che sta con la ex-modella-ragazzo e che ne ha vinti uno sfottìo, e l’edizione di quest’anno si segnala per il primo spot di Bruce Springsteen per Jeep. Alla fine, molti cedono.

✘ Il sindaco di Roma, Raggi, ha allontanato il suo assessore alla Cultura, Bergamo, e ha assegnato la carica a Lorenza Fruci, sua compagna di liceo, appassionata di arte, di scrittura creativa, di burlesque, con all’attivo docenze, workshop e laboratori sulla documentazione, sullo storytelling, sulla comunicazione culturale, oltre che sull’immaginario e la rappresentazione del femminile. Dal 2019 era la delegata del Campidoglio di Roma per le politiche di genere. Se non si trattasse di Roma ma di una città sommersa dall’acqua di una diga, potrebbe anche andare. Così no, non ha né esperienza né titoli né sensibilità né relazioni né conoscenze per un ruolo così di rilievo. Se non altro, mancano pochi mesi alle elezioni a Roma. Triste ma è un fatto.

✘ Il 29 gennaio erano venticinque anni dalla notte in cui bruciò il teatro La Fenice e in cui rischiammo di perdere Venezia. Le immagini furono terrificanti, sia con le fiamme durante la notte che per ciò che ne restava, giorni dopo.

ARCHIVIO/ANSA/TO
ANSA/ANDREA MEROLA

L’incendio fu doloso, doveva essere un piccolo incendio controllato per ragioni di indennizzi e ritardi dell’impresa che si dedicava alla manutenzione e fu, invece, un vero disastro. Per colpa di pochi individui amorali. Qui la storia, se qualcuno volesse, di un intervento di salvataggio davvero fuori dal comune (minuscolo).

✘ Tre consiglieri comunali di Cogoleto, Francesco Biamonti, Mauro Siri e Valeria Amadei, in consiglio hanno fatto più volte il saluto romano durante una votazione. Uno è della Lega, l’altro di Fratelli d’Italia, il terzo indipendente ma stronzo uguale. Aggravante, i tre lo hanno fatto nella seduta del 27 gennaio, Giorno della Memoria, evidentemente credendo di essere spiritosi. La Digos di Genova li ha denunciati. Ma non basta, io penso che andrebbero automaticamente dimissionati, che dovrebbe essere loro impedito di candidarsi a qualsiasi altra carica pubblica nel paese, di assumere qualsiasi impiego pubblico, di ricevere fondi e sovvenzioni dallo Stato. Questo perché se no loro, e le persone come loro, non imparano e non capiscono. Pensano di essere a scuola e di essere, ahinoi, spiritosi.

☀ Oh, dico davvero: qualcuno si è inventato il legno trasparente. Che ha pure un sacco di caratteristiche entusiasmanti, durata, resistenza, leggerezza e così via. Qui l’abstract dello studio scientifico e qui un articolo che dice le cose meglio di come le direi io.

Settimane vivaci, soprattutto per la crisi di governo e la venuta di Draghi. E tanta tanta fuffa, con un brutto segnale secondo me: la crescita esponenziale del peso dell’informazione (diciamo…) via social. Che è una cosa che accade perlopiù in paesi arretrati dal punto di vista dell’informazione, tipo per dire l’Iran. Ne è responsabile anche e soprattutto il giornalismo tradizionale, per dirla manchevolmente.


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