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pleiliste: i cinque dischi del duemilaedieci

Come usano fare le rivistine sofisticate, anche noi ci dilettiamo con le pleiliste musicali. Anzi, a dire il vero c’è una lunga tradizione in questo senso da queste parti (qui), per cui potrei dire che sono loro ad aver copiato noi.
In ogni caso, una consuetudine che si cerca di rispettare è la pleilista dei cinque dischi più ascoltati dell’anno – in questo caso il 2010 – che serve per memoria e ispirazione altrui. Quindi, perché mancare l’appuntamento? Ecco quattro pleiliste appena sfornate:

trivigante:
Jack Johnson – To The Sea (2010)
Magneta Lane – Gambling With God (2009)
Metric – Fantasies (2009)
The Futureheads – The Chaos (2010)
The Kills – Midnight Boom (2008)

pazoozo:
Aṣa – Aṣa (2007)
Bob Marley & The Wailers – Uprising (1980)
Christina Perri – The Ocean Way Sessions (2010)
Ettore Giuradei & Malacompagine – Panciastorie (2005)
Them Crooked Vultures – Them Crooked Vultures (2009)

dj enzio:
Charlie Winston – Hobo (2009)
The Fall – Your Future Our Clutter (2010)
Art Blakey & The Jazz Messengers – Roots&Herbs (1961)
Led Zeppelin – House of the Holy (40th Anniversary Edition, 2008)
The xx – xx (2009)

gnappolo:
Acusmatic Group – Pilot (2009)
Badly Drawn Boy – It’s Not What I Am Thinking (2010)
Il Teatro degli Orrori – A Sangue Freddo (2009)
Max Gazzè – Quindi (2010)
Offlaga Disco Pax – Prototipo (EP, 2010)

Ovviamente cinque non basterebbero, ma il gioco è proprio quello.
Se qualcuno ha cinque titoli sulla punta delle dita, suggerisca pure.

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dorico, ionico o corinzio?

Solitamente non sono facile agli entusiasmi in campo natura-microscopica, ma questo fiocco di neve ingranditissimo mi ha entusiasmato:

L’unità di misura è letterastrana-millimetri.

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l’anello di Oriano

Gli s’era anche detto!

Ancora, GIPI qui ci piace molto. E grazie a Mr. L. per la segnalatszja.

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è lecito giudicare

Come altre volte, per il sollazzo temporaneo in questi giorni di neve e fiducia comprata, una bella parata di copertine di libri per i quali è, senza dubbio, legittimo giudicare dalle apparenze. Ossia dalla copertina.
Come considerare altrimenti il libro qui a fianco, sulla cui copertina il fiducioso ragazzino regge il grande tronco del cow-boy fuciliere? Un buon libro d’avventura? Un romanzo di formazione? Una bella storia di amicizia tra un coraggioso cow-boy molto dotato e un ragazzino senza peli sulla lingua?
E attenzione a “Satan Burger”, che colpisce dritto dritto.

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il mondo è invaso dalle api

Ventiquattro ore di traffico aereo viste dal satellite:

Coda sulla tratta NY-Londra.

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la mia letterina per Santa Lucia

Qui ti posò ma pria mi dimostraro / li occhi suoi belli quella intrata aperta: / poi ella e ‘l sonno ad una se n’andaro (Purgatorio IX, 61-63). Il 13 dicembre è Santa Lucia.

La cosa non paia irrilevante, migliaia di bambini nel nord Italia e in luoghi sparsi in ogni dove stanno sbavando da mesi pensando alla magica notte: infatti, non babbonatale, bambingesù, befane varie, ma Santa Lucia – eroica e leggendaria – porta i regali ai nani, nella notte tra il 12 e il 13. Poiché ella arriva con l’asinello, bisogna preparare la sera prima qualcosa da mangiare per lei e qualcosa per l’asino, carote o simili, perché si ritemprino nella lunga notte. E siccome la santa è protettrice degli occhi e patrona della vista, i bambini che si alzano di notte per spiare diventano ciechi. Gentile e implacabile. Ebbene sì, l’agiografia – e ha del tutto senso – è piuttosto crudele. Come crudele fu il martirio della santa, nel IV secolo: si racconta che fu irremovibile, letteralmente, nelle proprie convinzioni al punto che sei uomini e sei buoi non riuscirono a spostarla.

