Savoia o Borbone? (il re spurcazóne)

Con la convocazione del primo parlamento d’Italia e quindi la proclamazione del regno, Vittorio Emanuele II diventò il primo re d’Italia.
Va da sé che, 1861, si ritrovò a capo di uno stato che così grande, da Torino, non l’aveva mai visto e così si disse che un bell’inventario sarebbe stato utile, per capire tra regge, piatti e bicchieri, di che cosa potesse disporre.
Tra i beni incamerati coll’unificazione (meglio: annessione) egli non si fece sfuggire, furbo, la reggia borbonica di Caserta, meraviglia tra le meraviglie e così, solerte, inviò un tot di funzionari torinesi pignoli a inventariare tutto il contenuto della reggia, cucchiaio per cucchiaio. Quelli, dediti al lavoro impiegatizio, compilarono una lista lunga tanto che tanto fece gioire il re di argentina cupidigia.
Rimase interdetto, però, quando vide una voce singola, che tanto aveva lasciato interdetti anche i suoi: numero X di bacili a forma di chitarra di uso sconosciuto. Chissà cosa facevano i Borboni, quegli incivili, con gli strani bacili a forma di chitarra. Soprassedé all’idea di aggiungerci sei corde metalliche e suonarli, e lì li lasciò, nel mistero.
Se ancora qualcuno è incerto se sia stato meglio essere conquistati dai Savoia piuttosto che da qualsiasi altra dinastia umana o intergalattica di ogni tipo, forma o colore, allora è il caso che si scopra cos’erano i misteriosi bacili: ecco. Fortunati, noi.

27 agosto 1944: il calendario della memoria civile

A Cannobio (Novara) quaranta civili impiccati per rappresaglia contro attività partigiane.

A Filettole (Pisa) le SS compiono diversi rastrellamenti e catturano un centinaio di civili. Settantuno cadaveri vengono ritrovati nelle fosse comuni.

A Lizzano in Belvedere (Bologna) in località Casa Berna per rappresaglia a un attacco partigiano i tedeschi bruciano alcune case e fucilano ventinove civili.

59 secondi di… nuvole vulcaniche

Nuvole che corrono dalla cima di un vulcano spento, secondo quella strana legge per cui metti una cosa a punta sufficientemente alta ed ecco che si formano le nuvole. Bel mistero da guardare.
Per l’ennesima puntata di “59 secondi di…”, la rubrica più lasciva del Mezzogiorno d’Italia, un altro episodio fatto di soli cinquantanove secondi di qualsiasi cosa venga in mente a me o a voi, che abbia o meno un qualche significato intrinseco e che abbiate voglia di immortalare. Possibilmente con i mezzi più ridotti possibile.

le dimensioni, si sa, contano

Se il Colosseo fosse stato costruito ad Alexanderplatz, la cosa sarebbe più o meno così:

E se la grande muraglia cominciasse in Slovacchia, quanto grande sarebbe? E se la luna fosse in Australia, che effetto farebbe? Perché un conto è le piramidi di Giza nel deserto e un conto nel mio salotto. Ci stanno? Ingombrano? Scopritivelo su BBC Dimensions, perché come sempre le dimensioni sono relative: facile essere big in Japan, meno in Altolandia.

25 agosto 1944: il calendario della memoria civile

A Podernuovo (Firenze) otto uomini e due donne uccisi a colpi di granate.

A Montemignaio (Arezzo) venticinque civili vengono rinchiusi in una stanza e uccisi dai tedeschi con bombe a mano.

24 agosto 1944: il calendario della memoria civile

Ad Agna (Padova) tre donne assassinate da due soldati tedeschi.

Nella Valle del Lucido (Alpi Apuane) una feroce rappresaglia dei tedeschi e della Brigata Nera, a seguito della morte di un sottufficiale tedesco, sconvolge undici frazioni: vengono inviati cinquantaquattro camion di soldati, i quali incendiano ogni casa che incontrano e rastrellano tutti i civili. Spesso in modo atroce muoiono centosettantaquattro civili, tra cui ventisei bambini di cui uno di appena due giorni.

23 agosto 1944: il calendario della memoria civile

A Suno (Novara) il sabotaggio di due locomotive causa la rappresaglia dei repubblichini. che fucilano otto civili tratti dalle carceri di Novara.

A Fucecchio (Pisa) nella notte tra il 23 e il 24 i soldati della Wehrmacht circondano l’area di Padule di Fucecchio, abitata da sfollati, e razziano e bruciano le case, fucilando o facendo saltare con bombe a mano duecentodue civili (qualche fonte dice centosettantacinque o centottantaquattro).

22 agosto 1944: il calendario della memoria civile

A Bagnasco (Cuneo) sei civili muoiono bruciati vivi nella loro casa incendiata dai tedeschi. Cinque appartengono alla stessa famiglia e tra loro ci sono tre bambini di tre mesi, due e nove anni.

21 agosto 1944: il calendario della memoria civile

A Ganaceto (Modena) quattro civili vengono impiccati dalla Guardia nazionale repubblicana.

A Pieve di Rivoschio (Forlì) ventidue civili vengono uccisi dai tedeschi in rappresaglia per il mancato annientamento dell’ottava Brigata partigiana Garibaldi.

francis il muro parlante: voce del verbo rapire

Scrivere sui muri è arte sopraffina e dovrebbero farlo solamente coloro che sanno ciò che scrivono. Il signore autore qui sotto lo sa benissimo e specifica a scanso di.
Che dire? Genio allo stato cristallino e chi se ne importa se ormai è tardi:

(grazie a Mr. A.)