il Levium (dai, dai, dai!)

Già da tempo sono stati aggiunti quattro nuovi elementi alla tavola periodica degli elementi, per ora chiamati: ununtrio, ununpentio, ununseptio e ununoctio.

160118.tav-per

Si è ora aperto il dibattito sui nomi da attribuire a questi nuovi elementi: nel recente passato ebbero la meglio alcune logiche campanilistiche, per cui si ebbero il germanio, il francio, lo scandio, l’americio, il californium e così via. Maccheschifo. Per il 113, essendo stato scoperto da un équipe giapponese, sarebbe pronto il japonio. Maddai.
La rivista Nature, che iddio la protegga, ha proposto di superare questo tipo di logiche miserelle e di nominarne uno ‘Levium‘, ovvero l’elemento di Primo Levi: il giornalista britannico Philip Ball, infatti, sostiene giustamente che «Il suo ‘La tavola periodica’ rimane il miglior libro mai scritto sulla chimica. (…) ‘Se questo è un uomo’ è una delle opere più profonde e umane del secolo, testimonianza del fatto che la scienza può essere una forza universale liberatrice per la salvezza, riconoscendo allo stesso tempo la sua capacità di essere abusata in modi terribili. Levium potrebbe significare che la tavola periodica è per tutta l’umanità».

160118.levi

Io, che umilmente ritengo Primo Levi il più grande scrittore italiano del Novecento tout court, sono ovviamente d’accordissimo ed entusiasta della cosa. Sarebbe davvero molto bello.

C’è un volume di racconti (qui) edito da Einaudi che – a un prezzo a dir poco ridicolo per tutto l’oro e le gemme che contiene – raccoglie tutti i racconti di Primo Levi, ovvero i racconti contenuti in Storie naturali, Vizio di forma, Lilít, Il sistema periodico, L’ultimo Natale di guerra. Credo sia uno dei libri più belli e preziosi che io abbia mai letto e che possegga. Vorrei davvero lo avessero tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *