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piccola raccolta FOSS
Free Open Source Software:


1 - il media player
2 - il text editor
di Gnappolo

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trivigante 2006

ventinove

(ténnologia) FOSStituire il possibile/Puntata 2: il text editor
di Gnappolo

Parliamo di programmi detti "text editor". Non necessariamente dei ben più completi "Word Processor" (Word, SWriter o AbiWord), ma software che consentano di modificare file di testo (e non, tipo i file id.diz, .info, ecc) e che abbiano queste caratteristiche minime (le uniche che chiedo IO):
- Velocità di apertura
- sostituire Blocco Note
- aprire più file contemporaneamente
- sostituire stringhe di testo in più file contemporaneamente.
Molti di questi editor sono usati dai programmatori e da chi (purezza loro) scrive ancora HTML con un editor. Per anni ho usato TextPad. Non è famosissimo, ma è molto leggero, veloce e fa tutto quanto detto sopra egregiamente. Ma è a pagamento (shareware).
Ho provato al volo un paio di alternative, prima di arrivare al definitivo e unico (vi sto scrivendo da lui) che recensisco qui:

Notepad++ (plasplas) ---------------------
http://notepad-plus.sourceforge.net/
Non solo è FOSS, non solo è leggerissimo e stabile (non mi si è ancora piantato una volta) e ben maturo (v. 5.1!), ma è pure carino da vedere ed espandibile con molti bei plugin (ad es. vi consiglio "Explorer", che apre una dockbar con albero di cartelle e file).
Non lo uso per editare file di tipo codificato (C, VB, Html, Xml, ecc), i quali appaiono anche in modo diverso a seconda del contenuto, ma ne apprezzo tanto la velocità di apertura e il fatto che si ricorda i file aperti (li riapre sempre, fino a quando non li chiudi). Impareggiabile per quanto poco ci mette ad aprirsi e a leggere file anche grossi e su una utilissima feature (lo fa anche TextPad): in esplora risorse, tasto destro su QUALSIASI file --> Edit with Notepad++.
Apre più file insieme, in schede diverse, liberamente configurabili (in alto, a sinistra, su più righe...).
Finora non ha rivali, e non vedo cosa si potrebbe chiedergli di più, visto che è anche più potente di TextPad, pur essendo FOSS. Ottimo è dir poco, tanto che lo uso da un paio di settimane ma è come se lo avessi da sempre. Insostituibile.

ventisette

La memoria di ogni giorno.
Io, come tante altre persone, ogni giorno mi dedico ad accrescere, a dopare, a ripulire, ad accarezzare la mia personale memoria e, nei limiti, a contribuire - parlando negli angoli bui - al sostenimento della memoria diffusa. Un sacco di persone giuste lo fanno. Va da sé che, per il singolo me e per tanti altri, formalizzare una Giornata della Memoria equivale a formalizzare una Giornata della Respirazione o una Giornata del Domani: più un appuntamento dal dentista che un'occasione rituale. Se le cose andassero come dovrebbero, diverrebbe necessario istituire la Giornata dello Svago, magari. Va altrettanto da sé, invece, che la Giornata della Memoria ha un certo significato in termini collettivi e istituzionali, anche se poi si finisce a parlare di stronzi lefebvriani e si perde, come sempre, tempo prezioso. Vi capita mai di pensare che tra qualche anno non esisterà nessuno che abbia visto un campo di concentramento nazista?
Comunque, poiché la memoria è la mia e io di istituzionale non ho un cavolo, onoro la giornata citando me stesso con un pezzetto minimo di memoria, scritto lo scorso maggio nel campo di Buchenwald:

Ecco, un punto: il campo, liberato nel 1945, fu utilizzato dai russi fino al 1950 come campo di prigionia, arrestarono un bel po' di nazisti e regolarono qualche conto con arresti sommarii, finché fu poi lasciato alla DDR. La Germania Est demolì il campo nel 1952, lasciando in piedi solo l'entrata, il forno e altri due edifici. In dieci anni tutto il campo divenne foresta. Fu solo nel 1965 che si decise di farne un museo, di togliere il bosco e l'erba e riportare almeno le fondamenta degli edifici alla luce. Ecco, se non fosse per alcune foto, noi non avremmo idea di come fosse fatto davvero il campo all'interno del perimetro. E queste foto, decine, si contano in fretta, sono le foto scattate dalle SS al loro campo, di cui erano fierissimi. Foto delle SS. Non fosse per quelle foto, duecentocinquantamila persone sarebbero passate in un posto sessant'anni fa e noi non sapremmo nemmeno come.
Io, oggi, non avrei visto come erano le residenze, ville non case, dei comandanti del campo, avrei visto solo le fondamenta. E non avrei visto la falconiera per lo svago degli aguzzini, il bordello del campo, le caserme delle SS, l'edificio dei prigionieri speciali, il piccolo lager, l'infermeria, le officine, le fabbriche, i depositi e così via. La memoria, talvolta, va via in un soffio.

