Il nuovo cortometraggio di Spike Jonze, strepitosissimo (guai a perdersi i titoli di coda):
It’s not so bad.
Da qui: Spike Jonze: Mourir Auprès de Toi on Nowness.com.
Il nuovo cortometraggio di Spike Jonze, strepitosissimo (guai a perdersi i titoli di coda):
It’s not so bad.
Da qui: Spike Jonze: Mourir Auprès de Toi on Nowness.com.
Proseguono le imprese dell’uomo che tenta di fare moonwalking nel mondo sempre con la stessa borsa (munuocchin’ uorldbag men) e su superfici diverse: introdottosi furtivo là dove la preghiera regna sovrana (C. della Colomba, non l’altra) non ha potuto fare a meno di danzare, poiché danzare è pregare tre volte.
Che qualcuno abbia pietà di noi. Ma non di lui, che deve ricevere solo gioia e compartecipazione, oltre che – naturalmente – danze. Grazie, ancora una volta, m.u.m. Uilaviu. E notare la campanella finale che scandisce le fasi della giornata, ossia la fine del periodo della danza quotidiana.
Ci sono giorni in cui le cose non si piegano al mio volere.
La visione occidentale mi dice di perseverare, ossia il mio volere è superiore all’andamento delle cose e quindi bisogna averne ragione, la concezione orientale mi dice, invece, di attendere il momento propizio, evitando di forzare la mano. Difficile soluzione, la seconda proposta andrebbe meglio ma purtroppo lavoro in occidente.
C’è però una terza visione, o variante-corollario di quella orientale: la visione nordcoreana.
Essa, espressa nei gesti e nelle movenze del suo supremo fautore, suggerisce di non forzare bensì di guardare. Guardare e basta. Mi piace.
E così, in questi giorni, prendo ispirazione dal mio mentore filosofico, Kim Jong-il, il quale è l’incarnazione di questo tipo di approccio alla vita. Guardo. O, meglio, cerco di imparare a guardare come solo lui fa.
Per esempio, vorrei essere capace di guardare un’etichettatrice di dvd come fa lui, qui a destra. O del cibo, del cotone, della salsa di soia, dei missili o dei cetrioloni, magari un pilastro, bottiglie, miniere, gallerie, insomma fare come fa lui.
Perché lui non è solo il caro leader (possiede addirittura ventimila videocassette, il che ne fa il più grande condottiero di tutti), è la guida spirituale che chiunque abbia un minimo di sale in zucca dovrebbe seguire.
Tornando a me, quando mi trovo in difficoltà mi fermo, respiro, riporto alla mente la lezione del maestro e guardo, guardo, guardo. E tutto va subito meglio.
Poiché tutti dovrebbero fare riferimento alla Kim-guida, vi invito a studiare attentamente le posture e la maestria del leader-che-guarda-cose nella galleria ufficiale di immagini, qui.
Va da sé, non posso che stare a, appunto, guardare. Estasiato.
Tra poco si arriverà al ripieno di cioccolato bianco:
Bravobravissimo, continua a pigliare la mobilia da poco all’ikea, ché ne vengon fuori sempre delle belle cose.
Scrivere sui muri è arte sopraffina e dovrebbero farlo solamente coloro che sanno ciò che scrivono.
Se poi chi scrive è il Maestro dell’Avverbio (o Maestra, probabilmente), conosciuto ovunquemente in tutta l’Emilia, vien da dire che procede arbitrariamente all’invenzione, talvolta confusamente ma sempre assiduamente e consapevolmente, anche se velocemente e mai lentamente causa polizia, mai distrattamente e di certo frequentemente, sempre di sé direttamente e con tratto precisamente, e la bomboletta si scarica frequentemente, dolorosamente quindi, ma viene ricomprata felicemente e l’attività ripresa amorevolmente. Sul muro parlantemente.
E che nessuno dica: qualunquemente. Grazie, mr. J., calorosamente.
Il primo fatto: Transförmer – poeta svedese che poeta “Ci sono giorni d’inverno senza neve quando il mare s’imparenta / con i tratti montuosi, accucciandosi in grigie vesti di piume” – ha vinto il Nobel per la letteratura. Bravo, son contento, non sapevo si dilettasse di poesia (e nemmeno fosse svedese). Qui sotto una sua foto recente:
Secondo fatto, Steve Jobs se n’è andato. Mi spiace, in fin dei conti, qualsiasi cosa se ne pensi, era uno che aveva fantasia. Qui sotto due immagini, molto belle, per ricordare la sua scomparsa:
Altro giro di trampoli su: le migliori chiavi di ricerca che qualche incauto ha digitato nei motori di ricerca e per le quali è finito su trivigante. La rubrica più traligna di tutta la piazzuola.
Vorrei sapere:
I cercatori mi rendono bella la giornata. Grazie, o cercatori, non smettete mai.