E’ usanza che i bambini, come in altri casi, scrivano una lettera nei giorni precedenti in cui fanno richiesta di alcuni doni: di solito, la Santa, se è giusta, non porta tutto quanto richiesto, ma una cosa sola, oltre a mandarini, monete di cioccolato, nocciole e noci. E del carbone, perché qualsiasi bambino ha, più o meno, rotto i maroni durante l’anno. Tanto per ricordarsi.

Prima di venire al punto, una gustosa e raccapricciante selezione dei doni più richiesti quest’anno dai nanetti, tratta dal sito specializzato: Beby Eva, Dolce Party, la casa di Barbie, Samby, la fattoria dei cuccioli cerca amici, Barbie video girl, Magic parla e vuole le coccole, Nintendo DSIxl con Nintendogs, la palestra di Winnie the Pooh (occazzo!), la scatola dei Bakugan, MonsterLab, Maxus Dragonoid 7 in 1, Trickpower Mega skate park con 4 skate, Lego Atlantis, Nstrike rider deploy cs – 6 (e qui la santa è nellammerda), il bidoncino della lego, la macchina dei mostri Monster Maker, la pista dei Gormiti, il mappamondo parlante (morte ai giochi didattici), il computer di Ben Ten, le palline di Bakugan (non voglio sapere), Arc-170, Power Core Combiners (Bombshock) Trans Formers, Deck (I Meck Devastatori) Yu-Gi-Ho (sempre peggio), lettino cicciobello, testa da truccare e pettinare (spavento!), la moto che spara i missili, Barbie 2010, Barbie Zoo, Coco Bar (Casetta Animaletti), Barbie che fa la pizza, Barbie Vespa.
Sono basito. E potrei andare avanti per pagine e pagine, ma ho tanta paura. Il migliore, comunque, è Cristian Spada che in una lista lunga così chiede: “un decespugliatore”. Auguri, caro.

Comunque, quest’anno, dopo tantissimi anni che non lo facevo più, ho deciso anch’io di scrivere una lettera:

Il 14 si vota la fiducia al governo. Dai, Santa Lucia, tu ce la puoi fare.
E voi cosa volete da Santa Lucia? Se scriviamo tutti la lettera, ce la possiamo fare, che se aspettiamo Bersani stiamo fresconi.

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less is molto more

Se vi piacciono le fotografie condivise, le gallerie di immagini, e il genio che produce semplicità d’utilizzo, questo è il posto:

E il nome è già una dichiarazione d’intenti, pienamente rispettata. Complimenti.

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stereotipi su mappa

Non è la prima volta che posto immagini di mappe immaginarie e fantasiose, e non per questo meno reali: esse mi procurano diletto e grande godimento come poche altre cose. Oggi è la volta delle mappe degli stereotipi di alphadesigner, tanto bravo quanto poco disinteressato.
Come che sia, l’idea è rappresentare i paesi del mondo secondo un punto di vista esclusivo, di volta in volta.

Ecco, per cominciare, l’Europa vista dagli italioti:

E gli ammerigani, come vedono il resto? Ecco come:

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mostri ben disegnati su sfondo giallo

“C’è qualcuno lì sotto?” chiese il bambino, sporgendosi dal bordo del letto, al buio.
“Nessuno”, rispose una voce profonda profonda. “Tranne noi mostri!”.

John Kenn disegna mostri sui post-it usando la bic.

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la risposta a tutte le domande

Ti chiedi: “Come mai? Come dove nel mondo? Dove chi? Perché quando?”.
La risposta non è dentro di te, perché quella è sbagliata. La risposta è a Ravenna, in via Galla Placidia, dove finalmente ho scoperto il luogo da cui si irradia il culto:

Il pullman per il pellegrinaggio parte alle ore del giorno dal piazzale antistante la verso le, circa. Diciannove euri e novanta compresa una confezione di passata di pomodoro e un fazzoletto di lana merinos.

– Discepolo: “La Chiesa ha accettato la teoria di Darwin secondo cui l’uomo discende dalla scimmia. Anche secondo lei l’uomo discende dalla scimmia?”.
– Profeta: “No, l’uomo non può discendere dalla scimmia, forse il bambino. Se la scimmia è molto grossa il bambino può scendere dalla scimmia, ma la scimmia non è un cavallo che uno ci può salire e scendere da sopra”.
– Discepolo: “Ma la chiesa ha detto…”.
– Profeta: “Ma la chiesa può dire quello che vuole! Ma non è che può costringere una scimmia che uno poi ci sale sopra, scende… la scimmia non è mica un cavallo!”.