ventisei

Una nuova rubrica: FOSS (Free Open Source Software).
E' con grande piacere (son tutto barzotto) che accolgo in queste pagine una nuova rubrica, FOSStituire il possibile, curata da Gnappolo, il quale si occuperà con metodo e rigore per varie puntate di ténnologia dei compiuter. Non spaventatevi, si tratta di un'opera meritoria comprensibile anche ai fittoni: di puntata in puntata, Gnappolo offrirà valide alternative ai programmi che utilizzate sul vostro compiuter; alternative che rispondono alla filosofia del software libero, FOSS appunto, che lui testerà e descriverà per noi.
Si vada dunque a iniziare. L'indice con tutte le puntate lo trovate qui a sinistra. Grazie, Gnappolo.

(ténnologia) FOSStituire il possibile/Puntata 1: il media player
di Gnappolo

Recentemente sono schifato dal trovare sul mio pc software proprietario, pertanto sto mirando a sostituire, piano piano ma sempre più, ogni programma che posso con un suo omologo FOSS (Free Open Source Software) o per lo meno "davvero" free. Ovviamente pur di usare software libero ritengo ammissibile avere qualche funzione in meno rispetto ai programmmi commerciali: l'importante è fare caso a quali sono le funzioni che usiamo più spesso, e ci si rende conto che possiamo DAVVVERO fosstituire almeno il 90% dei programmi (che, va notato, spesso sono meno pesanti e consentono di risparmiare tempo!). Ma l'unica, vera condizione che mi sono imposto per sancire il passaggio da programmi commerciali o qualcosaware a software libero è che il nuovo sostituto foss funzioni davvero bene (e vorrei vedere...).
Vi renderò conto di questa lenta migrazione e dei test, man mano che vado avanti (in proposito non ho mai dimenticato il post di Trivigante che elencava un sacco di utili programmini opensource).

Il media player
Adesso (per me) il problema è trovare un media player che sia alternativo a Winamp, il quale finora tra tutti quelli non open (incluso Windows Media Player, che è davvero una tortura) ha conquistato il posto fisso sul mio pc perchè:
- occupa relativamente poca memoria (min 10Mb se attivo, 4 se ridotto a icona)
- suona bene, molto bene, cioè garantisce qualità e stabilità al suono (mai provato add usare le cuffie? la differenza si sente)
- si incricca molto ma molto raramente.
- vabbè, ovviamente, ha le skin (ma si vive anche senza)
Va detto che io (è tutto relativo) non lo uso volentieri per i video, e non mi organizzo la musica con la "Library", ma va detto che Winamp potrebbe essere il mio unico mediaplayer, se non fosse che l'operazione Fosstituire il possibile mi impone di trovare un'alternativa...

VLC ----------------------------
Ovviamente, il primo pensiero corre a VLC, e il test è durato almeno 3 settimane:
- leggerino, anche se occupa più risorse di Winamp (ci posso passare sopra).
- semplice, l'interfaccia è spartana ma radicalmente skinnabile: OK
- legge quasi qualsiasi roba: OK
- non ricorda le playlist da una sessione all'altra a meno di non salvarle ogni volta: MMMHHH...
- Si incricca sovente. Troppo sovente: NO, NON VA. Ancora non va.
MPlayer ------------------------
Come VLC, proprio uguale, oltre ad essere anche più fragile.
Songbird------------------------
Più pretenzioso, mira a sostituire iTunes, ed è anche carino. Ma pesa una madonna col carretto, e almeno sul mio pc poco potente è lento e se uso anche qualche altro programma (sai, capita, che non mi metta ad ascoltare musica solo per ascoltare musica o per guardare la mia libreria musicale...) si incricca... magari le nuove versioni staranno su, ma questa no, proprio no... peccato... ma anche no.

Altre Alternative? Boh... nel frattempo il capitolo 1 di Fosstituire il possibile si conclude con un insuccesso: resto a Winamp... ben felice.

------------------------------------------------------------
Dopo quasi un mese di sperimentazione sono giunto a sentenza quasi definitiva, e vi aggiorno.
Vengo da Winamp, col quale mi trovo bene da anni, fin da prima della laurea (l'MP3 esisteva ma se ne ignorava la portata per mancanza di banda), pertanto il sostituto non avrà vita facile. Ho provato VLC quanto basta per capire che l'intenzione è ottima ma su Windows fa abbastanza cagare, pertanto la ricerca è continuata:

