E ancora, dieci danze per me non posson bastare.
Il munuocchin’ uorldbag men, l’uomo che tenta di fare moonwalking nel mondo sempre con la stessa borsa balla ancora e ancora, stavolta con una misteriosa scatola che forse vuole simboleggiare qualche cosa di ignoto.
Decisamente più lento del motorino che apre la performans, egli è invece senza dubbio infinitamente più elegante e leggiadro. E, senza dubbio, a minor impatto acustico. Perché il m.u.m. è ecologicamente compatibile, oltre a tutti gli altri pregi che possiede.
Autore: trivigante
Liuk, vieni a messa
Dopo la cattedrale di Salamanca (qui il post) che proponeva un drago con gelato e un astronauta tra le volute della facciata marmorea, la cattedrale di San Pietro e Paolo a Washington non è da meno, perché mai farsi mancare qualcosa?
Infatti, tra i doccioni della facciata compare a sorpresa il testone casconato di Darth Vader (Fener nella nostra versione autoctona), il cui scopo è sputare l’acqua piovana sui fedeli usciti dalla messa.
Pare che alcuni anni fa la parrocchia avesse indetto un concorso per stabilire la figura di un nuovo doccione e, tra tanti ed essendo allora fresco di successo, ha trionfato il jedi cattivone.
La cattedrale è il maggior luogo di culto della Chiesa Episcopale degli Stati Uniti, ovvero una confessione che si rifà al vangelo sociale, che ordina senza difficoltà come ministri del culto donne e omosessuali, al punto che attualmente il vescovo supremo della Chiesa è la signora Jefferts Schori.
Ergo, non stupisce Darth Vader, Roma è lontanissima.
lotta all’indigenza alla milanese
Dal Corriere online:
Basta con quei capelli sfibrati e opachi che tolgono luminosità al viso, basta con acconciature che non valorizzano la persona, basta con le doppie punte e la sensazione di affaticamento cutaneo: degli hair stylists professionisti, opportunamente bardati dallo scafandro antipuzza-di-merda e con guanti in kevlar anti-contaminazione, da oggi si prenderanno cura delle chiome e delle barbe dei senzatetto.
Perché loro valgono.
a cassibile, cinque giorni prima
Lì 3 settembre 1943
Le seguenti condizioni di armistizio sono presentate dal generale Dwight D. Eisenhower, Generale Comandante delle Forze armate alleate, autorizzato dai Governi degli Stati Uniti e della Gran Bretagna e nell’interesse delle Nazioni Unite, e sono accettate dal Maresciallo Badoglio, Capo del Governo italiano.
1) Immediata cessazione di ogni attività ostile da parte delle Forze Armate Italiane.
2) L’Italia farà ogni sforzo per sottrarre ai tedeschi tutti i mezzi che potrebbero essere adoperati contro le Nazioni Unite.
3) Tutti i prigionieri e gli internati delle Nazioni Unite saranno rilasciati immediatamente nelle mani del Comandante in Capo alleato e nessuno di essi dovrà essere trasferito in territorio tedesco.
4) Trasferimento immediato in quelle località che saranno designate dal Comandante in Capo alleato, della Flotta e dell’Aviazione italiane con i dettagli del disarmo che saranno fissati da lui.
5) Il Comandante in Capo alleato potrà requisire la marina mercantile italiana e usarla per le necessità del suo programma militare navale.
6) Resa immediata agli Alleati della Corsica e di tutto il territorio italiano sia delle isole che del Continente per quell’uso come basi di operazioni e per altri scopi che gli Alleati riterranno necessari.
7) Immediata garanzia del libero uso di tutti i campi di aviazione e dei porti navali in territorio italiano senza tener conto del progresso dell’evacuazione delle forze tedesche dal territorio italiano. Questi porti navali e campi di aviazione dovranno essere protetti dalle forze armate italiane finché questa funzione non sarà assunta dagli Alleati.
8 ) Tutte le forze armate italiane saranno richiamate e ritirate su territorio italiano da ogni partecipazione alla guerra da qualsiasi zona in cui siano attualmente impegnate.
