la porta okey (dementi al sicuro)
Un po’ di tempo fa sfogliavo il giornale e mi sono imbattuto in uno specialone di due pagine, lo “Speciale Casa”.
Non che l’argomento sia di mio interesse, anche perché gli speciali sono marchettone che consentono ai giornalisti di comprarsi la mortadella e un tozzo di pane, ma mi ha attratto irresistibilmente un’immagine, con didascalia “Stop alle aggressioni in camera da letto”, che raffigura una coppia di vecchietti sorpresi nel cuore della notte da entità malvage penetrate nella zona più intima della casa. Eccola:
Inutile dire che me la stavo facendo addosso dal ridere. Lei ha il terrore negli occhi come se Satana si fosse manifestato dritto dritto lì, ovviamente in versione gerontocomio, lui – nonostante non sia davvero notte e non stesse dormendo – è rimbambito pari pari e ha l’espressione di sorpresa che ha la vecchina quando le cade la fetta di torta sul tappeto. Dal lato crema, chiaramente.
Me la stavo ridendo tra me e me, come peraltro sto facendo ora, quando mi scappa l’occhio sull’oggetto della promozione: una porta blindata per la camera da letto. Questa. Ossia, una porta da interno. “BLINDASONNO Okey può essere rivestita da entrambi i lati esattamente come una delle porte di casa, oppure può essere personalizzata, anche da uno solo dei due lati,con un pannello che riproduce l’immagine desiderata, per adattarsi armoniosamente all’arredamento della camera che vuoi proteggere”. Bel nome.
Resto basito. Una porta blindata interna presuppone che uno ci si chiuda dentro, sia in caso di aggressione sia in modo preventivo, cioè tutte le sere, considerandosi protetto all’interno della stanza blindata. L’idea è mostruosa, mi fa rabbrividire al solo pensiero di chiudermi dentro, sia per una sensazione di soffocamento generale sia perché metti che uno la sera ha mangiato cotiche con i fagioli. E poi durante l’aggressione: i balordi in sala che spadroneggiano e uno, un po’ pirletta, devo dire, nella stanza blindata a gridare: “andatevene o esco mio marito”.
O, meglio ancora: “Uscite, siete circondati”. La porta Okey mi mette ansia e rabbrividisco, di nuovo. E’ il simbolo di tutto ciò che è nefasto, chiudersi nella propria casetta, evitare il mondo che è pieno di cattivoni, proteggere a ogni costo la propria dentiera, esiliarsi scambiando la cosa per libertà e tranquillità. Tutto ciò è mostruoso.
E se quando entrano i malviventi io sono al cesso? Porta blindata anche lì?