ZINF ------------------------
Buono perchè leggerissimo, ma legge solo i file audio. E' sì skinnabile ma le skin sono poche e poco funzionali per me (a me piace cche sia minimo e stia nello spessore della barra del titolo delle finestre, ma che ci si possa fare tutto o quasi). Si sente decisamente bene e vale la pena, se non si desidera altro. Essenziale.
KMPLayer --------------------
Ottimo. Infatti sono rimasto su questo, perchè legge anche i video e ha tutto, ma davvero tutto. Due nei, ma che comunque non ne preggiucicano la qualità: la libreria è quella di winamp e cliccando con il tasto dx esce un menu idiota (non tiene conto se stai vedendo un video o ascoltando un audio, le opzioni sono sempre le stesse) inspiegabilmente infinito (opzioni per qualsiasi belino) ove trovare quel che cerchi è un'impresa. Pertanto all'inizio si fatica, ma poi viaggia che è un piacere. Skinnabile a dismisura, è anche leggero (4Mb minimizzato) nonostante le funzionalità, e sostituisce benissimo Winamp. Perfetto.
Songbird --------------------
Appena uscita la v. 1.0, è l'alternativa a iTunes, che io ho sempre trovato inutilmente complesso e che sostanzialmente ho sempre odiato. Songbird è più leggero di iTunes (e capirai...) ma non abbastanza, perchè tiene comunque tutta la libreria aperta (45 Mb aperto, 11Mb minimizzato, anche se non suona niente!). Comunque è carino, essenziale e facilmente accessibile, ha poche opzioni ma utili (a parte che non lo puoi minimizzare nella systray), e nonostante non credo lo userò mai, ad esempio perchè non legge i video, lo tengo comunque. Ancora non capisco perchè integrare nel player un browser web (come in RealPlayer e Winamp) con tutte le opzioni del caso (compresi plugin e estensioni), affaticandolo ulteriormente, ma forse chi è più geek di noi non può davvero farne a meno... Un grande BOH.

venticinque

Il più grande scandalo della storia repubblicana.
Ieri a Olbia il presidente del consiglio, in merito al cosiddetto archivio Genchi, ha affermato che dall'archivio di intercettazioni di Gioacchino Genchi starebbe per emergere un enorme scandalo ed ha aggiunto, inoltre, che proprio in virtù di questo episodio la legge sulle intercettazioni è un fatto più che urgente, per la sicurezza dei cittadini.
Trivigante risponde al presidente del consiglio: primo, l'archivio di Genchi è costituito da tabulati telefonici, dico: tabulati, che sono notoriamente una cosa differente dalle intercettazioni, ovvero grossi files di excel o access, nel caso migliore, con un po' di utenze telefoniche; secondo, Genchi è un consulente tecnico che lavora su regolare commissione e incarico delle Procure.
Se Genchi ha commesso reati, paghi. Il resto è fuffa, come gli idioti in malafede.

ventitre

Altre domande sul governo di Israele.
Una fila infinita di cronisti e commentatori e le domande mi tocca farmele da solo... La sequenza cronologica dei fatti è stata tale da saltare agli occhi. Diciassette: Israele annuncia la tregua unilaterale, diciannove: la mette in pratica e ritira buona parte delle truppe dalla striscia, venti: Obama giura mano sulla bibbia di essere presidente bravo mentre Bush scappa in elicottero. Poiché la data del venti gennaio per l'insediamento è nota da circa duecento anni, le domande dovrebbero scriversi da sole, no? Possibile non interrogarsi sulla sequenza delle date? Evidentemente sì.
E dunque, delle due l'una: o il governo di Israele ha approfittato dell'ultima finestra di libera guerra, ovvero dei rimasugli dell'amministrazione Bush per tirare la corda fino all'ultimo (leggasi più di milletrecento morti, si tratta di corda con cappio) in attesa degli sviluppi del nuovo corso, oppure da Washington è arrivato uno stop. Per rispondere bisognerebbe sapere chi sedeva alle leve del comando nel breve periodo di interregno alla Casa Bianca e chi possedeva, materialmente, il potere di agire. Chiaro che se gli uomini di Obama avessero già cominciato a preparare il terreno nei giorni precedenti, allora assumerebbe ben altro significato la prima telefonata del presidente eletto ad Abu Mazen il giorno ventuno, primo tra tutti.
Se, dunque, il governo israeliano ha agito in autonomia e ha optato per una sospensione dell'attacco in vista della nuova amministrazione americana, allora son più vigliacchi e cinici di quanto già preventivato. Se, al contrario, le indicazioni sono venute da ovest, allora c'è da piangere ancora una volta per l'amministrazione Bush e da riconsiderare al rialzo, ancor di più, il potere americano sulla questione israelo-palestinese. E se questo fosse vero, ogni futuro conflitto da parte israeliana sarà in qualche modo da imputare direttamente all'interesse americano e ogni mancata soluzione sarà responsabilità diretta dell'amministrazione americana, che tanto potere avrebbe dimostrato in questa occasione.

diciannove

I monumenti (ai) caduti.
La piramide votiva di Langhirano.