9) Garanzia da parte del Governo italiano che, se necessario, impiegherà le sue forze armate per assicurare con celerità e precisione l’adempimento di tutte le condizioni di questo armistizio.
10) Il Comandante in Capo delle forze alleate si riserva il diritto di prendere qualsiasi provvedimento che egli riterrà necessario per proteggere gli interessi delle forze alleate per il proseguimento della guerra; e il Governo italiano s’impegna a prendere quelle misure amministrative e di altro carattere che il Comandante in Capo richiederà, e in particolare il Comandante in Capo stabilirà un Governo militare alleato su quelle parti del territorio italiano che egli giudicherà necessario nell’interesse delle Nazioni alleate.
11) Il Comandante in Capo delle forze armate alleate avrà il pieno diritto d’imporre misure di disarmo, smobilitazione e demilitarizzazione.
12) Altre condizioni di carattere politico, economico e finanziario a cui l’Italia dovrà conformarsi saranno trasmesse più tardi.
Il giorno dopo, domani sessantasei anni fa, il re scappa alla chetichella.
appuntamenti mancati
Cose bellissime accadono e purtroppo lo si scopre troppo tardi.
A Milano lo scorso uicchend si è tenuto l’abominevole Nihil Extreme Metal Festival, sesta edizione dell’appuntamento ultra-nichilista dei metallari speed, death, grind e si aggiunga pure qui ……………. un aggettivo a piacere.
Come da locandina, si segnala la presenza degli assoluti Voids of Vomit, formazione neo-romantica dedita al recupero degli stornelli amorosi del secolo passato, e di una nutrita scorta di bands di sapore necrofilo-intimista come i Nefas, i The Tombers, i Delirium X Tremens, i Dark Funeral e i Nefarium.
Imperdibili i parabiblici Unholy Land e gli Eroded, funesti e sconcertanti gli italiani Ul Mik Langobardeath, evidentemente una neo-formazione di metallo leghista dedita alla profanazione e all’assunzione di acque limacciose di fiumi smerdolosi, acque ricche di fosfati e polibismati, che tanto fan bene al corretto sviluppo dei ragazzi sensibili.
Il meglio in assoluto è richiedere informazioni: contattare (e qui pare uno scherzone ma esso non lo è, poiché il ragasso metallico di solito non scherza mai) il signor succulentoborchia su libero.it.
In alternativa, a Parma si è svolto il campionato nazionale di trattori iper-potenziati con motori a reazione di aerei bombardieri americani. La gara consiste nel trainare un mavorchio di 261 tonnellate e arrivare prima dell’avversario, come si può evincere facilmente da qui.
Secondo gli organizzatori, tale disciplina ha il suo primo esempio nel cane Buck de “Il richiamo della foresta” di London, primo esempio di pulling nel momento in cui disincagliava una slitta dal ghiaccio a forza di tirare. Certamente.
La categoria più interessante pare sia il trattorone da 9 tonnellate e 19.000 cavalli, che suppergiù costa la bazzeccola di centotrentamila euri senza l’autoradio.
E c’è ancora gente che la domenica non sa cosa fare o va a sentire l’Angelus…
GM mi segnala l’intervista di SB su Nessma TV due settimane fa, più ricca del solito di ultra-fandonie e sciocchezze a profusione, in contraddizione aperta con sé stesso. Rigiro ringraziando per la segnalazione:
Sentito questo, conviene andar via e tornare da extracomunitari.
Scrivere sui muri è arte sopraffina e dovrebbero farlo solamente coloro che sanno ciò che scrivono. Anche sui cartelli.
Un fatto certo: là fuori ci sono dei cattivi. Ed essi, è certo, tramano. Perché i cattivi, per essere sempre più cattivi, devono tramare. Meglio se nell’ombra. Il cattivo per antonomasia di solito gode a essere cattivo, e accarezza il gatto. Ma tanti altri sono cattivi e nemmeno se ne rendono conto. I peggiori.
