e ora la banda, i militari e le puttane

Un funerale vero, come quello del Perozzi, con le puttane, donne vere mica le sciacquette da svago, la banda che sgonfia i fiati, i militari in divisa da libera uscita, i ragazzini che fanno deragliare le traiettorie delle vecchie, le vecchie con il bastone che deragliano sì ma bastonano anche, e poi tedeschi, slavi, immigrati, mendicanti, principi decaduti, venditori di caffè, comunisti, lavatori di vetri, codardi e fanfaroni, millantatori e donnone che fanno la polenta: tutti per Mario, uomo coraggioso fino all’ultimo. Perché siamo sinceri, quanto coraggio e quanta eleganza, per tragica che sia, nel decidere che è finita quando il cinema è finito, il tempo scorre vigliacco senza qualità, quando tocca corrompersi negli ospedali, quando si sa che la speranza è un sentimento dei padroni, quando in definitiva ci si è rotti i coglioni.
Purtroppo per noi, lui va e altri restano. Ci si perdoni la banalità, forse, del detto ma il sentimento è tutt’altro che banale: grazie.
E vediamo, ora, di mettere a frutto quello che ci ha insegnato: testa alta e spirito vivo, sempre.

  • Dic 1st, 2010 at 09:21 | #1

    Grazie.

  • Dic 1st, 2010 at 11:22 | #2

    Ricevo dal tuo sito una tale notizia. In questi giorni sono senza internet a casa, senza televisione per essermene abbastanza fregato del decoder, e non ho comprato il giornale. Quindi vengo a sapere adesso che è morto uno dei miei registi più ammirati e non solo che è morto, ma si è buttato dalla finestra. Devo metabolizzare un attimo.

  • trivigante
    Dic 2nd, 2010 at 17:56 | #3

    Sono mortificato che sia avvenuto così, certe notizie andrebbero date nel modo giusto. Ed è ancor più giusto, in questo caso, metabolizzare: all’inizio il sentimento prevalente è il dispiacere sommo, poi ragionandoci, almeno io, ho trovato molti significati alla cosa. Ed è quello che ho cercato di trasmettere nel post.

    Condivido la più totale ammirazione. Film prediletto? Difficile, ma io dico “La grande guerra”.

  • Dic 2nd, 2010 at 18:25 | #4

    È vero, all’inizio prevale dispiacere e sconcerto, poi inizia la riflessione. Quando si dice la coerenza eh. Mica da tutti.
    (Che poi non è neanche detto che sia un valore in sé, la coerenza, sempre che il suo contrario non sia l’opportunismo ma, semplicemente, il fatto che la vita, gli incontri, gli amici, le riflessioni, i libri, ti possano far cambiar idea, e su tutto).

    Sì, “La grande guerra” è bellissimo, da rivedere periodicamente, ma io ho un amore spassionato per “I soliti ignoti”, che considero quasi il mio film preferito.

  • trivigante
    Dic 2nd, 2010 at 18:34 | #5

    – A Capanné, ma come ti sei vestito?
    – Io? Spurtivo.

  • Dic 2nd, 2010 at 18:37 | #6

    – Ma se stai in tenuta da ladro!

  • Dic 5th, 2010 at 02:43 | #7

    Io da grande voglio essere Monicelli.

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