Ancora sull'estetica monumentale applicata alla retorica patria: il caso di Langhirano. Patria del prosiutto nonché di Renata Tebaldi - che, lo si dica, era meglio della Callas da quasi ogni punto di vista - Langhirano raddoppia la canonica quota di un monumento ai caduti pro paese e raddoppia il carico estetico annesso.
In apertura di abitato, una triade di stalagmiti con immancabile aquila in sommità ricorda le vette che furon teatro dell'alpino ardore. Proseguendo all'interno del paese, invece, nascosta dalla vegetazione equatoriale che contraddistingue l'ecosistema langhiranese, una piramide tronca sormontata da fiamma lapidea ricorda tutti i caduti di ogni tipo, forma e colore, compresi i caduti in Balcania, toponimo inavvicinabile. Testimone di una civiltà scomparsa, la piramide di Langhirano è forse opera di architetti mesopotamici o aztechi di un passato lontanissimo, e in questo caso di ziqqurat si tratta, oppure di civiltà aliena (ovvero di architetto che vien da fuori) passata, tra l'altro, a testare il prosciutto.
Quali segreti reconditi nasconde la piramide tronca al suo interno? Forse misteriose equazioni matematiche in grado di spiegare forze irrazionali e tensioni all'eternità? Forse un sepolcro di re combattente riccamente arredato? Non è dato saperlo. Resta il rapimento di fronte al colosso alto circa un uomo e mezzo che dalla pianura guarda a Giza e al mondo antico. I fiori e le corone son freschi al tempo della fotografia, essendo di poco passati il due e il quattro di novembre, feste nazionali di tutti i monumenti ai caduti.

sedici

L'arte giapponese della piegatura della carta con i genitali.
Fortunatamente per me, non vivo in una zona di guerra e, di conseguenza, posso concedermi il lusso di occuparmi di leziosità. Ammesso e non concesso che lo siano, anzi sicuramente no, poiché sto parlando di quella meraviglia densa di sorprese che sono i finneghismi. I finneghismi sono parole immaginarie e inventate a partire dai termini e dalle locuzioni esistenti, che sprigionano significati nuovi e inimmaginabili, tecnicamente "parole portmanteau"; insomma il gioco è un po' quello che caratterizza "Finnegans Wake", da cui il nome. Già se ne parlò nel b.site di aprile del 2006, in fondo in fondo, e son sempre belli e molto piacevoli da leggere e da praticare.
Ora ne ho di nuovi. Grazie al contributo di AL, FB, JO, LA e SC, ci abbiamo giocato per qualche tempo e ne abbiamo creati alcuni, del tutto nuovi e del tutto originali. Nulla impedisce di continuare a giocare, anzi il mio invito è proprio questo, continuare e inventare. Per dare giusto conto delle più recenti creazioni, è con gioia e trasporto che pubblico i finneghismi nuovi nuovi:

rimasto di merda: estercofatto
annego nella Manica: anglofogo
corte della Repubblica che trasferisce i dipendenti pubblici ad altro incarico: Corte Sostituzionale
lo segue chi si veste alla moda ma in modo mostruoso: franken-style
colui che ti aggiusta poeticamente il lavandino: idraulico
persona cara affetta da sinusite: amuco
uccello dal verso volgare: fanchiurlo
artista in crisi d'ispirazione: artistitico
non digerire l'Amore: ruttamare
rubare carne congelata: abigelato
ingannarsi sul fatto di aver dormito: addormentirsi
insegnante che alle medie tiene le lezioni di fisiologia femminile: maestruo
sarto precisissimo: esarto
barriera costruita nei porti contro i frutti di mare: frangifrutti
piatto a base d'uova cucinato troppo velocemente: affrittata
pratica del costruire case commestibili: edibilizia
polizia avicola internazionale: interpoll
forza dell'ordine avicola nazionale: pollizia
atto di partigiani spagnoli che si rifugiano in montagna: assierragliarsi
contusione in cui i capillari si rompono e formano macchie cutanee di colori sgargianti: arlecchimosi
città sonnecchiosa dell'Est: Bradislava
arte giapponese della disposizione dei mobili di poco prezzo: Ikeabana
locuzione filosofica post sbornia: Vomito ergo rum
arte giapponese della piegatura della carta con gli organi sessuali: origasmi
rimpicciolire fino ad essere confuso con oggetti di piccola dimensione: minimetizzarsi
periodo di circa 25 anni che trascorre mediamente tra un atto sessuale e il successivo: generezione
piccolo volatile circense: equilibrì

