maggioranza e opposizione
Due malviventi compiono un colpo in banca mascherati da Berlusconi e Dell’Utri.
Non si registrano reazioni di stupore tra gli impiegati. Un bancario di destra commenta: “Sapevamo che la banda colpisce ovunque da aprile ma non pensavamo venissero da noi, siamo una piccola filiale, mica l’Alitalia”. Il suo collega di sinistra, visibilmente soddisfatto, dice: “Io lo sapevo e lo dico da tempo. Strano fossero solo loro due. E Tremonti?”.
Resta irrisolto l’enigma della foto qui accanto: i due cartoni di fogli A4 a che sono serviti?
Mentre la maggioranza colpisce, una parte dell’opposizione subisce atti di censura. Denuncia Iacopo Venier, responsabile comunicazione dei Comunisti italiani: “Facebook ha oscurato il nostro profilo senza un perché. Inoltre, è stato cancellato il gruppo ‘Amici di Diliberto‘, il danno più grave è che abbiamo perso tutti i contatti e le discussioni raccolte in questi mesi”. Diliberto non ha più amici e il partito ha perso in un colpo solo la sede, il programma, lo statuto e tutti i tesserati.
Riassuntiva di entrambe le vicende è la frase pronunciata dal rapinatore mascherato da Berlusconi, al momento della rapina: “la sinistra porta la gente in piazza e nemmeno riesce a riempirla, mentre nel frattempo noi governiamo“. Piazza, esagerato… Facebook, diciamo.
Mi meraviglia, caro Trivigante, che ti sia sfuggita l’evidenza relativa ai due scatoloni! Destinati, è lampante, rispettivamente alla stampa di destra e a quella di sinistra, gli A4 che contengono sono infatti già stampati.
I primi, sotto il titolo “Simpatica improvvisata del Grande Statista e del futuro Premio Nobel”, esaltano l’eroica impresa di autofinanziamento mirata a grandi… e qui non è ancora chiaro se “opere” od “operazioni”
(imprecisate decine di lifting del premier starebbero infatti per franare con effetti devastanti).
I secondi reiterano invece un’unica frase, pare si tratti di: “Tutto va ben, Madama la Marchesa..!”
Per quanto riguarda i Comunisti Italiani, posso rassicurarti: ho saputo che sede, statuto, programma e tesserati sono stati prontamente recuperati, ivi compresa un’ulteriore e inaspettata moltiplicazione esponenziale di amici e simpatizzanti; il tutto ha avuto tempestivamente luogo nel bagno di casa Diliberto.
Approfitto per chiedere se c’è per caso qualcuno che sappia consigliarmi un farmaco, preferirei se omeopatico o fitoterapico, che curi dai pensieri ossessivi (nella fattispecie, una domanda: “siamo un Paese, o un film di Totò?”).
Grazie.
Magari fossimo un film di Totò, cara Siu.
Purtroppo, temo, siamo piuttosto un film dei Vanzina.
Uno qualsiasi.
Ma più “Yuppies, i giovani di successo” o più “Sapore di mare”? No, perché fa un sacco di differenza…