Credo sia per essi la scritta di questo cartello.
tutto per Josko
Di chi sarà questo? Di Josko. E questo? Anche. E il resto? Di Josko.
Amena cittadina croata nei dintorni di Spalato, Donji Prolozac ha scelto il proprio sindaco: Josko Kraljevic Risa.
Il quale si è presentato alle elezioni con lo slogan: “Tutto per me. Niente per voi”. Richiesto di chiarimenti, ha spiegato: “Se migliorerà per me, allora lo farà anche per voi”. Infatti, Josko ha promesso a sua moglie Karmelita che gestirà Prolozac come gestisce la famiglia: se lui guadagna, la famiglia sta meglio. Il paese, che nulla ha a che vedere con il Prozac, ha aderito entusiasta e Josko ha avuto tutto.
Ivan Vijisnic, elettore anche lui di Josko, ha detto: “I politici fregano comunque, almeno Josko lo ammette”. Il che, evidentemente, è un pregio per Vijisnic.
Segnalazione da trivigante per Josko-tutto-mio: una volta terminate le feste, da’ un’occhiata al sito internet ufficiale di Prolozac, che attualmente versa in queste condizioni. E poi, una volta ogni tanto, smollati e ascolta questa, dai. Bel fighino.
e allora masticatevi le stimorol
Se avete almeno trent’anni e dentro di voi c’è del comunismo, di sicuro avete il culto della personalità degli Offlaga Disco Pax, almeno pari al culto per i discorsi di Enver Hoxha e per le vacanze-studio a Tirana. Se così non è, è evidente che siete dei tipi da ipermercato e allora via, continuate a masticare le stimorol, reazionari! Ciò che è andato, prima o poi ritorna.
Da ciò si comprende che ieri sera sono stato all’ennesimo concerto degli ODP, locato apparentemente in una festa della CGIL e realmente nel parcheggio di un ipermercato, perché viviamo in tempi brutti e il PCI è sparito peggio di Ylenia Carrisi. Ma io sono vetero e, di conseguenza, contento di ieri sera.
Dunque, poiché mi son portato il super8 e la mano tremula, condivido con il popolo che mi è caro alcuni spezzoni di cinematografia realista da me medesimo girati nell’occasione.
Ecco quindi Dove ho messo la Golf?
E poi Cinnamon, la storia politica italiana riletta attraverso e grazie alla storia delle cingomme, che pare una caga cosa improbabile e invece è una memoria magistrale di ciò che fummo e furono (i cattivi):
E ancora, Kappler, perché se salti quattro compiti in classe e poi te ne fanno recuperare uno che prendi otto, la media è otto:
Prima del gran finale, Onomastica, ovvero una pagina della guida del telefono di Reggio nell’Emilia da cui estrapolare i leggendari nomi propri che la fantasia socialista sapeva regalare (perché un nome è tutto quel che davi), valgano per tutti Mosca e Tundra:
E in regalo, un pezzo nuovo il cui titolo è ancora ignoto (Luis Corvalàn, immagino, ed è pure tronco perché la batteria – fassista – mi ha tradito a metà):
Che contentezza che provo, ora che indosso anche le spillette di Vladimir Yashchenko, il ventralista dei nostri sogni: prossimo giro venerdì prossimo a Milano, Festa di Parco Sempione. Chi non viene è un tetraedro.
la percezione di sé
Come la marina e l’esercito, anche l’aeronautica americana ha decisamente giocato a troppi videogiochi:
Sì, è il nuovo U.S. AIR Force per Nintendo, il nuovo gioco con cui – joystick alla mano – si può andare a rompere i coglioni al pianeta senza cavare un ragno dal buco e lasciando per terra una bella teoria di casualties. Tanto son bestioline, mica umani veri.
Chiaro che è uno spot, e come tale vende un prodotto agli acquirenti ideali, ovvero i pistolini guerrafondai da divano. Cent’anni fa era lo stesso, gli vendevano l’onore, la gloria, la Patria, il senso del dovere, le mostrine e le spade.
Oggi gli vendono gadgets.