quindici

Sameh Akram Habeeb e gazatoday.
Sameh Habeeb ha 23 anni, la mattina esce e gira per gli ambulatori, gli ospedali e nei quartieri sotto attacco, cercando di non farsi ammazzare. Raccoglie informazioni e quando può scatta fotografie. La sera attacca il suo generatore a gasolio, perché gli serve elettricità, prega che la linea telefonica non sia scomparsa e scrive il suo blog. Sameh vive a Gaza e, siccome crede nell'importanza del proprio contributo personale e nella diffusione di notizie di prima mano, racconta l'assedio israeliano giorno per giorno. Dice: "Questa è una guerra contro la popolazione di Gaza, non contro Hamas, e come blogger e giornalista sento di doverlo raccontare come posso e tutte le volte che posso, senza pensare a me stesso". L'indirizzo del suo blog è questo: gazatoday.blogspot.com, le sue fotografie stanno qui: sameh.habeeb. Sameh Habeeb è bravo, non solo perché rischia la pelle, bensì perché fa il giornalista e non il commentatore, racconta i fatti ed è conscio di ciò che fa. Da parte mia, lo leggo, impallidisco, provo a sostenerlo e cerco di fare tesoro della lezione ricevuta sul mezzo e sull'informazione.

undici

Il Pio cardinale.
Una decina di giorni fa Walter Veltroni, nel bel mezzo della discussione sulla questione morale nel PD dopo i fatti di Toscana, Abruzzo e Campania, ha partecipato a un dibattito pubblico a Roma. Maledizione a me, non ne ricordo l'argomento, l'ho letto e non mi aveva colpito, non me lo sono segnato, sciocco me. A mia discolpa, mi aveva colpito molto di più il parterre incaricato di generarlo, il dibattito: oltre a Veltroni, la presenza più significativa era il cardinale Pio Laghi. Ed è qui che qualcuno di voi, come me, ha avuto un brividino, lo so, a sentirne il nome. Le domande sorgono spontanee: partecipare serenamente a un dibattito con Laghi non suscita, in qualche modo, un interrogativo morale? Depredare la finanza pubblica abruzzese, cementificare la provincia fiorentina, regalare appalti pubblici a Napoli costituiscono elementi di dubbia condotta e accompagnarsi pubblicamente al criminale porporato invece no? Certo, partecipare a un incontro pubblico non costituisce reato, è vero; Veltroni potrebbe sempre dichiarare che non era al corrente dei nomi dei presenti, vero anche questo. Ma se fosse arrivato sul palco e avesse trovato Licio Gelli, sarebbe rimasto? Io credo di no, lo spero più che altro. Oppure avrebbe di certo manifestato una qualche forma di fastidio nel corso e alla fine del dibattito. Perché Gelli è pubblicamente meno raccomandabile di Laghi, causa cronache recenti, ma la pasta quella è. Peraltro, Gelli e Laghi sono sempre amiconi, con dovizia di attestati di stima e reciproci scambi di favori. E allora? Dov'è la questione morale? E' una questione a compartimenti stagni? Forse Veltroni non sa chi sia il cardinale Laghi?
Io so chi è Pio Laghi. Laghi è uno snodo, un punto cruciale della storia vaticana e della storia del Novecento, generalizzando direi che Laghi è stato per la politica vaticana ciò che Marcinkus è stato per la finanza. Per esempio, quando Bush figlio annunciò l'intenzione di attaccare l'Iraq fu Laghi l'emissario del Papa incaricato di intercedere per la pace a Washington (mi vien da ridere a scriverlo, lo so); oppure, quando a Roma qualcuno si chiese come mai un boss della banda della Magliana fosse sepolto in una basilica pontificia, fu Laghi a dire che potevamo tranquillamente andare tutti a fare in culo e che la faccenda sarebbe rimasta tale e quale. Potrei continuare per un po', Laghi ha fatto e disfatto in lungo, in largo e nel tempo, non a caso è buon amico anche di Andreotti e, si sa, la gente si trova sui comuni interessi.
Laghi è un appassionato di tennis, nonché un giocatore fino a qualche anno fa. Memorabili certe sue partite mattutine: arrivava la macchina nera con le bandierine del vaticano, si aprivano le porte del circolo militare privato e il cardinale sfidava generali, ministri, presidenti in singolo e in doppio, prima di un buon pranzo.
Soltanto che: il circolo militare era una base dell'esercito argentino poco fuori Buenos Aires; Laghi era il legato pontificio in Argentina, con pieni poteri; i generali, ministri, presidenti erano argentini anch'essi ed erano lo Stato. Non meno importante, gli anni erano quelli dal 1974 al 1980. E ancora non meno importante, dalla base partivano i voli carichi di desaparecidos verso il mare: non escluderei che qualche desaparecido, tra una tortura e l'altra, prima dell'ultimo volo, sia stato costretto a fare da raccattapalle. Laghi sapeva delle torture, delle sparizioni e degli omicidi, tant'è che si attivò prontamente e intervenne nella questione: infatti, grazie a lui, da allora su ogni volo aereo con destinazione oceano fu presente un parroco, incaricato di assolvere e rimettere i peccati ai morituri, così che potessero sparire da buoni cristiani.
Oggi Pio Laghi è morto e io spero, sinceramente, che abbia sofferto. Come spero che Caronte, se possibile, lo vada a prendere in elicottero, lo faccia bendare, torturare, confessare e assolvere da un tabaccaio comunista schizoide, e poi lo butti in un vulcano attivo, nel quale possa marcire in un inferno del tutto laico.

