il 96 per cento sparso per l’Iraq

Secondo l’Office of the special inspector general for Iraq reconstruction degli Stati Uniti il dipartimento della Difesa americano non è in grado di rendicontare (ossia spiegare dove siano finiti) 8,7 miliardi di dollari dei totali 9,1 stanziati e spesi finora per la ricostruzione in Iraq (documento).
Con involontaria ironia, lo studio non può fare altro che suggerire alla Difesa una maggiore efficienza nei processi di rendicontazione del denaro che gestisce: in effetti, farsi scappare il 96% dei fondi è un record persino superiore a una qualunque rendicontazione di finanziamenti europei in terra calabrese, dove sono bravetti in questo.
Delle due l’una, chiaro: o come amministratori non sono particolarmente abili (eufemismo e nessuno sano di mente può crederlo) oppure in termini di rendicontazione hanno fatto l’equivalente di andare in Iraq con le borsine di plastica piene di soldi e regalarle a quelli con le facce simpatiche. Il che è tutto fuor che improbabile: qualcuno ancora pensa che viviamo in un mondo di deficienti?
Obama su Iraq e Afghanistan ha, come dire?, qualche incertezza perché il sistema è molto più grande di lui e ha le proprie regole, e contemporaneamente qualcuno in Iraq grida: “ammerigani non andate via!”. Ettecredo.
(il grafico è di good).

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