nove

Roma-Milano in capo d'anno.
Roma il 31 dicembre mi offre una fotografia che è davvero difficile sbagliare, persino per me: piazza Repubblica, quattordici gradi, sole che renderebbe decente persino uno qualunque della CAI in zona Magliana. O, meglio, rende persino decente la fontanona che mostra il desiderio del nonno di Rutelli di sentirsi Bernini. Troppa grazia. Milano, il 3 gennaio, poco prima dell'avanspettacolo del sale e delle scuole aperte, augura buon anno dall'alto in basso. Qualcuno, sagace, mi fa notare la triste sorte di coloro che hanno l'ufficio fuori dalle lettere augurali, porelli, costretti a lavorare al buio. Tenete duro, dirigentuzzi, c'è la nuova sede, Ligresti ci sta lavorando la notte, magari avrete un ufficio alla luce della "B", l'anno prossimo. Mah, sarà, io guardo il palazzo nell'unico modo in cui si può guardare, dal basso, e, confesso, continua a venirmi in mente il Bianciardi della Vita agra, con il suo sogno al tritolo.

otto

O Gesù d'amore acceso, non t'avessero mai offeso.
Vagolando, qualche giorno fa incappo in una curiosa fotografia che attrae la mia attenzione: Gandhi attorniato da nani con il tamburello. Chi sono?, mi chiedo, una divisione militare inglese di incursori? Piccoli sfortunati paria che con il tamburello chiedono rupie ai mahatma al passeggio? Scimmiette indiane nonviolente? Un fasciomontaggio ardito?
Decido di approfondire e scopro che Gandhi - e io mica lo sapevo - di ritorno nel 1931 da alcune conferenze a Londra (fallimentari, chiedeva una soluzione della questione indiana e fu ignorato con classico stile british), sulla strada per l'imbarco a Brindisi decise di fermarsi tre giorni a Roma, sollecitando un incontro con il Papa. Non solo per ragioni di opportunità politica, bensì desiderava approfondire con il capo teologico della Cristianità alcuni concetti che lo interessavano, il perdono cristiano per esempio. Che, depurato dalle valenze caritatevoli e pelose, resta in effetti uno degli aspetti filosofici più interessanti della dottrina cattolica. Per non fare uno sgarbo a Churchill o piuttosto per disdegno nei confronti del monaco con i sandali, Pio XI decise di non ricevere Gandhi, concedendogli invece un giro turistico accompagnato ai musei vaticani. Mussolini, che al contrario guardava più a oriente e cominciava ad avere alcuni pruriti nei confronti degli inglesi, lo invitò a Palazzo Venezia. Le cronache non lo dicono ma è legittimo supporre che a Gandhi un incontro con il Duce non interessasse granché; essendo notoriamente persona cortese, comunque si fece ricevere, partecipando alla solita messa in scena stupidina. Ecco spiegata l'immagine: una bella parata di balilla in Piazza Venezia e foto ricordo con il mahatma. Naturalmente dall'incontro non venne nulla di significativo e Gandhi si imbarcò a Brindisi con l'unica soddisfazione di aver visto un crocifisso in Vaticano che lo commosse fino alle lacrime.
Tutto ciò avvenne qualche anno prima che Gandhi girasse la réclame Telecom, mi pare. Come che sia, di palo in frasca decido di sapere qualcosa di più su balilla, figli della lupa, avanguardisti e giovani italiane, ché ne so pochino, anche qui. Tra le varie, scopro l'esistenza di un'interessante preghiera del balilla di cui, come alle medie, faccio qui l'analisi. Eccola:

Orpo, impressiona l'ordine, per cominciare: prima Benito poi Gesù, il quale - detta così - non ne esce benissimo. Pare più la predilezione del secondo per il primo che il contrario. Proseguo.

Nono, frena. Come buona maestra e laborioso fabbro? Ma non erano un falegname e una... una... casalinga illibata? Forse che Maria, prima di andare in maternità faceva la maestra? "Fabbro" deve essere latinismo.

Dei nemici mi ricordo: i farisei e i mercanti nel Tempio, questo è vero. Ma soldato? Penso sia una metafora, una specie di lettura gesuita della faccenda. Certo che questa preghiera è ben oscura.

Oddio, sempre peggio: a Roma? Sapevo di San Pietro a Roma, sapevo della casa volante della Madonna, venuta in Italia, sapevo di Longino a Mantova ma di Gesù a Roma proprio no. Beh, se ci è venuto Gandhi forse anche lui, chissà, che ignorante che sono. Chiaro, invece, il riferimento al terzo giorno: si indica la resurrezione, il ritorno del messia al suo stato naturale, lo stato divino, lo conferma il verso successivo:

Infatti. Salì al cielo, l'alto ufficio, e siede alla destra di Dio. Questo è chiaro.

Anche questo è chiaro, è noto che Gesù non ci ha molto in simpatia. Ricordavo, però, che avrebbe giudicato tutti, non solo i triviganti bolscevichi, maledizione, chissà che culo mi fa. Comunque, la preghiera del balilla si conclude in modo consueto, con il classico credo:

Amen, finita. Non sono sicuro di averla del tutto compresa ma, insomma, succede sempre così con le preghiere: si imparano e si dicono, non sempre si capiscono bene bene. Una cosa, ancora, non afferro appieno, però: come mai, come riporta Mack Smith ne L'Italia del XX secolo, questa preghierina fu tacciata di blasfemia e mai realmente utilizzata? Blasfemia?

sette

Un altro anno: i Darwin Awards.
Trivigante ha una passione smodata per i Darwin Awards (cfr. b.site 1 agosto 2006 per le specifiche), ovvero i premi assegnati generalmente post mortem a coloro che si sono tolti di mezzo nel modo più stupido possibile, idea strepitosa. Niente a che vedere con sentimenti come schadenfreude, 'provare godimento da una disgrazia altrui', bensì si tratta di una valutazione puramente biologica: infatti, coloro che si eliminano in modi particolarmente idioti altro non fanno che migliorare la specie umana, togliendo di mezzo geni pericolosissimi per un'evoluzione migliorativa del genere. E' ammessa, oltre al suicidio accidentale, anche l'eventualità nella quale il candidato si renda impossibilitato alla riproduzione.
Purtroppo, il 2008 si è rivelato meno fecondo degli anni precedenti, stando alla classifica dei premiati: infatti, sebbene si contino un tizio che per salvare la sua Porsche si è fatto travolgere dal treno (in Italia, peraltro), una chimica decapitata da un tombino nel quale aveva versato una soluzione chimica che la rendeva dubbiosa, un boscaiolo morto sotto il granaio che cercava di demolire, un ragazzino che ha vinto la gara chi-resiste-di-più-sui-binari mentre arriva il treno, un carpentiere che ha svitato i bulloni della trave sulla quale poggiava, devo dire che il livello medio non è all'altezza degli exploits precedenti. Basta ricordare, infatti, l'indimenticato agricoltore brasiliano, vincitore nel 2006, che - avendo trovato numerose granate anticarro nel suo campo - decise di disinnescarle per rivendere i metalli contenuti nelle granate stesse. Poiché una granata non è fatta per essere smontata, l'agricoltore incontrava una certa resistenza. E così, dopo alcuni tentativi più delicati per aprirle, decise di passarci sopra con la macchina. Nessun effetto. Allora, un poco spazientito, si risolse a usare un martello bello grosso. Risultato: agricoltore incenerito, come sei macchine della sua officina e l'officina tutta. Oppure, il sommo scandinavo che, per far partire la sua vecchia macchina in una mattina di gran gelo, accese un piccolo fuoco di giornali sotto il motore. O il suo compare che, avendo per sbaglio messo della benzina super nella sua auto diesel, decise di aspirare il carburante con l'aspiratutto elettrico della moglie. Altri casi notevoli nell'omonimo film.
Il vincitore 2008 pare però essere l'unico a un buon livello: padre Adelir Antonio de Carli, prete cattolico in Brasile, anche lui, per finanziare un centro spirituale per camionisti (e questo, già, basterebbe) ha provato a battere il record del mondo di volo su sedia sollevata da palloncini a elio (sempre meglio). Siccome il don non era mica stupido, si era dotato di varie precauzioni: tuta di sopravvivenza, telefono satellitare, GPS e così via. Naturalmente ha scoperto di non saper usare il GPS solamente una volta in mare aperto, ha telefonato più volte per ricevere istruzioni sul funzionamento ma la batteria del telefono ha, si sa, una durata limitata. Specie se non se ne porta un'altra. Localizzazione fallita. I palloncini sono stati ritrovati dappertutto. Padre Adelir Antonio de Carli risulta doppiamente vincitore poiché, essendo ovviamente celibe, ha eliminato anche qualunque rischio di possibile discendenza genetica della sua stirpe.
I camionisti brasiliani, purtroppo, restano senza conforto spirituale.

sei

Due pensieri e una domanda.
Oggi, ore 11.24, uno stupido consuntivo: 573 morti da parte palestinese, 5 morti tra i soldati israeliani, quasi tutti per fuoco amico. Uno a cento e anche più, nessuna rappresaglia mai ha visto queste proporzioni. Mi disgusta fare i conti ma, spesso, aiutano a comprendere i rapporti di forza. Uno a cento, anche più.
Passando davanti alla sinagoga sul lungotevere, qualche giorno fa, la mia compagna si chiedeva - a ragione - come mai la Comunità Ebraica non avesse proprio nulla da dire in proposito all'attacco israeliano a Gaza. Dopo alcuni giorni, ecco la risposta alla questione: Moked, il portale dell'ebraismo italiano, spiega che le comunità ebraiche italiane hanno deciso di devolvere trecentomila euro in medicinali "per aiutare le popolazioni civili di Israele e di Gaza", che saranno consegnati a Frattini; "di questi, 200 mila saranno per le popolazioni di Gaza, soprattutto per i bambini e i civili, coinvolti dagli attacchi mirati a infrastrutture terroristiche di Hamas e 100 mila ai bambini e ai civili delle cittadine del sud di Israele colpiti dai razzi di Hamas". Volgare l'accenno esplicito agli "attacchi mirati". Rapporto soldi: due a uno. L'unico articolo recente sul portale riguarda un razzo lanciato da Gaza su un campo da calcio in Israele. Complimenti. Ed ora, la domanda: sebbene possa essere legittimo ritenere Hamas una iattura per la questione mediorientale (ricordo, comunque, che ha vinto delle elezioni, democratiche e regolari), un'offensiva del genere indebolisce o rafforza Hamas?
(Faccio mia, infine, la domanda di Bananarchia: pacifisti, dove siete?).

quattro

Persecuzione giudiziaria.
Il 2008 si chiude all'insegna delle entità moleste e il 2009 si apre in nome dei controllori reazionari.
Non sto parlando di Israele, no, anche se bisognerebbe dire qualcosa in proposito, alludo piuttosto alla mia solita realtà amena composta di buoni e cattivi senza sfumature. Un cattivone dedito al malaffare, in fine d'anno, ha pensato bene di impestarmi la pagina iniziale di trivigante.it, introducendo di soppiatto roba funesta (per i tènnici, uno script java) che rimanda ad altro sito. Se l'altro sito, poi, si chiama honeypalace, tutto è piuttosto chiaro: una congiura pluto-demo-porno mielosa ai miei danni.
Comunque, a parte la sofferenza intima, mia, per i miei adorati lettori e per la palese ingiustizia, niente di grave: ho ricaricato la pagina sana e tutta la cosa è tornata sana e robusta più che pria. Forse.
Il primo dell'anno, questo, giunge un cadò non richiesto: caricando una qualunque pagina del sito (con Firefox, Internet Explorer non fa pieghe), nonostante trivigante.it ormai sia emendato di tutti i suoi peccati esogeni, appare questa tranquillizzante immagine:

A parte il fastidiosissimo simboletto del poliziotto frontaliero che, devo dire, mi sta abbastanza tra i cosi, a parte anche la dicitura finale che comprende, generosamente (!), il mio caso, direi che la cosa mi dà un certo fastidio. In primis perché tanto sono stati veloci a individuarmi tanto sono lenti a capire che l'infezione è debellata, potendo così togliere il cartello monatto dal mio sito. In secundis, ora finalmente capisco le parole di Antonio Gava, di Cirino Pomicino, di De Michelis quando parlavano di persecuzione giudiziaria: io, innocente, vengo additato come "malevolo", ovvero che vuole il male, mi si infanga negli affetti e si sparla della mia onorabilità conquistata in tanti anni di duro lavoro. E' chiaramente un teorema accusatorio. Potrei anche citare Sciascia e additare, al contrario, i professionisti dell'antimalware, non mi faccio mica processare, io, da qualche giudice politicizzato alla ricerca di visibilità grazie a me.
Il giudice in questione, ovvero colui che ha apposto i sigilli a trivigante.it, altri non è che Google. Tanto carino nella fattura e nei modi e piuttosto invasivo, invero, nei fatti della rete. Apro una richiesta, ormai quattro giorni fa, di revisione del mio caso poiché, come ho detto, ho emendato le malevolezze inoculate nelle mie pagine: nessuna risposta, ancora, e il cartello rimane. Se la smetteste di sciare e prendeste in mano il mio fascicolo, cari fighettoni di Google, mi fareste un favore.
E' giustizia questa? No, dico, lo è? La malevolenza non esiste e, se esiste, ecco il risultato quando si cerca di combatterla: il mio nome sui giornali, il fruttarolo che non mi saluta più, io che scrivo queste righe sapendo che alcuni non potranno leggerle. Tutto ciò è seccante, mi si passino i cannoli.

b.site of the moon - chi copia e non me lo dice è un fassista e una brutta persona; se mi fate causa, parte l'anatema.